Riskytutto: Mike Bongiorno lancia il primo quiz-remake Sky
Mike Bongiorno è pronto per una nuova grande scommessa: trasformare il Rischiatutto che fu – mai troppo rimpianto – nel Riskytutto, fiore all’occhiello della programmazione satellitare d’autunno. Da un’agenzia odierna Adnkronos emerge la prima dichiarazione d’intenti del presentatore sulla versione rinnovata del quiz, in arrivo su SkyUno:”Ci sono tanti quiz in giro, ti fanno una
Mike Bongiorno è pronto per una nuova grande scommessa: trasformare il Rischiatutto che fu – mai troppo rimpianto – nel Riskytutto, fiore all’occhiello della programmazione satellitare d’autunno. Da un’agenzia odierna Adnkronos emerge la prima dichiarazione d’intenti del presentatore sulla versione rinnovata del quiz, in arrivo su SkyUno:
”Ci sono tanti quiz in giro, ti fanno una domanda e ti danno tre risposte possibili, due sono errate. Sembra una lotteria. Eh no! Nei miei quiz c’è una sola risposta, quella giusta! Per questo vorrei, come trent’anni fa, solo concorrenti preparati, e attendo le vostre iscrizioni per telefono e per posta elettronica”.
Così il primo presentatore della tv italiana ha commentato le selezioni in corso, a cui rinvia la martellante campagna promozionale Sky. Già più di mille aspiranti concorrenti si sono fatti avanti e c’è ancora la possibilità di mettersi in contatto con la produzione. Basta scrivere a castingquiz@skytv.it oppure telefonare allo 02-87390955.
A 39 anni dalla prima messa in onda, gli italiani sono richiamati a cimentarsi con il secondo grande quiz della televisione italiana, dopo il mitico Lascia o raddoppia? battezzato dallo stesso Mike. Era il 5 febbraio del 1970, un giovedì, quando tre concorrenti, esperti di particolari materie, rispondevano ciascuno a dieci domande sul proprio cavallo di battaglia per conquistare un montepremi iniziale. In seguito si sfidavano al tabellone elettronico formato da 36 caselle, sei per ciascuno degli argomenti di base (storia, letteratura, sport, musica classica e leggera, cinema e attualità), ognuna delle quali custodiva una domanda di diverso valore economico.
Il gioco riserva delle sorprese quando, al posto della domanda, può esservi il jolly, grazie a cui vincere la posta senza rispondere, o il rischio, che costringe il concorrente a dichiarare la puntata, la quale – in caso di risposta errata – viene sottratta alla somma accumulata. Una volta esaurite le domande del tabellone, ogni concorrente sceglie una busta in cui è contenuta la domanda finale sulla propria materia: su questa risposta – il Rischiatutto – si gioca tutto il montepremi vinto durante la serata.
Nella storia della trasmissione sono entrate le audaci minigonne della valletta Sabina Ciuffini, le storpiature nella formulazione delle domande – al centro di polemiche tra conduttori e concorrenti -, l’attesa per la risposta al domandone finale del supercampione Massimo Inardi che, dopo aver vinto cifre da capogiro, annunciò di voler devolvere la vincita di una puntata a un bambino di sette anni bisognoso di un trapianto al rete.
E poi, dulcis in fundo, la topica gaffe di Mike nei confronti della signora Longari, rea di essere “caduta sull’uccello” (L’uccello di fuoco di Igor Stravinskij). In realtà, contrariamente alla sua fama di frase di culto, si è trattato di una mera leggenda metropolitana, nata probabilmente nel 1976 ad opera della trasmissione satirica L’altra domenica di Renzo Arbore, in cui il presunto incidente veniva usato nelle gag che ironizzavano sui quiz televisivi. Quel momento, infatti, nelle registrazioni delle puntate contenute nelle Teche Rai non è stato mai rinvenuto.
Il bello del Rischiatutto stava nel fatto di mostrare gli imprevisti più impensabili accaduti nel corso della puntata senza alcun taglio e censura, dando così al pubblico la sensazione che fosse in diretta. Si spera che anche Sky, spesso penalizzata da differite senz’anima, ne recuperi lo spirito originario.