In Treatment – L’appuntamento, in primavera su Sky Cinema. Castellitto: “Sarebbe impensabile per la generalista”
Andrà in onda in primavera su Sky Cinema In Treatment – L’appuntamento, la serie tv remake del telefilm americano con Sergio Castellitto
Dopo aver proposto produzioni originali e sempre ben apprezzate dalla critica, ora Sky Cinema alza il tiro, con un remake di quelli veramente difficili. E’ stato presentato ieri, ma andrà in onda ad aprile. “In treatment – L’appuntamento”, rivisitazione italiana dell’omonima serie tv della Hbo, a sua volta ripresa dall’israeliana “Be Tipul” e scritta per il nostro Paese da Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo, Alessandro Fabbri, Ilaria Bernardini e Giacomo Durzi.
La struttura è la stessa: nello studio di un analista si succedono diversi personaggi, ognuno con una storia ed un carattere diverso, pronti a confidare il proprio passato, speranze e paure. Se nella versione americana, il protagonista era interpretato da Gabriel Byrne, nella versione italiana toccherà a Sergio Castellitto dare volto all’analista Giovanni, capace di tirare fuori il meglio ed il peggio dai suoi pazienti.
“In treatment-L’appuntamento” rispetterà il format originale, con una puntata in onda ogni giorno, dal lunedì al venerdì (intorno alle 20:30), per un totale di trentacinque episodi. I pazienti di Giovanni -anche questi scritti seguendo la prima stagione dello show americano- saranno visti dai telespettatori una volta a settimana, a seconda della giornata.
In treatment-L’appuntamento
Così, il lunedì toccherà a Sara (Kasia Smutniak), un’anestetista che nutre dei sentimenti per Giovanni; il martedì Dario (Guido Caprino) agente sotto copertura che deve vivere con senso di colpa di un’indagine finita male -nella versione americana il personaggio è un soldato di ritorno dalla guerra-; il mercoledì è la volta di Alice (Irene Casagrande), ballerina reduce da un incidente e con un segreto, accompagnata dalla madre (Valeria Bruni Tedeschi); il giovedì ci saranno Lea (Barbora Bobulova) e Pietro (Adriano Giannini), coppia in crisi; il venerdì è lo stesso Giovanni a diventare paziente, ed incontra la mentore Anna (Licia Maglietta), con cui discute del suo rapporto con la moglie Eleonora (Valeria Golino).
Un lavoro di produzione inedito per l’Italia: “una messinscena teatrale, una fattura cinematografica ed un impianto da soap opera”, spiega Lorenzo Mieli, produttore della serie tv, che punta in alto e non ha paura di dire che è “un’occasione per dimostrare che sappiamo fare meglio degli americani”.
A dirigere il tutto Saverio Costanzo, che conferma l’impianto innovativo della produzione, a partire dalle riprese, con ciak che possono durante anche venti minuti:
“Lavoro facendo delle filate, per mantenere l’omogeneità. E’ il divano più difficile d’Italia per gli attori, che sono comunque tutti bravissimi”.
Scelti dopo lunghi provini, i membri del cast devono affrontare delle vere e proprie sedute, compreso lo stesso Castellitto:
“Le parole possono liberare le persone o distruggerle, quindi staremo attenti alle parole, che sono cariche di immagini, come fiori che si schiudono e lasciano libere le immagini evocate. Ogni seduta è un’evocazione”.
Consapevole del confronto che lo aspetta con la versione americana (per cui si è preparato “solo” leggendo James Hillman), Castellitto per ora non sembra preoccuparsi. Anzi, secondo l’attore “In treatment” sarà un bel modo per lanciare una sfida alla tv generalista:
“E’ un prodotto coraggioso, senza censure, che solo Sky si poteva permettere, impensabile per la tv generalista”.
Dati i contenuti e la forma, un prodotto come “In Treatment” difficilmente sarebbe potuto andare in onda su un canale mainstream (in chiaro passerà su La 7, generalista sì ma ancora di nicchia rispetto alle concorrenti), ma se il progetto dovesse avere successo, potrebbe dare la spinta ad altre produzioni per osare di più e tentare nuove strade e diversi modi di raccontare una storia.