Il Signore degli Anelli la serie tv Amazon ha un costo stimato di 1 miliardo e 5 stagioni previste
Peter Jackson potrebbe entrare come produttore nella serie tv de Il Signore degli Anelli di Amazon. Cinque stagioni e uno spinoff previsti nell’accordo
La serie tv de Il Signore degli Anelli che Amazon si prepara a realizzare farà sicuramente e decisamente la storia della serialità (e della televisione anche se in fondo televisione non è) globale. Una produzione mastodontica, costosa, che sarà rilasciata contemporaneamente in tutto il mondo (sono oltre 200 i paesi in cui attualmente è presente Amazon Prime Video), il cui impatto sarà misurato in termini di abbonamenti, di conversazioni generate, di impatto social e sociale ma non in termini di ascolti lineari, tipici della “vecchia” tv.
Lo scorso novembre Amazon Studios ha superato un’accesa concorrenza, soprattutto di Netflix, con un accordo da 250 milioni con il fondo Tolkien, eredi dell’autore de Il Signore degli anelli e Lo Hobbit J.R.R. Tolkien, l’editore dei libri HarperCollins e la New Line Cinema, la casa di produzione cinematografica che ha portato la saga al cinema. Una accordo che, secondo quanto riporta The Hollywood Reporter, prevede la realizzazione di cinque stagioni della serie tv de Il Signore degli Anelli e anche uno spinoff. Insomma contenuti per i prossimi 10 anni. Non solo, ma Amazon deve iniziare ad accelerare perchè la serie dovrà essere in produzione entro due anni, quindi entro il 2019, secondo quanto stabilito dagli accordi firmati. Possiamo quindi immaginare un rilascio della prima stagione entro il 2020.
I 250 milioni spesi da Amazon sono solamente per i diritti televisivi. Questo significa che considerando le imponenti scenografie, gli effetti speciali che saranno necessari, il cast, i produttori e i tecnici che saranno coinvolti, il costo della serie tv de Il Signore degli Anelli dovrebbe superare il miliardo di dollari. 1 miliardo di dollari per soddisfare l’ambizione di Jeff Bezos, capo di Amazon, che lo scorso settembre aveva chiesto a Roy Price (allora responsabile degli Amazon Studios prima di essere allontanato con accuse di molestie e sostituito da Jennifer Salke) di portargli il prossimo “Game of Thrones”. L’ambizioso Bezos cercava quindi una produzione imponente, complessa, capace di conquistare tutto il mondo e che fosse il perno su cui far ruotare il mondo di Prime Video, finora concentrato su ottimi prodotti ma di impatto sociale/comunicativo/popolare minore.
Secondo The Hollywood Reporter c’è la possibilità che Peter Jackson, regista dell’adattamento cinematografico, possa essere coinvolto nella serie tv de Il Signore degli Anelli come produttore. Il suo avvocato Peter Nelson non ha preso parte alle varie negoziazioni, ma recentemente avrebbe favorito un avvicinamento tra Amazon e il suo assistito. Ma finora non c’è nulla di concreto in ballo.
L’avvocato Matt Gaslor che si è occupato dell’affare tra Amazon e le varie parti coinvolte ha raccontato che è stato “l’accordo più complicato che abbia mai visto, anche se è stato gestito in modo relativamente rapido e in un modo che ha unito molto le varie parti.” Tra queste parti c’è anche New Line, società del gruppo Warner Bros che in teoria non avrebbe niente a che vedere con un adattamento televisivo, ma è stato coinvolto perchè Amazon avrebbe intenzione di usare anche materiali presenti nei film e quindi di loro proprietà.
I diritti dei libri di Tolkien sono molto complicati. L’autore li ha venduti alla United Arists nel 1969 e sono poi passate per le mani di MGM, di Miramax prima che New Line adattasse i libri nella saga cinematografica che tutti conosciamo e che ha incassato quasi 6 miliardi di dollari.
Un affare colossale che speriamo, da spettatori, si traduca in un kolossal seriale.