Victoria Cabello a TvTalk risponde a TvBlog: “Non sono pronta per la prima serata”

Victoria Cabello, insieme al fido Massimo Caputi, è stata la gradita ospite della puntata odierna di TvTalk. La conduttrice di Quelli che… ha parlato di televisione a 360 gradi, prodigandosi in complimenti verso molti dei suoi colleghi tra cui Alessia Marcuzzi (per quanto “il format di Extreme Makeover Home Edition non sia adatto all’Italia per una questione di gap culturale”).

Nel corso della puntata, dopo aver ammesso che sì, alcuni ospiti di Quelli Che… vengono scelti non solo per interesse ma anche per “tappare buchi”, ha risposto ad una delle domande dei lettori di TvBlog. Il quesito prescelto dalla redazione di TvTalk riguardava l’eventuale volontà da parte della conduttrice agguantare il timone di un format nella prima serata di una rete Rai e nel caso, le chiedeva che tipo di programma avrebbe preferito. Così risponde Victoria:

Sinceramente non mi sento ancora pronta ad una prima serata perché credo che arrivarci richieda un po’ di tempo. Mi sono appena inserita nella generalista e ancora sono in osservazione. Voglio fare le cose con molta calma. Anzi, preferirei passare di nuovo dalla seconda serata prima di andare in prime time. Per ora sono felicissima di quelli che… e insomma non so se sono pronta per una prima serata.

Un’ottima risposta da parte della conduttrice del contenitore calcistico (?) della domenica di Rai 2 che, però, pur rinnovando la propria passione per il lavoro che la sta impegnando ora, aveva appena affermato di non precludersi nessuna possibilità lavorativa:

Io non ho preclusioni in senso lavorativo: ho lavorato a Mtv sia in Italia che in Inghilterra, poi sono passata a La7 e anche a Mediaset. Adesso sono in Rai, ma chissà cosa succederà in futuro. Ora come ora però, mi dispiacerebbe dover lasciare la Rai e soprattutto Quelli Che…sono qui solo da due anni!

Oltretutto, dopo due anni, pare che il fuorigioco non abbia più alcun segreto per lei. A domanda diretta da parte di un analista, la conduttrice prima nicchia dicendo di non saperlo spiegare a parole, poi il colpo di genio: prende dei fogli dalle mani del professor Simonelli, li appallottola per farne una specie di pallone e chiama “in campo” al centro dello studio Bernardini, lo stesso Simonelli, Caputi e Bellavita. I quattro le dovranno fare da calciatori (tra attaccanti e difensori) in modo che lei possa spiegare “visivamente” che cosa sia il fuorigioco. Questo il “furto” a Simonelli:

E questo il risultato:

Il fuorigioco? Finalmente Victoria può dire: “Celo!”