The Generi, Maccio Capatonda e la serie-parodia che mantiene intatto il suo umorismo (Anteprima Blogo)
The Generi, la nuova serie di NOW TV con Maccio Capatonda, fa giocare l’attore e sceneggiatore con i differenti generi cinematografici e televisivi, dandogli spazio, tra alti e bassi
Prendete Maccio Capatonda, la sua comicità surreale, qualche guest star ed i generi cinematografici e non solo più popolari. Da questo mix è nato The Generi, la nuova avventura di Capatonda (al secolo Marcello Macchia) che debutta da domani, 7 giugno 2018, in esclusiva su NOW TV (con con questo titolo inaugurerà la nuova collezione Generation, rivolta al pubblico più giovane) e Sky On Demand.
The Generi, la trama
Come detto, The Generi è un viaggio attraversi i generi più famosi dell’intrattenimento, visti tramite gli occhi del progtagonista, Gianfelice Spagnagatti (Maccio Capatonda), 40enne che è riuscito a creare dentro casa una confort zone in cui lavora, ordina da mangiare e fa shopping senza bisogno di uscire.
A provare a dare una scossa alla sua vita è la vicina di casa Luciana, che lo incolpa di avere paura di tutto, anche di innamorarsi di lei. Sopraffatto dalle accuse, Gianfelice si allontana dalla ragazza: ma quello che credeva fosse il bagno di casa sua si trasforma nel set di un film western, di cui lui stesso è protagonista.
Da quel momento, Gianfelice deve attraversare una serie di situazioni legate a generi come il western, appunto, ma anche l’horror, il fantasy, la commedia sexy ed il noir, affrontando in ognuna degli otto episodi un nuovo nemico per poter uscire dalla trama del film. Così facendo, Gianfelice mette in pratica tutta la sua conoscenza dei trucchi del cinema, ma diventa anche protagonista della sua stessa vita: lui, abituato da tempo a non prendere più decisioni, ora deve darsi da fare per tornare alla sua realtà, dove lo aspetta una nuova sfida.
Maccio Capatonda Superstar
Il potenziale di Maccio Capatonda, così come in tutti i suoi lavori precedenti (“Italiano medio”, “Omicidio all’italiana” e “Mario”) si esprime al massimo anche in The Generi, che può beneficiare di un’attenzione maggiore dal punto di vista produttivo -la Lotus Production, società della Leone Film Group, non ha badato a spese nel ricreare in ogni episodio un’ambientazione diversa-.
Maccio sguazza all’interno di ogni genere, scherzandoci sopra, anche se alcuni episodi (e quindi alcuni stereotipi) sono più alla sua altezza, come nel caso del secondo episodio ambientato in un film dell’orrore. La parodia di Capatonda, in altre parole, funziona quando il genere in questione viene davvero smontato e non sfruttato a vantaggio della vera e propria trama.
Una serie di alti e bassi che fanno di The Generi sicuramente un interessante esperimento, ma non riuscito del tutto, in cui Maccio riesce comunque ad uscirne a testa alta, senza mai snaturare la propria vena comica e cambiando umorismo per diventare più popolare possibile.
Maccio resta, ad ogni modo, unico nel suo genere: la sua è una comicità surreale davvero rara in Italia, e di fronte alla libertà che Sky gli ha dato per realizzare una nuova serie non si è montato la testa, ma ha deciso di realizzare quello che, probabilmente, è sempre stato il suo sogno: fare a pezzi i grandi classici.
Guest-star come se piovesse
In quest’avventura Maccio Capatonda non è da solo, ma nel corso degli episodi si fa affiancare da una serie di guest-star di tutto rispetto: Nino Frassica, Alvaro Vitali (in un episodio dedicato alla commedia sexy anni Settanta), Antonia Truppo, Fabrizio Biggio, Antonello Fassari e Fabio Rovazzi interpreteranno alcuni dei personaggi con cui Gianfelice avrà a che fare. E poi, ovviamente, non potevano non mancare gli amici di sempre Herbert Ballerina (Luigi Luciano), Ektor Baboden (Luca Confortini) e Rupert Sciamenna (Franco Mari).
The Generi è stata scritta da Maccio Capatonda con Luigi Di Capua dei The Pills (con cui firma anche il soggetto di serie), Luigi Luciano, Giovanni Maggi e Clemente Meucci, mentre Andrea Bassi è lo story editor.