Celebration, Neri Marcorè e Serena Rossi il sabato sera su Rai1: conferenza stampa

Inizia la conferenza.

Andrea Fabiano, direttore Rai1: “A questo programma tengo particolarmente; è nato e cresciuto molto rapidamente per via di una situazione particolare. Ci tengo particolarmente perché introduciamo nella programmazione di Rai1 un nuovo elemento: la musica in una chiave diversa”. Sui conduttori: “Coppia inedita e sorprendente. Nei confronti di Rai1 c’è sempre un contraddittorio pensiero: quando proponi programmi che tornano con conduttori bandiera si dice ‘sempre gli stessi volti’, se proponi programmi nuovi con conduttori nuovi si dice ‘eh, conduttori e programmi nuovi’. Rai1 deve farsi forte delle bellezze che ha e seminare per il futuro”.

Fabiano definisce Rossi e Marcorè “due talenti”.

Fabiano chiude rivolgendo gli auguri alla coppia di conduttori e a tutto il gruppo di lavoro.

Fabiano spiega che oggi è la prima volta che entra nello studio di Celebration.

Fabiano: “Celebration sarà una festa, con tanti amici e ospiti”.

Duccio Forzano sarà il regista del Festival di Sanremo 2018. L’annuncio è di Fabiano.

Il capo struttura di Rai1 Maria Vittoria Fenu ricorda la sua passata collaborazione con Marcorè a Per un pugno di libri: “Qui sta tirando fuori corde incredibili”. Sulla Rossi: “Ha una voce pazzesca”.

Ospiti della prima puntata Bova, Gerini, Lillo e Greg, Morelli, Riccardo Rossi, Gabbani, Moro, Noemi, Alex Britti, Michele Bravi, Gualazzi, Antonino e Alexia.

Serena Rossi ammette che è un periodo d’oro: “La maternità e tante occasioni professionali arrivate una dopo l’altra”. Quindi ricorda di aver già lavorato con Marcorè qualche anno fa in una fiction.

Marcorè esordisce fingendo di non parlare bene l’italiano. Poi ironizza: “Sono contento che Rai1 scelga noi giovani…”

Marcorè: “Non sono un frequentatore del sabato sera, per 10 anni ho fatto la fascia pomeridiana di Rai3, nella mia nicchia tranquilla. Ma mi piacciono le sfide. Ci sono tanti ingredienti buoni; con Serena ci divertiremo sicuramente a mischiare le carte, Non vogliamo fare i bravi presentatori; non voglio una carriera da bravo presentatore; è l’ultima cosa che faccio questo, poi mi occuperò del mio orto (ride, Ndr)”.

Marcorè ricorda che Fabiano sostenne la messa in onda del suo concerto due anni fa.

L’orchestra di Celebration sarà diretta dal maestro Adriano Pennino.

Marcorè e Rossi: “Sì, canteremo anche noi, non vediamo l’ora. Balleremo? È una parola grossa, ma sin dall’inizio faremo qualcosa, collegatevi già alle 21.25”.

Ernesto Assante: “Tranquillizzo tutti: non canterò!”.

Assante spiega che parlerà di musica: “Sarò la nota noiosa del programma!”. E aggiunge: “Sono felice che su Rai1 non si faccia solo musica, ma se ne parli anche”.

Cipriano di NonPanic: “Andrea Fabiano è uno dei pochi direttori che accoglie le idee italiane cercando di trasformarle in un prodotto televisivo vincente. Poi, ok, sul termine vincente possiamo discutere”.

Il regista Duccio Forzano: “La produzione ha lavorato in modo spedito e con qualità; la squadra tecnica dell’Auditorium è di grandissimo livello; non è facile fare musica dal vivo; il lavoro tecnico è grosso. Abbiamo una struttura di telecamere standard, ma trovate scenografiche sorprendenti”.

Forzano chiude facendosi l’in bocca al lupo da solo.

Fabiano ironizza: “Con Cipriano ora andiamo a parlare di Sbandati”. E invita i giornalisti a parlare del suo passaggio a Rai2 a margine della conferenza per non distogliere l’attenzione da Celebration”.

Fabiano si congeda da Rai1 parlando di “persone straordinarie” che ci lavorano: “C’è tanta energia, tanto lavoro, non sempre visibile. I problemi negli ultimi anni rendono lavorare qui sempre più stimolante ma anche complicato”. E procede: “Celebro tutte le persone che lavorano su Rai1”. E conferma: “Oggi lascio questo ruolo, forse ne assumerò un altro, ma questo è poco importante”. E definisce Teodoli, il suo successore, “un grande professionista”.

