Luca Argentero e Myriam Catania sposi (pure contro il sistema)

Luca Argentero e Myriam Catania, una delle coppie più “fottutamente” autentiche dello spettacolo, si sposano domani a Siena (per ogni dettaglio vi rimandiamo ai più informati amici di GossipBlog). In questa sede preferiamo analizzare il segreto che rende questi due personaggi così dannatamente glamour e credibili, sia insieme che singolarmente.

Partiamo da lui, l’attore cinematografico più inaspettatamente quotato, che è partito come ben sapete dalla televisione commerciale. Il Grande Fratello 3 ne ha consacrato la bellezza, oltre che la telegenia, ma il ragazzo è riuscito ad affrancarsene in pieno (nonostante un calendario all’attivo). E su Vanity Fair, che gli dedica una copertina di vero grido, ammette come gli è riuscito il gran colpaccio:

“Non bisogna criticare chi la scorciatoia la prende, ma chi la crea. Bisogna fotterlo, il sistema. Non nel senso di sovvertirlo, ma di saperlo sfruttare a proprio vantaggio”.

Lui, insomma, dice di essere entrato nella Casa più spiata d’Italia solo perché voleva vincere il montepremi. Allora non ce l’ha fatta, ma i soldi sono arrivati dopo. E con loro il vero amore, ma ancora una volta nella fiction più radical-trash della tv: Carabinieri. Chi l’avrebbe mai detto, che la nuova promessa del cinema italiano e una figlia d’arte con un suo perché come Myriam Catania si sarebbero conosciuti e innamorati in un set spazzatura? Eppure, così è stato:

Luca Argentero

“Ci siamo incrociati nel set della fiction e pam-pam. Lei non aveva la più pallida idea di chi fossi. Non ci rimasi male, in fondo la mia partecipazione al Gf è stata casuale, non pensata. Voglio dire che non sono entrato nella casa cercando fama e notorietà”.

Dichiarazioni ruffiane e non sincere fino in fondo, le sue? In realtà Argentero conferma, di volta in volta, di avere l’onestà giusta per non risultare mitomane, ipocrita o, peggio ancora, miracolato. Qualcuno potrebbe insinuare che convolare a nozze con la Catania significhi entrare ufficialmente nella famiglia Izzo, uno dei clan artistici più solidi e longevi dello spettacolo italiano. Un nucelo familiare, tuttavia, in cui nessuno che vi fa parte può disattendere le aspettative altrui.

Prendete Myriam, apparente “raccomandata” con la strada spianata e poco da dimostrare. Eppure, la ragazza non ha mai voluto strafare, riuscendo sempre all’altezza dei piccoli ruoli cinematografici propostile e non disdegnando, all’occasione, la tv che ti dà il pane.

Per il resto, si è confermata una vera doppiatrice di quelle fortemente riconoscibili, tant’è che, ai tempi della sua sospensione del doppiaggio di Rory Gilmore per colpa di un brutto incidente, noi stessi ricevemmo valanghe di commenti che ne rimpiangevano la voce e si preoccupavano per lei. Domani, da Papà prende moglie (fiction in cui ha debuttato da adolescente), diventerà moglie sul serio, scontando di essere più conosciuta per il suo futuro marito che per i suoi natali.

Insomma, il sottoscritto non riesce proprio a non essere pazzo per il successo, professionale e personale, di questa bella coppia, così poco prevedibile e al tempo stesso pienamente capace di fottere un sistema. Lui è bello e bravo, lei brava ma di bella famiglia, ma sono entrambi abbastanza intelligenti e convincenti per farceli invidiare (con stima) il doppio.