Lucilla Agosti a Blogo: “Torno in tv a Grand Tour d’Italia, gli ultimi due anni sono stati complicati”
“Non sono una che sgomita, sento ancora che deve arrivare il programma giusto per me”
Dopo circa due anni di assenza, torna in tv Lucilla Agosti. La conduttrice sarà infatti al timone della nuova edizione di Grand Tour d’Italia, al via venerdì prossimo in seconda serata su Rete 4 (prende il posto di Alessia Ventura). Si tratta del live&media experience del settimanale Panorama che racconta l’Italia e il suo patrimonio artistico e culturale, attraverso le eccellenze del mondo dell’impresa, dell’economia, della cultura, della scienza, dell’arte e dell’enogastronomia.
Dieci le puntate previste. Le prime tre, dedicate alle città di Firenze, Bergamo e Reggio Emilia, andranno in onda prima dell’estate, le restanti a settembre, subito dopo la pausa estiva.
Accanto alla new-entry Agosti, il confermatissimo Cataldo Calabretta e il nuovo direttore di Panorama Raffaele Leone.
Tra i protagonisti della prima puntata dedicata al capoluogo toscano gli attori Elena Sofia Ricci e Paolo Ruffini, la band musicale PFM e lo scrittore Paolo Crepet.
Grand tour d’Italia – Sulle orme dell’eccellenza, diretto da Mario Maellaro, è scritto da Luigi Miliucci e Tommaso Martinelli. Il format, nato da un’idea di Giorgio Mulè, Paola Picilli e Gian Maria Miliacca, è prodotto da Panorama e Fluendo Production ed è realizzato da AfProject srl in collaborazione con Videonews.
La Agosti, in radio su R101 con Davide Lentini ogni giorno dalle 17 alle 20, ha raccontato a Blogo le sue emozioni alla vigilia della messa in onda della prima puntata.
Con Grand Tour d’Italia si gira per l’Italia scoprendo e raccontando le bellezze artistiche delle città, intervistando artisti legati ad esse. Fare le interviste mi è sempre piaciuto e sono nata in tv con un programma itinerante come Azzurro, andava in onda su All Music. Grand Tour d’Italia quindi è molto nelle mie corde, mi piace tantissimo.
Quale intervista finora registrata ti ha più colpito?
Quella a Piera Degli Esposti. Mi ha emozionata, è un’icona del teatro e del cinema italiano; dall’intervista è venuta fuori una donna di 80 anni con una capacità così profonda di raccontarsi in maniera sincera, onesta e generosa. Mi ha commossa, ha raccontato il profondo legame con Lucio Dalla, di cui è stata compagna di scuola. Mi ha colpito il suo sguardo verso la vita e gli affetti.
Per te Grand Tour d’Italia è il ritorno sulla tv generalista a distanza di qualche anno…
Sì, due anni fa Italia’s got talent con Rocco Tanica su Tv8.
In questi due anni la gente si è chiesta ‘che fine ha fatto Lucilla Agosti’?
Forse sì, lo spero, perché significa che hanno voglia di rivedermi. Con Grand Tour d’Italia torno a Mediaset, dove mancavo da qualche anno. Torno dopo la terza gravidanza con un programma tagliato su di me. Spero così di aver rimesso il piede in una parte del pantalone, poi va infilato anche nella seconda gamba.
I due anni di lontananza dalla tv sono stati forzati o volontari?
Dopo Italia’s got talent ho avuto due anni dal punto di vista personale complicati; il desiderio di tornare in tv lo avevo messo in secondo piano; contemporaneamente le proposte arrivate non erano quelle giuste per me in quel momento. Ho preferito aspettare una proposta che mi valorizzasse e sulla quale investire, piuttosto che esserci tanto per esserci. Non ho la foga di doverci essere per forza. Nei miei anni di gavetta ho capito che è meglio una stagione ferma piuttosto che fare una cosa sbagliata.
Qualche tempo fa, commentando la chiusura di Academy, dicesti “il nostro lavoro consiste nel trovarsi nel posto giusto al momento giusto. Che per me, forse, deve ancora arrivare”. È arrivato?
Da allora di cose ne ho fatte, però l’incastro preciso credo debba ancora arrivare. Sento ancora che deve arrivare il programma giusto per me, quello che mi soddisfa per più stagioni consecutivamente fidelizzando il pubblico.
