Zelig, 28 gennaio 2013: tutti gli sketch della terza puntata
La terza puntata di Zelig 2013 con Teresa Mannino e Michele Foresta live su TvBlog
Zelig – La terza puntata del 28 gennaio 2013
Questa sera durante la terza puntata di Zelig 2013 abbiamo assistito alla sfilata di una carovana di comici più o meno convincenti. Partendo dal presupposto che la scorsa puntata sia stata molto più coinvolgente, passo in rassegna cosa e chi ci siamo trovati davanti stasera: lo sketch più annunciato, quello di Giovanni Vernia nei panni del neogaleotto Fabrizio Corona non ha deluso le aspettative. L’ex Johnny Groove è riuscito a convincere il pubblico della tensostruttura del milanese PalaTre (e di quello da casa) grazie ad uno sketch sopra le righe ma paradossalmente calibrato. Il troppo stroppia e Vernia l’ha capito dopo il mezzo passo falso della prima puntata. Non moltissime le novità di rilievo, eccezion fatta per il bravo (ed esordiente) Fabio Di Dario alle prese con l’acquisto di una macchina nuova (si spera). Si riconferma vincente la scelta di Andrea Perroni, il comico che fa il verso ai cantanti italiani più celebri, alla sua terza performance di fila sul palco di Zelig 2013. Niente di nuovo, eh? Però resta piacevole da seguire. I volti noti che sono tornati stasera (dov’era Leonardo Manera? dov’era?) sono rimasti piuttosto nell’ombra rispetto agli altri: da Giacobazzi a Migone a Sconsolata passando per Nuzzo e Di Biase, le risate non sono state moltissime. Forse perché questi “grandi vecchi” di Zelig si ostinano a battere sugli stessi personaggi/monologhi, logorando l’attenzione dello spettatore. Vero, Raul Cremona? Se volete saperne di più, dopo il salto troverete un resoconto dettagliato di tutti gli sketch della terza puntata di Zelig Circus sotto la nuova conduzione Mannino-Foresta. A lunedì prossimo!
Zelig, 28 gennaio 2013: Andrea Sambucco, il maniaco al telefono
23.32 La terza puntata di Zelig si conclude con un rinnovato saluto (e conseguente in bocca al lupo) a Bruno Arena: “Forza Bruno, ci manchi! Torna presto”.
23.30 Il maniaco, all’anagrafe Andrea Sambucco, si mostra col fiatone a fine sketch. Non l’avevo mai visto.
23.29 Il sedicente maniaco ha anche un finale alternativo per tutte le fiabe: pare che il principe di Biancaneve sia andato a sposarsi in Spagna con Brontolo. La Sirenetta? Sushi! I tre porcellini? Insaccati! Pinocchio? Pellet!
23.27 Il maniaco ha un problema (uno solo?): non riesce a far addormentare i suoi nipotini e “rimpiange di non essere comunista”. Prova con la ninna nanna: “Questi bimbi a chi li do, se li do a Teresa Mannino non arrivano al mattino, se li do a Fabrizio Corona, me li arrestano a Lisbona”.
23.26 Torna il maniaco in linea al telefono per spaventare i due conduttori: “Cosa vi farei se sarei lì!”. Ehm, ritenta.
Zelig, 28 gennaio 2013: I Boiler, le domande dei giornalisti
23.24 Sesto blocco pubblicitario
23.23 Mannino e Forest richiamano tutti i Boiler sparsi per il pubblico del PalaTre (ok, così suona male) sul palco e fanno annunciare a Federico Basso la pubblicità. “Ma come lo dici bene!” Teresa Mannino e Michele Foresta alle prese con l’ironia spicciola.
23.22 Arriva anche un presunto sosia di Lenny Kravitz che pone a Forest un quesito sul costo della vita: “Ma quanto caz*o ti pagano?”.
23.21 Tra il pubblico spicca uno dei Boiler che scrive per la rivista La Macchina della Verità, la più venduta del mondo (suono di errore da quiz), d’Europa (daje), di Milano (aridaje), del suo condominio (suono di risposta esatta da quiz).
