Rosy Abate – La serie, Giulia Michelini e l’eredità più che legittima di uno spin-off azzeccato
Rosy Abate-La serie prende l’eredità di Squadra antimafia e crea una storia che dimentica l’intento sociale dando libero sfogo ad una protagonista che riesce a giustificare uno spin-off capace di attirare l’attenzione di fan vecchi e nuovi
Rosy Abate-La serie parte da una grande premessa e si prende un grande rischio. La grande premessa sono le sette stagioni di Squadra antimafia in cui il personaggio portato alla ribalta da Giulia Michelini diventa piano piano sempre più importante e capace di attirare l’attenzione del pubblico.
Il grande rischio era quello per cui, considerata la grande popolarità che questo personaggio ha ottenuto nel corso degli anni, uno spin-off dedicato a lei fosse più un’operazione commerciale che una reale volontà di scoprire davvero cose le fosse accaduto. Questo, però, non succede.
Sebbene Rosy Abate-La serie sia di fatto uno spin-off, la fiction prende immediatamente le distanze dai ritmi e dai toni della serie originaria. Manca il cast corale, ma sopratuttto a mancare è l’intento di voler trasmettere un messaggio che pone il Bene contro il Male a tutti i costi: Rosy Abate-La serie è semplicemente (e genialmente) la storia di una madre in cerca del figlio. Se quella madre, però, è un boss mafioso, allora cambia tutto.
I primi minuti della prima puntata, in questo senso, sono più che chiari: pochissimi dialoghi, tantissima attenzione all’emotività della protagonista, sia nella sua nuova vita da Claudia che quando la sua vera identità riemerge dalle immagini del figlio che credeva morto. Un’apertura fortissima, che riesce bene a fondere dramma ed azione, lanciando verso una tensione che si snoda per il resto dell’episodio.
La Taodue, insomma, ha capito che per far fruttare a dovere l’eredità di Squadra antimafia era necessario accantonare la morale civile rappresentata dalla Duomo e puntare tutto su un racconto di pura finzione. Se c’è una cosa che il pubblico ha espresso, infatti, è che personaggi come Rosy Abate e De Silva sono la vera eredità di otto anni di Squadra antimafia: personaggi che difficilmente potrebbero esistere nella realtà e che, proprio per questo, sono liberi da qualsiasi tipo di plausibilità: diventano, in altre parole, eroi ed antieroi fantastici in un’Italia comune che fa da sfondo.
Le scene che funzionano di più, però, sono quelle di Rosy Abate combattuta tra il passato che la vuole di nuovo in azione ed il presente che la vorrebbe dimenticare quanto fatto e, soprattutto, confrontarsi con la sua nuova vita. Qui Giulia Michelini dà il suo meglio, dimostrando quando una serie come questa non sarebbe potuta realizzare se non avesse dato a questo personaggio quella forza necessaria a farlo diventare capace di reggere un’intera serie: elemento fondamentale per qualsiasi spin-off.
Di seguito, il liveblogging della puntata del 12 novembre 2017 di Rosy Abate-La serie.
Rosy Abate – La serie, puntata 12 novembre 2017: anticipazioni
A tre anni dalla sua ultima apparizione in Squadra Antimafia, la Regina di Palermo è pronta a riprendersi ciò che le appartiene: Rosy Abate-La serie, in onda da questa sera alle 21:10 su Canale 5, è infatti lo spin-off della fortunata serie tv della Taodue, andata in onda per otto stagioni, che ha visto il personaggio di Giulia Michelini crescere anno dopo anno, diventando la beniamina del pubblico.
Nei cinque episodi di questa nuova serie, prodotta anch’essa da Taodue e scritta da Mizio Curcio (che ne è anche autore del soggetto con Pietro Valsecchi) ed Andrea Nobile, per la regia di Beniamino Catena, ritroviamo la protagonista cinque anni dopo gli eventi che l’hanno portata a fingere la propria morte per fuggire dalla Sicilia.
Così, Rosy è in Liguria, dove ha cambiato identità: ora si fa chiamare Claudia, lavora in un supermercato ed è fidanzata con il premuroso Francesco Ricci (Paolo Bernardini), che non sa nulla del suo passato. Proprio questo torna prepotente, però, quando i due fratelli mafiosi Mirko (Fulvio Pepe) e Stefano Sciarra (Fiodor Passeo) cercano Rosy Abate, con un’informazione che cambierà la sua vita.
Leonardino (Francesco Mura), il figlio che credeva fosse stato ucciso, è infatti vivo: i due fratelli le diranno dove si trova, se li aiuterà. Per la protagonista, quindi, sarà necessario tirare nuovamente fuori la grinta con cui si è fatta conoscere, stando però attenta a Luca Bonaccorso (Mario Sgueglia), poliziotto e migliore amico di Francesco.
Rosy inizia così un viaggio che prima la porterà nell’alta società di Roma, dove farà la conoscenza dei fratelli Roberto (Raniero Monaco Di Lapio) e Regina Mainetti (Paola Michelini), quest’ultima con un segreto inconfessabile, e poi in Sicilia, dove si scontrerà con il boss Nuzzo Santagata (Franco Branciaroli).
Non mancheranno alcune presenze del passato della protagonista, come De Silva (Paolo Pierobon), il Questore Licata (Bruno Torrisi) e Veronica Colombo (Valentina Carnelutti). Uno sguardo a Squadra antimafia, ma con l’intenzione di raccontare una storia tutta nuova, come spiegano i due sceneggiatori:
“La sfida più interessante da affrontare nel realizzare Rosy Abate è stata quella di mescolare tradizione e innovazione. Rispettare la mitologia di un personaggio diventato un’icona della serialità italiana, ma anche scavare al suo interno per rivelarne aspetti inediti, ereditare i meccanismi del genere crime da Squadra Antimafia ma anche aprirsi a una dimensione nuova del racconto, meno definita dall’azione e più attenta alle psicologie dei personaggi. Rispetto a Squadra Antimafia è venuta meno la natura corale del racconto. Non c’è la Squadra Duomo al centro della narrazione, c’è solo Rosy. Una donna e una madre che abbiamo cercato di raccontare in tutte le sfumature possibili, mentre mette in gioco tutta se stessa per ritrovare il figlio che credeva morto.”
Per Catena, invece, la vera innovazione della serie sta nella decisione di concentrarsi esclusivamente su un unico personaggio protagonista:
“Pedinando il personaggio dall’inizio alla fine, si rende lo spettatore sempre testimone dei suoi pensieri, del suo stato d’animo e delle sue azioni, attraverso una messinscena spettacolare che oscilla tra road-movie e thriller dell’anima, tra romanticismo e melodramma.”
A Rosy Abate-La serie il compito di portare i fan di Squadra antimafia in un universo del tutto nuovo, puntando maggiormente sull’azione e su una protagonista dai numerosi risvolti emotivi.
Rosy Abate-La serie, puntata 12 novembre 2017: come vederlo in streaming
E’ possibile vedere Rosy Abate-La serie in streaming sul sito ufficiale di Mediaset, e sull’app per tablet e smartphone, mentre da domani sarà possibile vederlo nella sezione Programmi.
Rosy Abate-La serie, puntata 12 novembre 2017: Second screen
Si può commentare Rosy Abate-La serie sulla pagina ufficiale di Facebook e su Twitter, all’account @RosyAbateTv. L’hashtag è #RosyAbate.
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