Rosy Abate – La serie, Mizio Curcio a Blogo: “E’ la nostra Wonder Woman”
Blogo ha intervistato Mizio Curcio, autore del soggetto di serie e sceneggiatore con Andrea Nobile di Rosy Abate-La serie, spin-off di Squadra antimafia
A due anni dalla sua ultima apparizione nella settima stagione di Squadra antimafia, Rosy Abate è pronta a tornare in tv con una serie interamente dedicata a lei: Rosy Abate-La serie, in onda da domenica alle 21:10 su Canale 5, rappresenta infatti lo spin-off del popolare poliziesco che si è concluso l’anno scorso, e che vede il personaggio interpretato da Giulia Michelini al centro delle cinque puntate della prima stagione, dirette da Beniamino Catena.
Un progetto che è un po’ un azzardo, ma che punta sull’affetto che il pubblico ha da sempre nutrito verso un personaggio la cui evoluzione è stata indubbiamente tra le più articolate della fiction degli ultimi anni: da futura sposa, infatti, Rosy Abate si è trasformata in mafiosa sanguinaria pronta a vendicarsi di coloro che l’hanno fatta soffrire.
Dietro questo progetto c’è qualcuno che conosce molto bene il mondo di Rosy Abate, ovvero Mizio Curcio, che di questa serie ha firmato il soggetto con il produttore Pietro Valsecchi e ne è anche story editor con Andrea Nobile. Blogo lo ha raggiunto alla vigilia della messa in onda della prima puntata, per sentire il suo punto di vista su come mai questo personaggio sia così apprezzato dal pubblico e su cosa aspettarsi da questa serie. In più, ci ha anche dato un aggiornamento sulla seconda stagione di Solo, di cui è sceneggiatore e le cui riprese sono in corso.
Ad un anno dal primo teaser, domenica finalmente debutta Rosy Abate-La serie. Quali sono le sensazioni della vigilia?
“Tu dici un anno dal primo teaser, io dico tre anni dalla prima riunione con Pietro Valsecchi e Andrea Nobile in cui abbiamo deciso di creare Rosy Abate-La Serie… L’emozione è tanta, cosí come l’affetto che i fan e non solo dimostrano per lei”.
Sappiamo dai promo che Rosy ha cambiato vita ed identità: quanto ci vorrà prima di riavere la Rosy Abate che tutti conosciamo?
“Rosy Abate è Rosy Abate anche se nascosta dietro un altro nome e un’altra vita… La scintilla per farla uscire fuori arriverà prima di quanto crediate!”
Sempre nei promo abbiamo visto la presenza di Paolo Pierobon nei panni di De Silvia: puoi anticiparci se sarà un semplice cameo o se potrebbe entrare come personaggio fisso della serie?
“A De Silva non piacciono gli spoiler… Eviterei di mettermi contro di lui!”
Ci sono altri personaggi di Squadra antimafia che potrebbero comparire?
“Rosy Abate non è il continuo di Squadra Antimafia, è l’approfondimento e l’evoluzione di un personaggio… E come tale si porterà dietro figure del passato”.
Quest’estate La regina di Palermo ha avuto un buon seguito di pubblico, ed era composta solo da scene già viste in Squadra Antimafia con Rosy Abate. Secondo te perchè il pubblico si è affezionato così tanto a questo personaggio?
“L’operazione Regina di Palermo nasce con questo obiettivo… Raccontare sette stagioni attraverso Rosy Abate preparando cosí il terreno per la serie dedicata a lei. Le puntate su Video Mediaset sono a 500 mila visualizzazioni a ricordarci che la gente crede in lei, nella sua redenzione, nel suo dolore, nella rabbia di una madre disposta a tutto”.
Immagino che lavorare ad uno spin-off abbia chiesto un particolare sforzo in più anche a Giulia Michelini, nonostante conosca ed interpreti Rosy da anni: cosa avete cambiato (se avete cambiato qualcosa) al personaggio rispetto a quando era un comprimario e non la protagonista?
“Per noi, anche quando scrivevamo Squadra Antimafia, Rosy non è mai stata una comprimaria… E quanto andato in onda quest’estate lo dimostra. Lavorare con Giulia è stato come al solito uno spasso. Sapevamo che la sfida era impegnativa, ma lei si è messa totalmente in gioco… Non sono mancate discussioni e confronti ma poi quando la Regina ti fissa negli occhi come solo lei sa fare, beh… allora diciamo che in fondo aveva ragione lei!”
Non ho mai pensato a Rosy Abate come ad una “cattiva a tutto tondo”, ma piuttosto come ad una donna la cui vita ha costretto a prendere decisioni drastiche e non sempre moralmente corrette. Da sceneggiatore, ti sei mai posto dei limiti sulle azioni da far compiere a Rosy per evitare che fosse etichettata semplicemente come “villain”?
“Hai centrato il punto, Rosy è una donna trascinata a forza nella malavita, ne diventa protagonista per poi pagarne il prezzo più alto: suo figlio. In questa parabola Rosy ha mostrato spietatezza ma anche un’anima nobile e condottiera… E’ da quello che siamo ripartiti: per ottenere quello che vuole Rosy è disposta a tutto!”
Da quello che è trapelato, sembra che questa serie abbandonerà lo scontro tra “buoni” e “cattivi” in cui Rosy era rimasta coinvolta: puoi confermare che sarà così o la Giustizia riuscirà ad avere una sua presenza nella trama?
“La Duomo non ci sarà piú… Ma qualcuno molto vicino a Rosy si metterà sulle sue tracce…”
Da Rosy Abate a Solo, passando per Rocco Schiavone e Non Uccidere, i polizieschi sembrano aver assunto una nuova pelle: la vedi come un’occasione per voi sceneggiatori di sbizzarrirvi o come una necessità dovuta ad un pubblico sempre più abituato a serie meno didascaliche?
“Per noi sceneggiatori, un pubblico affamato di storie e personaggi complessi è solo una buona notizia. Anche il confronto con la grande serialità internazionale è uno stimolo enorme a rischiare e metterci in gioco. Rosy Abate è tra i personaggi più amati della scuderia Taodue un vero e proprio brand insieme a Ultimo, Roberto Ardenzi e l’agente Solo. ci piace considerarli i nostri supereroi Marvel o DC. E Rosy è la nostra Wonder Woman. Personaggi affascinanti, complessi e larger-than-life le cui storie appassionano in maniera trasversale. Magari un giorno faremo lo spin off di De Silva o di Calcaterra!”
Sei anche sceneggiatore di Solo: puoi aggiornarci sulla seconda stagione?
“Siamo contenti che la prima serie sia sbarcata su Netflix! La seconda stagione é nel pieno delle riprese, la storia riparte un secondo dopo la fine della prima, con Agata (Carlotta Antonelli, ndr) rapita e Marco (Marco Bocci, ndr) che dopo aver sparato a Bruno (Peppino Mazzotta ndr) salva il boss Antonio (Renato Carpentieri, ndr) dalla cattura…ne vedrete delle belle anche grazie al regista Stefano Mordini (nella foto in alto con Curcio e Bocci, ndr)!”
Vorrei chiudere chiedendoti di rivolgerti direttamente ai fan di Squadra antimafia: spiega loro perchè dovrebbero vedere Rosy Abate – La serie…
“La battaglia più difficile per Rosy è alle porte. ‘Quando la Regina chiama…il popolo risponde’. Parola di Rosy Abate.”