Grand Tour d’Italia in prima serata. È fattibile, secondo te?
Potrebbe essere, con i giusti accorgimenti, un settimanale di prima serata; è nella speranza di tutti, ma la decisione è del direttore di rete. Per il momento non ne abbiamo mai parlato.
A quale esperienza televisiva sei più affezionata?
Il Dopo Festival di Sanremo nel 2008 è stato importante a livello professionale e anche divertente; è il genere di programma, con ospiti e musica in diretta, che per me varrebbe la pena di bissare, è tagliato sulle mie corde. Sono molto affezionata anche al periodo di All Music, di quegli anni ricordo la spensieratezza e la libertà.
Quale invece avresti evitato?
Io credo che tutto quello si fa serva a capire dove mettere i paletti, però l’esperienza da opinionista dell’Isola dei famosi mi ha fatto capire che preferisco ruoli con maggiore responsabilità. Sono sarcastica e non ho peli sulla lingua, ma non sono graffiante a comando, non mi piace aprire bocca e dire la cattiveria per lasciare il segno. E non mi piace dover sgomitare per prendere parola. Ecco, non fu un’esperienza pensata sulle mie corde.
Hai mai ricevuto proposte per condurre un reality?
No, mai. Prenderei l’occasione al volo perché è una bella sfida, mi piacerebbe.
E per partecipare come concorrente?
Mezze proposte sì, ma non mi sento ancora di dire sì. Mai dire mai. Daniele Bossari ha partecipato al Grande Fratello Vip controvoglia e poi invece è venuto fuori come mai aveva fatto in precedenza.
Ti hanno cercato per il Gf Vip?
Non proprio. Quando partì la prima edizione la mia agenzia, la Notoria, la stessa di Bossari, mi chiese se fossi interessata. Ma non lo sentivo nelle mie corde.
Le fan dei 5 Seconds Of Summer qualche settimana fa ti hanno attaccata per esserti spogliata davanti alla band durante l’intervista realizzata per R101. L’hashtag #Respect5SOS è stato in tendenza su Twitter per due giorni, con la richiesta da parte di alcuni anche del tuo licenziamento.
(ride, Ndr) La cosa è andata oltre, decisamente. Il mondo delle fan dei 5 Seconds Of Summer è molto accanito. È stato un gioco al quale la band ha reagito male probabilmente sapendo già cosa avrebbe creato nella loro fanbase. Io l’ho presa subito come un fuoco di paglia che sarebbe durato 48 ore. E così è stato. Alcuni commenti erano oltre ogni umana decenza, hanno tirato in ballo anche i miei figli. Roba da ragazzine di 14 anni accecate da qualsiasi cosa. Si è parlato di violenza sessuale, ma non scherziamo! La violenza sessuale è una cosa seria, grave e ben diversa. Bisogna parlarne con cognizione di causa. Ciò che ha a che fare con lo scherzo e con l’erotismo non va confuso con la violenza sessuale. Queste fans dovrebbero capire bene cosa si mettono in bocca! Non perdiamo il tempo dietro le cretinate e non perdiamo il senso dell’umorismo. Fare una cosa sopra le righe non è una mancanza di rispetto nei confronti di chi hai davanti. Certo, poi si potrebbe fare una critica agli artisti non in grado di stare al gioco e di scherzare su determinate cose…
Con la band ci sono state ripercussioni poi?
Si era scelto di non dire nulla alla band, proprio per coglierla alla sprovvista: la loro era la canzone dell’estate e loro stessi avevano posato nudi un anno e mezzo prima per Rolling Stone Italia. Non mi sarei mai aspettata che si imbarazzassero così e che la prima cosa che mi dicessero potesse essere ‘siamo fidanzati’. Mi hanno dato l’impressione di essere un po’ meno rock’n’roll di quanto si vendono. E un po’ puritani. Però i ragazzi non erano offesi, si sono messi a chiacchierare con me senza problemi. E noi abbiamo trasmesso tutto senza tagli e senza censure. Anche con le discografiche e il manager americano nessun problema, solo il dispiacere per quanto avvenuto nella fanbase. Le discografiche mi hanno anche raccontato che, per il solo fatto di essere donne vicine ai ragazzi, quando vanno in giro con loro ne ricevono di ogni. Ecco, vorrei dire alla fanbase dei 5 Seconds Of Summer di pigliarsela un filino più easy!