23.20 I Boiler fanno la loro incursione a Zelig Circus sotto le mentite spoglie di improbabili giornalisti che pongono domande altrettanto improbabili agli ignari conduttori della carovana comica di Canale 5.
Zelig, 28 gennaio 2013: Paci & Bottesini coi loro “Si narra”
23.18 “Si narra che la bella addormentata risvegliata dopo cento anni di sonno disse “Ancora cinque minuti, dai. Non mi rompere i coglio*i!””.
23.17 “Si narra” è l’incipit di ogni loro freddura.
23.15 Fanno il loro esordio sul palco di Zelig Circus 2013 Paci e Bottesini con uno sketch in cui inanellano freddure di vario tema: dal fiabesco al biblico passando per lo storico.
Zelig, 28 gennaio 2013: Giuseppe Giacobazzi e le strategie degli spot
23.13 “Poi ci sono gli spot che riguardano gli anziani. Gli anziani hanno sempre la dentiera, la scogliosi, sono messi malissimo, secondo le pubblicità. Mio zio, che ha ottant’anni, ogni volta che vede una pubblicità sugli anziani, piange disperato e dice: Noi non siamo così!”
23.12 “Ma voi lo sapevate che esistono i diavoletti della tosse che ti pungono coi forconi sulla gola per farvi tossire? E che dentro abbiamo i pompieri in miniatura che ci spengono gli incendi? Ma cos’è? Secondo quelli della pubblicità pranziamo con la trialina?”
23.10 “E chi se lo sarà inventato l’acaro della polvere? Beh, quelli della Folletto!”
23.08 Giuseppe Giacobazzi torna sul palco di Zelig per raccontarci le strategie pubblicitarie: “Oggi gli spot si sono inventati dei nemici che non sapevamo nemmeno di avere: chi l’ha mai visto l’acaro della polvere?”
Zelig, 28 gennaio 2013: Giuliano Palma live con Se ne dicon di parole
23.06 “Giuliano Palma che per il suo portamento è detto The King!” chiosa la Mannino. Foresta fa notare che i vetrai gli sono debitori: da quando ha iniziato a cantare, hanno raddoppiato e vendite dei tripli vetri per finestre.
23.04 “L’amore ha sempre ragione”. Va bene Giuliano, facciamo che hai ragione: “Se ne dicon di parole”.
23.02 La bella voce di Giuliano Palma ci fa rientrare dalla pubblicità con Se ne dicon di parole.
Zelig, 28 gennaio 2013: Il Duo Idea canta i problemi coi computer
22.57 Quinto blocco pubblicitario
22.56 Solo che la canzone dura poco, arriva subito la Mannino a congedarli dicendo: “E pensate che questi due non hanno solo delle bellissime camicie, hanno pure le canottiere sotto!”
22.55 “Solo va ctrl – alt – canc” credo sia il ritornello di questa canzoncina-filastrocca sulle sfighe coi pc. Mi sento meno sola. Voi?
22.54 il Duo Idea, con tanto di chitarrina e camicia arancione con cravatta blu alla Paolo Bitta di Camerà Caffè, cantano un’ode ai pc che ti abbandonano sul più bello, praticamente l’hanno scritta pensando al mio portatile, credo.
Zelig, 28 gennaio 2013: Nuzzo, Di Biase e il loro matrimonio
22.52 “Che bella coppia” commentano Mannino e Foresta arrivati sul palco per congedarli. Bah, convinti loro.
22.51 “Io non ti ho sposata per interesse e neanche perché eri incinta!” “E allora perchè mi hai sposato??” “Ma che caz*o ne so!”
22.50 Lo sketch pieno di ripicche e frecciatine si conclude, come settimana scorsa, con una serie di dichiarazioni d’amore piuttosto fasulle, a sentir bene.
22.48 Nuzzo e Di Biase tornano a parlarci del loro conflittuale matrimonio. Pare che lei si sia tatuata il nome di un certo “Mario” sul braccio. Il marito se ne lamenta ma lei passa al contrattacco: “Vedi cosa non mi piace di te? Che sei pignolo!”.
