Gianluigi Lentini e Sergio Arcuri completano il cast de La Tribù
Per la prima volta nella storia dei reality non manca all’appello nessuno, tranne la conduttrice (in attesa di conferme). Erano undici i concorrenti in posa sulla copertina di Sorrisi e Canzoni Tv, ora sono diventati tredici. A unirsi al cast de La Tribù – Missione India in extremis sono Gianluigi Lentini e Sergio Arcuri. Il
Per la prima volta nella storia dei reality non manca all’appello nessuno, tranne la conduttrice (in attesa di conferme). Erano undici i concorrenti in posa sulla copertina di Sorrisi e Canzoni Tv, ora sono diventati tredici. A unirsi al cast de La Tribù – Missione India in extremis sono Gianluigi Lentini e Sergio Arcuri. Il nome del primo, anticipato dal blogger Davide Maggio, viene confermato sulle pagine de La Gazzetta dello Sport quest’oggi.
Gianluigi Lentini è il personaggio sportivo che mancava nel bouquet del reality antropologico di Canale5. Dopo il forfait di Andrew Howe e l’irriducibile no di Jury Chechi, la scelta è caduta sullo storico ex calciatore del Milan, passato alla storia per il trasferimento più costoso del calciomercato (32 miliardi di lire dal Torino al club rossonero nel 1992). Lentini è anche una vecchia fiamma di Simona Ventura, prima nella vita e poi nel reality: la conduttrice lo ha fortemente corteggiato nell’edizione dell’Isola dei Famosi del 2007, per poi “ripiegare” su Francesco Coco.
E infine, va segnalato il sostituto di Fabio Fulco che non si è affatto sottratto per snobismo o il mancato ruolo in una fiction Mediaset, come si mormora in rete. L’aitante attore si sarebbe tirato indietro, dopo essere stato tra i primi a firmare il contratto, per seri problemi personali. E’ Sergio Arcuri, altro attore di dichiarata bellezza – oltre che fratello della nota Manuela – a subentrare nel cast dei nomadi.
In questo modo la lista è al completo: le due new-entry si uniscono ai già ufficializzati Eleonora Brigliadori, Federica Moro, Siria De Fazio, Nena Ristic, Nina Moric, Eleonoire Casalegno, Samya Abbary, Emanuele Filiberto Di Savoia (qui e qui), Vittorio Marcelli, Matteo Cambi e Daniele Soragni.