Sanremo 2018, Claudio Baglioni: “Scegliere i 20 Big non è stato facile: privilegiati gli interpreti musicali riconosciuti e riconoscibili”
Claudio Baglioni ha tenuto la sua prima conferenza stampa da direttore artistico di Sanremo 2018 dopo l’annuncio dei 20 Big in gara.
“Ho chiesto a Elio e le Storie Tese di chiudere la loro carriera a Sanremo. Spero che sia l’unica carriera che finisce all’Ariston… non vorrei fare la stessa fine”
Il capitano di Sanremo 2018 Claudio Baglioni esorcizza così, tra le risate della sala stampa di Villa Ormond, la sua avventura da direttore artistico e conduttore del primo Festival dopo la tripletta dei record di Carlo Conti nella prima conferenza stampa ‘ufficiale’ del suo Sanremo, seguita all’annuncio dei 20 Big e degli 8 Giovani in gara al 68° Festival della Canzone Italiana.
La battuta si riferisce a uno dei ‘colpacci’ del suo casting, che vede consumarsi sul palco dell’Ariston l’ultimo atto della carriera degli Elio e le Storie Tese, che il 19 dicembre celebreranno il loro ‘ultimo concerto’ al Mediolanum Forum di Assago ma che hanno colto l’invito di Baglioni, scegliendo di salutare il pubblico con un ultimo Festival. E le attese per la loro “Arrivedorci” è davvero alle stelle.
A fronte degli Elii che si sciolgono ci sono I Pooh che si moltiplicano, con la sfida ‘diretta’ (ma senza eliminazione) tra il duetto Fogli – Facchinetti e la partecipazione solista di Red Canzian. E finora abbiamo citato solo 3 dei 20 Big di Sanremo 2018, tra cui spiccano anche i Decibel con una canzone che già si immagina dedicata a Bowie (“Lettera dal Duca”) e il ritorno di Ron con un brano di Dalla.
“Scegliere non è stato facile. Per niente. Come musicista, mi sarebbe piaciuto portare sul palco dell’Ariston tutti gli artisti che si sono proposti, ma questo, purtroppo, non è possibile. La Commissione è stata sottoposta a un duro lavoro di selezione, anche perché la qualità delle proposte era tale da rendere davvero difficile ogni scelta”
ha dichiarato il direttore artistico, che ha selezionato i brani con Claudio Fasulo, Duccio Forzano, Massimo Giuliano, Massimo Martelli e Geoff Wesley, membri della Commissione Musicale.
“Tra le 150 proposte arrivate abbiamo privilegiato quelle dei candidati che avessero un’identità artistica e un percorso professionale riconosciuti e riconoscibili come interpreti musicali. Il che, talvolta, ha voluto dire rinunciare a proposte altrettanto interessanti di personaggi di altre discipline del mondo dello spettacolo”
ha aggiunto Baglioni, stuzzicando la curiosità sull’identità degli esclusi. Il principio che ha guidato la scelta è, ha ribadito ancora Baglioni,
“… semplice e innovativa: ‘la musica al centro’ (come recita anche il tour del 50ennale, previsto nel 2018, ndr). Questo Sanremo, dunque, sarà un ‘evento musicale’ raccontato dalla televisione”
principio peraltro non estraneo ai precedenti direttori artistici.
” L’intenzione di portare la musica al centro ha ispirato, ‘a cascata’, tutte le grandi novità del Festival: l’eliminazione dell’eliminazione, la maggiore durata dei brani, con canzoni più lunghe di quasi un quarto rispetto al passato, niente cover per poter avere una serata ‘utile’ in più per riascoltare le 20 canzoni protagoniste in una nuova ‘veste’ e coglierle sotto un’altra luce”
ha sottolineato una volta in più Baglioni, di certo orgoglioso della rosa che è riuscito a portare all’Ariston. Ora bisogna ascoltare le canzoni: sarà quello il vero banco di prova del direttore artistico Baglioni. La conduzione, poi, sarà tutto un altro mondo, e lo capiremo appeno solo su Rai 1 dal 6 al 10 febbraio 2018.