Barbara D’Urso non ha la tessera Trenitalia, Presta sì (e pure quella di Italo)
Lucio Presta rinfaccia alla nemica di avere ben due tessere, lui.
Grazie ad ITALO E FRECCIAROSSA per avermi considerato sempre un viaggiatore Top. twitter.com/PrestaLucio/st…
— ellepi_one (@PrestaLucio) 25 gennaio 2013
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UPDATE: Lucio Presta lancia la madre di tutte le frecciatine a Barbara D’Urso. Lui la tessera sì che ce l’ha. Anzi, ne ha due. Prr.
Una Barbara D’Urso come non l’avete mai vista. Capricciosa e “viziata”, per quanto giustificata dal fatto che sia ammalata (e non ne fa mistero da giorni, online e in onda, come se la febbre ce l’avesse solo lei).
La conduttrice Mediaset, oltre a essere attivissima su Twitter, ha anche aperto un canale Youtube legato al suo blog Carmelita.it (ma perché Mediaset censura i suoi contenuti su Youtube, ma poi le sue star ci sguazzano fuorionda?). Nelle ultime settimane ha iniziato a farsi riprendere durante le sue trasferte in treno Milano – Roma, quando lascia gli studi di Pomeriggio Cinque di Cologno per raggiungere quelli di Domenica Live a Roma.
Peccato che il suo egocentrismo abbia trasformato anche un banale pendolarismo (peraltro di lusso) in un affare di stato. Con tanto di appello risentito contro Trenitalia per il cattivo trattamento ricevuto. Ecco il contenuto del video sconcertante pubblicato qualche giorno fa:
“Questo è un twitter di protesta al Frecciarossa. Io ho chiesto da un sacco di tempo la tessera per stare nella saletta quando non arriva il treno. Quando ho la febbre a 39 come stasera e fa freddo almeno sto nella saletta. Non me l’hanno ancora data. A chi altro la volete dare se non a me che due volte a settimana io viaggio con questo treno, quasi sempre in ritardo peraltro? A: Non mi fate fare ritardo al treno B: Datemi questa tessera che c’ho freddo alla stazione che ho finito cinque ore di diretta. Sono malata ho la febbre e sono dispettosa e poi voglio la mia carta”.
Ora, va bene tutto ma:
A. La D’Urso dovrebbe avere un minimo di rispetto in più per i veri disagi dei pendolari, che innanzitutto non viaggiano in prima classe serviti e riveriti. E non hanno l’autista personale che ti accompagna in stazione con calma, non facendoti prendere freddo almeno fino al momento delle partenza.
B. Non è colpa di Mediaset se lei ha la fobia degli aerei, dove starebbe più al calduccio.
C. Il fatto che lei vada in diretta o prenda due volte a settimana un treno, peraltro molto costoso e pagato da Mediaset non la renda meritevole di chissà quali benefit. Ok, lei si sposta per lavoro e fa tanti sacrifici per la sua azienda, ma il rivendicare i suoi diritti in maniera capricciosa finisce solo per smentire la sua facciata di donna del popolo.
D. Se sta veramente male può sempre chiedere alla Panicucci di sostituirla (?!?).
In ogni caso, il tono di questo video è pessimo e mostra una D’Urso molto diversa da quella che vediamo in onda. Anche se i vip non possono sempre vivere col sorriso sulle labbra, un conto è il cattivo umore, un altro lo sfruttamento della propria popolarità per farsi trattare coi guanti rispetto ai comuni mortali.
Anche se ti chiami Barbara D’Urso, il classico “ci scusiamo per il disagio” è uguale per tutti.