David Letterman Show: stasera c’è Barack Obama (mentre in America monta una polemica ‘televisiva’ molto italiana…)
La riforma del sistema sanitario americano è in cima alla “to do list” del presidente eletto Barack Obama. Per diffondere il proprio verbo, il numero uno degli Stati Uniti sta affrontando una vera e propria maratona televisiva che riguarderà, parallelamente, anche noi italiani. Obama ha aggiunto, giusto ieri, domenica 20 settembre, un altro record alla
La riforma del sistema sanitario americano è in cima alla “to do list” del presidente eletto Barack Obama. Per diffondere il proprio verbo, il numero uno degli Stati Uniti sta affrontando una vera e propria maratona televisiva che riguarderà, parallelamente, anche noi italiani. Obama ha aggiunto, giusto ieri, domenica 20 settembre, un altro record alla sua personalissima collezione, avendo preso parte a ben cinque eventi televisivi in una sola giornata. Stasera, invece, sarà il turno del Late Show di David Letterman. Noi lo potremo vedere in differita su SkyUno domani sera, martedì 22 settembre. E’ la prima volta che lo showman avrà un presidente americano come ospite (Barack c’era stato ma ancora da candidato). L’ultima volta, ospite di Jay Leno, ad Obama era andata malissimo, essendosi lasciato scappare una battuta (“Gioco a bowling come un handicappato”) che lo costrinse a scusarsi pubblicamente, subissato dalle critiche.
Si parla di un blitz di oltre 100 ore sui media televisivi e, quindi, dentro le case degli individui di tutto il pianeta. Oltre alle cinque interviste di ieri e allo show di stasera, Obama ha preparato cinque importanti discorsi in quattro giorni (economia, iniziativa Clinton, clima, Onu e G20): la Casa Bianca ha dovuto, non a caso, rispondere alle polemiche dei detrattori che hanno lamentato una “onnipresenza televisiva”. Ad ogni modo c’è da dire che nessun presidente americano era mai apparso in cinque talk show domenicali, seppur tenendo presente il diverso ruolo che la televisione sta avendo in questi anni presenti. Obama e il suo staff hanno scelto i tre grandi network (ABC, CBS e NBC) più Cnn e Univision. La Fox News, la tv che nei confronti di Obama ha intrapreso una vera e propria corsa al massacro, è rimasta fuori.
“Obama userebbe meglio il suo tempo se pregasse per il sostegno degli americani piuttosto che comparire in Tv”, ha dichiarato il repubblicano Karl Rove, ex-stratega di George W. Bush. La Casa Bianca, nella persona del consigliere Dan Pfeiffer, ha risposto per le rime: “Questa è la mentalità dei vecchi tempi, quando una apparizione singola su un network valeva milioni di ascolti. Adesso, con la frammentazione dei media, bisogna apparire su numerosi programmi per raggiungere la stessa quantità di spettatori”.
Certi problemi, è il caso di dirlo, certe discussioni e polemiche, non hanno latitudini.