Tiberio Timperi conferma l’arrivo a La Vita in Diretta ricordando Lamberto Sposini (video)
“Lamberto è stato un punto di riferimento de La vita in diretta”. La dedica dei suoi 22 anni di conduzione a suo padre, Flavio.
22 anni sono tanti e sono quelli che Tiberio Timperi ha trascorso fra gli studi di In famiglia (trasformato poi in Unomattina in famiglia). Stamani è andata in onda l’ultima puntata dell’edizione 2017/18 e per congedarsi dal pubblico del sabato e domenica mattina, il conduttore ha salutato il programma a modo suo.
Nello spazio dedicato al commento di quanto accade in tv con la rubrica “Tv perché sì”, si tirano le somme alla stagione catodica nelle sue battute finali. Monica Setta, ospite al tavolo insieme al nostro Giulio Pasqui, ha lanciato l’amo su ciò che sarà la prossima stagione televisiva che vedrà Timperi affiancare nuovamente Francesca Fialdini (hanno già condotto insieme Unomattina in famiglia qualche anno fa) a La vita in diretta a partire da settembre. Tiberio, così ha approfittato per ricordare Lamberto Sposini, uno dei più importanti protagonisti del programma pomeridiano di Rai 1:
Io e Ingrid (Muccitelli, ndr) abbiamo una frequentazione in comune che abbiamo perso per altri problemi, credo sia giusto salutare Lamberto Sposini che è stato uno dei punti di riferimento de La vita in diretta
In chiusura di trasmissione, il conduttore ha speso due parole per calare il sipario sulla sua presenza a Unomattina in famiglia:
Sono entrato che ero u ragazzo e ne esco uomo. 22 anni sono una vita nella quale è successo di tutto, più di quanto potete immaginare, cose belle come la nascita di mio figlio e cose brutte. Per me siete diventati una seconda famiglia, anzi, in certe strettoie della vita, la mia unica famiglia. Grazie per l’affetto che mi avete regalato e per gli ascolti che ci hanno permesso spazi e libertà, e quando le cose non ci piacevano le abbiamo cambiate riuscendoci. Se il diritto di famiglia è cambiato, lo si deve anche a questa trasmissione.
Ed un toccante omaggio a suo padre :
Permettetemi di fare un ringraziamento speciale alle maestranze Rai, ma soprattutto un tecnico che qualche anno fa era la dietro le telecamere, confuso tra macchinisti e cameraman e a lui sono debitore per avermi insegnato onestà, il non mollare mai, l’etica del lavoro e l’amore per questa azienda. Mi guardava con orgoglio e lui guardava con orgoglio me. Ricordo pure il numero della sua matricola e non potrebbe essere altrimenti, perché dedico questi 22 meravigliosi anni a mio padre Flavio, perchè ci sta che tutto resti in famiglia.