Zelig, 28 gennaio 2013: Fabio Di Dario e la macchina nuova
22.46 Mannino e Forest arrivano sul palco per congedare Di Dario: “Bravo!”. Bravo anche secondo voi?
22.45 Il venditore prega Di Dario di fare almeno una prova con la macchina prima di scappare a gambe levate dalla concessionaria. “Ma quanti cilindri ha questa macchina?” “Uno, e c’ha pure dentro un coniglio”. “Dall’odore della macchina una volta che l’ho accesa, m’è venuto da pensare che quella sul coniglio non fosse solo una battuta”.
22.44 I colori disponibili sono il giallo e beh, il giallo. “Il volante?” “Mah, lo vorrei in tessuto oppure in pelle, non saprei..” “No no ma nel senso: lo vuole il volante?”.
22.43 Pare che la macchina che gli vogliono appioppare sia già ammaccata, ma il venditore la definisce “aerodinamica”.
22.41 La concessionaria non fa ben sperare: la scritta concessionaria, ad esempio, ha una esse e due erre, tanto per dire. Perfino i dipendenti del posto, lo deridono per il suo pessimo gusto estetico in quanto a macchine e non solo.
22.40 E’ i momento del debutto di Fabio Di Dario che ci parla delle peripezie che ha dovuto passare per effettuare l’acquisto della sua nuova macchina, una sinistrissima Svuatz.
22.37 Breve intervento de I Beoni con “il povero Salvatore” nei panni dell’amico sborone e dello scaricatore seriale di suonerie per cellulari col vizio di farle sentire a chiunque, come se a qualcuno potesse importare.
22.35 Bentornati a Zelig! “Mi chiedono sempre com’è il Mago Forest nella vita reale. Beh, è così come lo vedete. Lui parla, parla, parla e le donne ridono, ridono, ridono” “Beh, dice il poeta: fai ridere una donna e sei già a metà coscia”.
Zelig, 28 gennaio 2013: Raul Cremona è Yuri, l’illusionista ucraino
22.31 Quarto blocco pubblicitario
22.30 Il ragazzo del pubblico (ribattezzato “Matteo Svletano” che aveva prestato il proprio orologio per il bene del numero di prestigio del nostro ucrainissimo Yuri-Raul, non rivedrà più il proprio orologio. Ma dai?
22.28 Forest ha un’improvvisa illuminazione: “Ma sa chi mi ricorda lei? Quel mago fallito degli anni Ottanta! Com’è che si chiamava? Ah sì, il mago Oronzo!”. Cremona, c’è arrivato pure Forest che si tratta dello stesso personaggio (seppur con accento leggermente diverso), su.
22.27 La differenza rispetto allo sketch di settimana scorsa è che Yuri durante questa terza puntata di Zelig, chiama tutti “Svletana”, a prescindere dal fatto che siano maschi o femmine. Comunque continua a provarci con la Mannino alla prima occasione utile (con tanto di base musicale soft a tema).
22.26 Anche questa volta, Yuri-Raul tenta di fregare un orologio fingendo che gli serva per un numero di prestigio. Aridaje.
22.25 “Questo è il momento in cui vorrei tanto avere il tasto avanti-veloce” Pure io, Foresta, pure io.
22.24 Torna a Zelig l’illusionista ucraino Yuri Papacenko, ovvero Raul Cremona con un accento leggermente diverso da solito alle prese coi suoi soliti (e truffaldini) numeri di prestigio.
Zelig, 28 gennaio 2013: Ennio Marchetto, il trasformista
22.23 Teresa Mannino arriva sul palco insieme a Forest per congedare il cabarettista e confessa un suo rimpianto: “io però una canzone di Marco Carta me l’aspettavo!”.
22.22 Questo numero più che da descrivere a parole, è da guardare.
22.20 Senza mostrare il minimo sforzo, Marchetto scartoffia i suoi costumi di cartone per trasformarsi nella Houston di I will always love you e poi nella Tina Turner di The Best.
