Indietro tutta, 30 anni fa l’esordio del varietà secondo Renzo Arbore e Nino Frassica (VIDEO)
Storia di un varietà che in sole 65 puntate ha segnato un’epoca
Una data, il 14 dicembre 1987, due conduttori: Renzo Arbore e Nino Frassica. E’ l’inizio della breve storia ma intensa di un varietà singolare, chiamato Indietro tutta. La trasmissione andò in onda per 65 puntate, nella seconda serata di Rai 2 ed il suo successo fu indiscutibile per vari elementi.
In primis l’elemento satirico: sotto mentite spoglie di gioco a premi dove si sfidano concorrenti del Nord e del Sud Italia, la trasmissione parte da questo pretesto per prendere in giro la televisione sui suoi contenuti, gli stereotipi e quella direzione intrapresa negli anni 80 fra giochi a premi, il boom delle nudità (citofonare Colpo grosso), e un livello d’intrattenimento sempre più trash.
La stessa satira è stata utilizzata anche per la presenza delle ragazze Coccodè che ballano vestite con costumi da galline, scimmiottando quelle ragazze fast food che circolavano per gli studi Fininvest di Drive In proprio in quel periodo.
Tanti i personaggi con ruoli particolari all’interno di Indietro tutta, da dove sono usciti diversi volti noti dello spettacolo, da Michele Foresta, noto come Mago Forest a Francesco Paolantoni nelle vesti di Cupido, il cosiddetto “gonghista” dei giochi, l’attore Fulvio Falzarano e tra le famigerate vallette del programma figurava anche una giovanissima Maria Grazia Cucinotta, oltre a Nina Soldano nei panni di Miss Sud, adesso attrice di Un posto al sole.
Cosa caratterizzava l’ambiente goliardico del programma? L’improvvisazione. La regia era affidata a Rita Vicario, ma anche Renzo Arbore, con uniforme da marinaio, dalla sua postazione collabora alla realizzazione della messa in onda. Al suo fianco, Nino Frassica (già partecipante a Quelli della notte del 1985) nel ruolo del ‘bravo presentatore’ che con genialità, creava degli sketch esilaranti con Arbore. Lo stesso Frassica in un intervista rilasciata al sito Be! Magazine nel 2008 affermò che la centralità di Indietro tutta era basata soprattutto sull’improvvisazione.
Altro tassello alla buona riuscita del programma è stato il cacao meravigliao che ha una storia molto particolare: partendo dal presupposto che è stato semplicemente uno sponsor immaginario, è stato reso così popolare, che addirittura venne ricercato come prodotto acquistabile dagli spettatori più affezionati, all’interno di negozi e supermercati che, nonostante i tentativi di varie case produttrici di commercializzare un prodotto con questo nome, uscirono a mani vuote.
Tra le tante curiosità, ce n’è una legata ad una delle sigle del programma, oltre “La vita è tutta un quiz“, c’era la sigla di coda Vengo dopo il tiggì altrettanto cult, ma perché si scelse proprio questo titolo? La trasmissione inizialmente doveva andare in onda alle 23.10, proprio come Quelli della notte, ma Arbore fece di tutto per far anticipare l’inizio alle 22.30, così da andare in onda prima del Tg2, da ciò nacque la sigla di chiusura della trasmissione, in cui il testo tratta di una famiglia in cui la moglie andava a letto al termine di Indietro tutta!, mentre il marito aspettava di vedere il telegiornale prima di raggiungerla.
L’ultima puntata della trasmissione fu trasmessa l’11 marzo 1988, ma tante sono state le occasioni per ricordarla nell’arco di questi 30 anni, le ultime in ordine di tempo saranno realizzate con due prime serate trasmesse su Rai 2 il 13 ed il 20 dicembre con un titolo ad hoc, Indietro tutta 30 e l’ode“.