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TvBlog intervista in esclusiva Enzo d’Alò, regista e ideatore di Pipì, Pupù e Rosmarina

Non manca molto alla partenza della nuova serie d’animazione Pipì, Pupù e Rosmarina, in onda a partire dall’ 11 ottobre alle 8.20 su Raitre, all’interno del programma contenitore “E’ domenica Papà” condotto da Armando Traverso. Alla realizzazione del cartoon di qualità (a giorni gli dedicherò un post) hanno partecipato dei nomi importanti: Enzo d’Alò, regista

22 Settembre 2009 09:01

Enzo Dalo Non manca molto alla partenza della nuova serie d’animazione Pipì, Pupù e Rosmarina, in onda a partire dall’ 11 ottobre alle 8.20 su Raitre, all’interno del programma contenitore “E’ domenica Papà” condotto da Armando Traverso.

Alla realizzazione del cartoon di qualità (a giorni gli dedicherò un post) hanno partecipato dei nomi importanti: Enzo d’Alò, regista e ideatore della storia animata, Vincenzo Cerami che ha realizzato la sceneggiatura, Anna Laura Cantone che si è occupata dei disegni e delle illustrazioni, Daniele Di Gregorio che ha composto le musiche e Giancarlo Giannini che ha collaborato come voce narrante. Tra gli artisti abbiamo avuto il piacere di intervistare Enzo d’Alò, uno dei massimi esponenti nel campo dell’animazione.

Che tipo di preparazione ha richiesto la serie Pipì, Pupù e Rosmarina?
La preparazione che serve per fare un buon lavoro: definire i profili dei personaggi, chi sono, che fanno, perché si comportano in un certo modo. La bibbia di una serie. Ci è voluto qualche mese di lavoro. Abbiamo lavorato sui soggetti, ed è iniziata la collaborazione con Vincenzo Cerami che ha scritto tutte le sceneggiature. Quella che vedremo è la prima serie di 26 episodi di 7 minuti ciascuno ma stiamo ultimando la seconda.

Lei manca dalla tv da 15 anni. Perché ha deciso di tornare a fare animazione per la tv?
Ad essere sincero la tv non mi è mancata. Ad ogni modo, credo che bisogna cercare di fare animazione per la tv perché è un pubblico diverso da quello del cinema. Mi piace farlo però, solo se trovo il progetto adeguato. Quindici anni fa era la Pimpa di Altan, che trovo un personaggio bellissimo, e adesso che ci siamo inventati qualcosa di diverso indirizzato ai bambini piccoli.

Il soggetto è nuovo?
L’idea è fresca ed è la storia di tre animaletti -l’orsetto lavatore Pipì, l’uccellino Pupù e la coniglietta Rosmarina- in viaggio alla ricerca di Mapà che è un entità quasi metafisica. I personaggi la ricercano pensando al Mapà come se fosse un po’ mamma e un po’ papà. E’ un essere che non esiste ma è il pretesto per farli viaggiare in tutto il mondo a vivere nuove esperienze.

So che nella produzione della serie c’è un omaggio a Luzzati e alla tecnica del decoupage. E’ così?
Si, abbiamo cercato di ricostruire il tutto ripercorrendo le logiche e la filosofia del decoupage applicato alla tecnica digitale flash. In questo modo i personaggi sono molto ricchi: per costruire il corpo di Rosmarina ci siamo serviti, ad esempio, di una stoffa tutta dipinta (il vero tessuto scannerizzato) e ritagliata. Questo è possibile perché, usando il decoupage e la tecnica flash, non ci curiamo tanto dell’animazione quanto della ricchezza dell’immagine, nella costruzione delle scenografie e dei personaggi. Questo nell’animazione tradizionale non si può fare: io non posso animare un personaggio tutto disegnato a matita con la tecnica dell’animazione tradizionale perché, per forza di cose, sono obbligato a sintetizzare il più possibile, a fare i colori piatti.

Quale tecnica d’animazione preferisce e perché ne usa una rispetto ad un’altra in una determinata situazione?
A seconda dello stile grafico che scelgo, a seconda delle storie che racconto mi adeguo e studio un’animazione logica.

Secondo lei, gli animatori tra un po’ non useranno più carta e matita?
Carta e matita sono degli strumenti. Se si usa meno carta sono anche contento perché aiutiamo a rispettare l’ambiente. In più con i nuovi programmi digitali l’idea è di fare un tipo di animazione senza carta disegnando direttamente sulla tavoletta grafica. Un esempio di questo metodo è l’ultimo lavoro che stiamo realizzando, ‘Pinocchio’, che sarà pronto per il 2011.

pipì pupù e rosmarina su Raitre C’è stato grande entusiasmo al Giffoni Film festival per la colonna sonora del compositore Daniele Di Gregorio. Anche lei ha collaborato alla musica?
C’è stato entusiasmo tra i bambini..è stato molto bello. Alle musiche ho collaborato, io collaboro sempre con la fase creativa della musica. Ho cercato di introdurre Di Gregorio il più possibile nell’ambiente che vorrei, il resto sta alla sua capacità di trasformare le mie parole in musica. E c’è riuscito molto bene.

Quanto è importante la musica in un prodotto di animazione?
Sono tutti elementi importanti anche se spesso vedo dei prodotti di animazione in cui la musica non è presente perché non ritenuta un elemento importante. Per me la musica, la grafica, e le voci sono elementi fondamentali di un arredamento che deve rispettare la cosa più importante di tutti che è la scrittura, il racconto.

Lei è uno dei massimi esponenti nel campo dell’animazione. Ci può dire in che situazione sta l’animazione italiana rispetto a quella internazionale?
Non è una risposta facile. Lo stato dell’animazione in Italia si basa sempre su degli episodi, possiamo anche restare nel concetto di serie televisiva, non c’è continuità di lavoro che vada avanti per anni, che sia garantita. Purtroppo in questo momento in Italia solo la Rai produce animazione, e sta facendo un grandissimo lavoro. Per la nostra serie ci hanno seguito ed aiutato molto, e sono stati contenti del risultato. Purtroppo, oltre la Rai c’è il deserto. Speriamo di poter colmare, presto, il vuoto che c’è con altre strutture.
Anche perché questo aiuterebbe uno sviluppo più regolare delle società di animazione perché in questo momento ‘subiamo’ a livello produttivo sia in Europa, dai francesi, sia dall’America e dal Giappone ore e ore di cartoon, anche se come spettatori ce li godiamo.

Grazie a Enzo d’Alò per la disponibilità.