Domande. Fabiano: “Come è nata la conduzione di Marcorè? L’idea era affidare lo show del sabato sera a chi non lo aveva mai fatto prima su Rai1”.

La musica in Rai è sempre musica del passato? Fabiano: “Celebration non è un programma nostalgico, si basa sulla musica bella, di ogni tempo. La musica era sparita dai palinsesti, ma è una delle cose che caratterizza la vita di tutti noi; oggi si ascolta molta più musica; è normale e logico che ci sia un prepotente ritorno della musica in televisione”.

Tra gli altri ospiti di Celebration: Paolo, Pelù, J-Ax, Nancy Brilli, Pannofino, Britti, Turci, Ermal Meta, Ruggeri, Elio e le storie tese, Barbarossa, Arisa, Ron, Leali, Masini, Guanciale, Molinari, Chiara, Biondi, Noemi, Raf”.

Assante sottolinea che nella prima puntata ascolteremo canzoni assolutamente contemporanee, da Lady Gaga a Timberlake. E ricorda che la seconda sarà totalmente dedicata al rock. Fabiano: “Musica rock su Rai1? Sei sicuro?”.

Qual è l’idea nuova alla base di Celebration? Cipriano: “Eventizzare un programma che potrebbe essere serializzato. Moro canterà i Doors, già questa è una idea”.

Promuovere volti nuovi in prima serata Rai1 mette a rischio i volti nuovi stessi? Fabiano: “La posta è alta. Per quanto mi riguarda questo è un dilemma. Ma sono convinto che Rai1, rete forte anche come capacità di proporre più varietà e differenza rispetto a prima – ha la forza per potersi permettere operazioni un po’ più coraggiose. Non significa mandare allo sbaraglio gli artisti e gli autori, ma provare a fare qualcosa di diverso rispetto a quello che ci si aspetta da Rai1. Io l’ho interpretata così: ho fatto correre alla rete dei rischi; nella vita bisogna rischiare, anche elevando il livello del rischio. Per me più che rischio è scommessa”.

Fabiano: “Una soddisfazione che mi sono tolto è stato il concerto di Vasco Rossi su Rai1. Sono sicuro che la scelta non era condivisa da tutti, ma in prima serata abbiamo fatto ascolti clamorosi. Anche quello è stato un rischio. In passato operazioni simili non erano andate così bene”.

Marcorè: “Mi piacerebbe che alla fine delle puntate venga fuori che Celebration è un programma bello e divertente, non tanto che sia un programma nuovo”.

Marcorè: “Con Serena c’è un affetto che nasce da quel film girato 8 anni fa; c’è stima reciproca; in questi anni non ci siamo frequentati, ma ho visto il suo percorso: mi fa piacere che chi ha talento fa strada”. E cita Detto fatto e Tale e quale.

Marcorè non ha dubbi: “Non sgomiteremo con Serena, ci mettiamo a servizio del programma”.

Rossi: “Mi sento protetta e coccolata da tutto il gruppo di lavoro. L’unica preoccupazione mia è fare bene”.

Rossi: “Più o meno ballerò, più o meno. E canterò. Seriamente, ma senza prenderci sul serio”.

Marcorè: “Il programma durerà due ore e mezza lorde. No, non farò imitazioni. È un programma musicale, ma vorrei momenti che ricordino il vecchio varietà”.

Marcorè: “Mi piace essere fuori dalla comfort zone, mettermi in gioco, correre qualche rischio”.

Quale è la situazione particolare a cui ha fatto prima riferimento il direttore di rete e che ha portato ad allestire lo show in fretta? Fabiano: “Rai fino a metà giugno non sapeva se e con quali artisti poteva collaborare, per via del tetto ai compensi. Uno show si prepara in almeno sei mesi. E poi a giugno c’è stato un cambio di vertice. Il palinsesto per Rai1 fino al 13 giugno non era tranquillizzante. I punti interrogativi erano da vertigine. In alcune settimane si sono sciolti nodi e a fine luglio abbiamo messo in campo soluzioni”.

Fabiano: “Celebration era un programma già previsto, ma abbiamo chiesto lo sforzo di anticiparne la produzione”.

Cipriano: “Celebration simile a Music? Non raccontiamo la musica dell’artista, ma la musica in generale, per generi. L’intervento di Assante, per esempio, è sperimentazione. Quindi non raccontare la musica importante dal punto di vista biografico per una persona, ma la musica di tutti”.

Finisce la conferenza.