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Nero a metà, serie tv Rai1 con Claudio Amendola: conferenza stampa

Nero a metà, la presentazione della serie tv Rai1 con Claudio Amendola

pubblicato 16 Novembre 2018 aggiornato 9 Novembre 2020 15:01

  • 12.20

    Sta per iniziare la conferenza.

  • 12.28

    Il direttore di Rai Fiction Tinni Andreatta: “Questa serie si inserisce nel racconto poliziesco di Rai Fiction. Del progetto di Nero a metà, ci ha affascinato l’idea originaria. Abbiamo pensato a chi dovesse essere il nostro protagonista prima ancora di lavorare sulla scrittura; il protagonista è un poliziotto disincantato romano che vive a contatto con la strada; abbiamo pensato a Claudio Amendola, un grande attore che aveva iniziato in Rai e poi non aveva più fatto lunghe serialità con noi”.

  • 12.32

    Andreatta: “Nero a metà è anche il tono della serie: crime, ma anche un tono quotidiano che riguarda il personale dei protagonisti; c’è anche la commedia umana della squadra di poliziotti”.

  • 12.33

    Andreatta: “La coppia investigativa è formata da due poliziotti molto diversi (interpretati da Amendola e da Miguel Gobbo Diaz): per generazione e per provenienza sociale, prima di tutto

  • 12.35

    Andreatta: “Questa è anche una storia sul pregiudizio per il colore della pelle e per l’estrazione sociale diversa”.

  • 12.35

    Andreatta: “Questo poliziesco è uno sguardo privilegiato sul presente. Raccontiamo una Roma inedita, diversa dal solito: quella dei quartieri Monti ed Esquilino”.

  • 12.36

    Riccardo Tozzi di Cattleya: “Il crime è stato per tanto tempo il nostro pane quotidiano, da Romanzo Criminale a Gomorra, passando per Suburra. Cerlino con noi non ha mai fatto una risata, qui per la prima volta sì”.

  • 12.39

    Tozzi precisa che in Nero a metà il crime è contaminato dalla commedia “aspra”.

  • 12.39

    Tozzi: “Nella serie c’è anche uno sguardo sull’intolleranza, ma è laico, non manicheo”.

  • 12.40

    Tozzi: “Questo è il nostro primo esperimento in direzione generalista, con contaminazione del genere, è ‘storto’ rispetto alla media del poliziesco. Siamo soddisfatti della qualità della serie e curiosi di come sarà accolta”.

  • 12.45

    Marco Pontecorvo, il regista: “Il tema dell’integrazione lo abbiamo affrontato partendo dai personaggi e dalla loro diversità; questa serie dimostra che l’integrazione è possibile, visto che Malik è perfettamente integrato; il problema è il pregiudizio”.

  • 12.46

    Claudio Amendola: “Carlo Guerrieri è un po’ ruvido, allergico ai superiori, ma anche capace di tirare fuori le carezze; è un capo amato dalla sua squadra”.

  • 12.49

    Amendola: “Abbiamo cercato di raccontare la diffidenza, la piccola incapacità di essere onesti con se stessi nel senso che tutti abbiamo fatto una battuta sul tema dell’integrazione. Il personaggio di Miguel è raccontato nella sua quotidianità”.

  • 12.50

    Miguel, l’attore che interpreta Malik, vive in Italia da quando ha 3 anni. Amendola: “Sul set lo abbiamo vessato, lo abbiamo spronato in tutti i modi; raramente ho trovato un attore così disponibile e di lavorare su se stesso; è stato molto bravo”.

  • 12.51

    Amendola: “Claudio ha un fardello, ha una parte profonda, scura, dolorosa. È come una ferita quasi rimarginata che si riapre; questa è la parte più bella del personaggio, secondo me”.

  • 12.52

    Amendola: “Il rapporto tra i 5 poliziotti è molto forte; per capirci io e Cerlino Fortunato ci abbiamo messo un minuto e mezzo; gli altri attori che interpretano i poliziotti sono il sale della serie, la rinfrescano molto. Grazie a loro ho ritrovato l’entusiasmo perduto”.

  • 12.53

    Miguel Gobbo Diaz: “Malik si scontra con i colleghi e con Carlo Guerrieri per il metodo di lavoro; Malik a volte è presuntuoso e infastidisce chi sta intorno”. Poi ringrazia Amendola per le sue parole, ma sbaglia nome e lo chiama ‘Carlo’. Amendola lo fa scherzosamente notare.