22.18 Il trasformista Ennio Marchetto, al suo secondo battesimo sul palco di Zelig, dimostra di nuovo le sue doti di illusionista passando in tempo zero dai panni di Eminem e quelli di Arisa senza dimenticare Sabrina Salerno.
Zelig, 28 gennaio 2013: I Pali e Dispari interpretano l’italiano medio
22.16 La Mannino torna sul palco per congedarli dicendo: “Pensa Forest, dieci anni fa loro già c’erano qua!” “Eh sì, e sono tuttora completamente ignari!”. A me comunque mancano Capsula e Nucleo.
22.15 “Perchè non sei venuto alla riunione di condominio, ieri?” “Lascia perdere, ho passato tutto il pomeriggio a twittare” “Eh, sarà un virus!”
22.14 “No, non posso mangiare carne perchè sono vegetariano” “Eh, allora mangia il pollo, anche lui è vegetariano!”
22.12 I Pali e Dispari parlano del figlio di uno dei due, tale Plutarco, che la sera esce per andare a fare lezioni di clavicembalo, salvo poi tornare a casa e scofanarsi tutto ciò che trova in frigo. “Ah, ai nostri tempi si chiamavano tromboni quelle cose lì!” “Beh, sempre di musica si tratta!”.
22.10 Si ritorna in onda con Foresta che punzecchia la Mannino: “Stasera sei davvero splendida! Io ci metterei la firma ad arrivare così alla tua età!”. Ora però è il momento dei Pali e Dispari.
Zelig, 28 gennaio 2013: Sconsolata e la posta del cuore
22.05 Secondo blocco pubblicitario
22.03 “L’altra sera m’ero messa un po’ en desabignè nel letto e mio marito Salvatore che è romantico mi fa: Che minchia vuoi?” “io gli ho risposto: Immagina, puoi” e lui: “Ma è proprio perchè m’immagino che non posso!”
22.02 “E poi c’è quel divo Giorg Cuneo che dice Immagina, puoi. Oh Cuneo ma se io potevo io mica m’immaginavo, io vivevo!”
22.01 E’ il momento della posta del cuore letta e soprattutto commentata (nel solito italiano stentato) da Sconsolata: a scrivere è una casalinga piuttosto disperata che non si sente valorizzata dal proprio marito e dalla propria prole.
22.00 “Ma Bisio non c’è? Mi avevano detto che si prendeva un anno sambatico…”
21.58 Il ritorno di Anna Maria Barbera, alias Sconsolata. Per la seconda volta sul palco di Zelig Circus 2013.
Zelig, 28 gennaio 2013: Gli speed date di Marta e Gianluca
21.56 “Gianluca, un’ultima domanda di matematica se no mi va a posto con zero: Io ho due pere…cosa succede se le moltiplico..” “Le tocchiamo tutti, prof!”
21.55 Come la scorsa settimana, lo sketch più divertente è quello con Marta che si finge professoressa: “Allora Gianluca, una domanda di economia: il franco e il marco sono ancora in circolazione?” “Mah, io li ho visti stamattina al bar. Franco mi ha offerto tre spritz!”.
21.54 “Io faccio le sette sataniche” “No, mi dispiace, io le sette meno un quarto”.
21.53 Marta e Gianluca ci ripropongono i loro speed date. Tanti i personaggi, del tutto improbabili, che vediamo in scena sul palco del milanese PalaTre.
21.51 La Mannino chiede loro di farle un cd con la musica dai loro sketch. Però così mica li vede.
21.50 L’unico problema degli sketch dei Senso Doppio è che durano sempre troppo poco (e che io o scrivo, o faccio screenshot, o guardo la tivvù)
21.49 Si rientra in scena con i Senso Doppio che mimano le maggiori hit di sempre coadiuvati da Mannino e Forest.
Zelig, 28 gennaio 2013: Andrea Perroni fa il verso ai cantanti
21.45 Primo blocco pubblicitario
21.43 La Mannino implora Perroni di imitare Pino Daniele. Il comico con la chitarra, parlando con la voce del
Zelig Circus – La terza puntata del 28 gennaio 2013