  • 12.57

    Fortunato Cerlino: “Mario Muzo è la persona che vive conflitti emotivi molto forti, per questo ha crisi di panico; è molto amico di Carlo Guerrieri; grazie a questa amicizia riesce ad affrontare le sue ombre; la linea narrativa del loro rapporto sottolinea il valore dell’amicizia; sul set con Claudio Amendola abbiamo parlato molto; ci siamo divertiti e ci siamo divertiti ad essere seri”.

  • 12.59

    Cerlino su Pontercorvo: ” È un regista straordinario, non si accontenta mai”.

  • 13.00

    La sceneggiatrice Donatella Diamanti spiega che la serie è ispirata da fatti di cronaca reali.

  • 13.04

    Rosa Diletta Rossi interpreta Alba, la figlia di Carlo Guerrieri: “Padre e figlia sono cresciuti insieme, ma lei si trasferisce facendo soffrire il papà. Alba per me è un personaggio dalla mobilità costante”.

  • 13.06

    Amendola con un gesto eloquente fa intendere che Alba tradirà il fidanzato.

  • 13.07

    Margherita Vicario è Cinzia Repola: “La serie è arricchita dall’ambientazione nella Roma multietnica”. L’attrice interpreta due canzoni per la serie.

  • 13.08

    Alessia Barela è l’amante di Amendola: “Cristina ha un’edicola in Piazza Vittorio; è fragile, è molto innamorata di Carlo, nella cui vita prova a portare leggerezza; è una donna ironica

  • 13.09

    Una giornalista chiede se si tratti del primo caso di co-protagonista di colore in una serie tv Rai. Amendola: “No, c’era in Butta la luna (con Fiona May, Ndr).

  • 13.10

    La serie è una provocazione alla classe politica attuale? Amendola: “Abbiamo finito di girare ad aprile, il governo doveva ancora insediarsi. Quindi no”.

  • 13.11

    Nella prima puntata viene usata la parola ‘negro’. Alimenta il razzismo? La sceneggiatrice Diamanti: “È una serie, è un percorso, ma di certo non sdoganiamo il razzismo. ‘Negro’ è una parola pronunciata in un momento di rabbia, poi non verrà più usata”.

  • 13.15

    Amendola sul fatto che abbia fatto poche serie lunghe in Rai: “Stamattina entro in Viale Mazzini ho pensato che la prima volta in Rai per me è stato il 1982. Di lunga serialità in Rai ne ho fatta tanta in passato, poi ho avuto l’onore di fare Marcinelle e Lampedusa, due chicche per me. Ho fatto lunga serialità per molti anni a Mediaset e questo mi ha impedito di farla in Rai. Per me è un piccolo ritorno a casa, qui ho fatto cose bellissime. Spero di continuare a lavorare ancora in Rai. Ho capito che il personaggio di Carlo era voluto da tutta la struttura Rai”.

  • 13.17

    La conferenza si chiude con l’in bocca al lupo di Amendola ad Ennio Fantastichini, colpito da un malore nei giorni scorsi.

Sta per iniziare nella sede Rai di Viale Mazzini a Roma la conferenza stampa di presentazione di Nero a metà, la serie tv con Claudio Amendola. Nel cast anche Miguel Gobbo Diaz, Fortunato Cerlino, Rosa Diletta Rossi Alessandro Sperduti, Margherita Vicario, Sandra Ceccarelli, Alessia Barela Antonia Liskova, Angela Finocchiaro e Roberto Citran. Regia di Marco Pontecorvo.

Si tratta di una coproduzione Rai Fiction – Cattleya, in collaborazione con Netflix (prodotto da Riccardo Tozzi, Giovanni Stabilini e Marco Chimenz). TvBlog seguirà in diretta l’incontro con i giornalisti.

Nero a metà andrà in onda su Rai1 da lunedì 19 novembre per sei serate.

Nero a metà, serie tv Rai1: anticipazioni

Claudio Amendola torna su Rai1 con un personaggio carico di umanità e di umorismo, l’ispettore di polizia Carlo Guerrieri, che unisce la grinta stropicciata e dolente dei detective d’altri tempi con le contraddizioni comiche e drammatiche degli italiani di oggi.