Home Notizie Un, due, tre… brava Fiorella!: è lei la rivelazione di ‘Stasera i Friends a casa Mannoia’

Un, due, tre… brava Fiorella!: è lei la rivelazione di ‘Stasera i Friends a casa Mannoia’

Un, due, tre… Fiorella: la prima delle due puntate live su TvBlog.

pubblicato 17 Settembre 2017 aggiornato 9 Novembre 2020 15:28

“Ero tanto preoccupata, ma alla fine questa serata è volata”.

Direi che la frase sintetizza questa prima puntata di Un, due, tre… Fiorella. Le parole più usate? “Emozione”, “Amici”, “Grazie”: è già una chiave di lettura di quanto visto. Una versione ruspante di un Mannoia & Friends stasera a casa di Fiorella che mi ha dato la sensazione di una prova generale di Sanremo 2018, con un cantante alla conduzione/direzione, una scuderia alle spalle e una girandola di conduttori già affermati a dare man forte.

La Mannoia mi ha sorpreso, il programma un po’ meno.
La cantante svela una spigliatezza televisiva non scontata, mentre il programma tv cerca di smarcarsi da certi stilemi ormai incancreniti dello show del sabato sera, ma ci riesce solo in parte. Ed è già un risultato, considerata la media degli show di prime time.

Certo, se costruisci una serata sul repertorio della Mannoia (che spazia da Dalla a Fossati, da Ruggeri a Mina) già hai portato a casa l’effetto karaoke. Il pubblico l’hai conquistato con la musica, ingrediente che ormai sembra imprescindibile dal sabato sera di Rai 1, e l’hai portato a cantare alcuni dei pezzi migliori della canzone italiana (Insieme, Sally, Quello che le donne non dicono, Anna e Marco, Ho messo via, tra le altre). Tanto più se puoi contare sulla scuderia F&P.

Ma intorno a questo si prova a costruire uno spettacolo. “Coraggio” non è certo il tratto distintivo, ma a differenza di altri show qui si cerca di costruire un racconto: ci sono contenuti originali – come il monologo ‘Gola‘ interpretato da Giallini e Mannoia e scritto da Mattia Torre, gli ottimi stornelli romaneschi e l’imperdibile lezione di Angela (su cui torneremo) – e i vari ospiti sono raccordati dai testi, sulla cui profondità si può discutere, ma che almeno si propongono un obiettivo diverso dal ‘famo i simpatici‘ e/o ‘occupamo er tempo‘ e/o ‘avanti er prossimo‘. Soprattutto si tenta un percorso osmotico tra ospiti, esibizioni e conduttrice. Si riesce persino a sorprendere con le apparizioni quasi oniriche di Antonella Clerici e di Fabrizio Frizzi (aggiungo anche Giorgio Panariello nell’intro), chiamati a rompere lo schema con incursioni da ‘commedia degli equivoci’ che la Mannoia regge, nonostante abbia Clementino come spalla (ne parliamo dopo). Si è guardato al modello del varietà anni ’60 con gli interventi cuciti su misura: qualcuno è più riuscito, qualcuno meno.

Il modello di fondo, comunque, è cognito: si cerca però di inserire qualche variazione sul tema, strizzando da una parte l’occhio al racconto di Stasera casa Mika e dall’altra alle ospitate ‘mimetiche’ di Facciamo che io ero. Al modello Ballandi, insomma (al netto di Laura e Paola, che ha fallito in quello che doveva essere il suo specifico, ovvero proprio il richiamo a Milleluci. Qui almeno le lampadine ci sono…). Sarebbe anche ora di andare oltre.

Va detto che la composizione del parterre di questa prima puntata avrebbe fatto invidia a Fazio per l’alternanza di ospiti pop e radical chic. Si apre con Sabrina Ferilli, si chiude con Ivano Fossati: nel mezzo Morandi e Gazzé con la Fanfara Tirana, il già citato Clementino e Ruggeri, Federica Pellegrini e Alberto Angela, Marco Giallini e Alex Zanardi (anche se virtuale).

La vera mattatrice, però, è Fiorella Mannoia: fa suo il programma come se fosse un testo di Ruggeri. Certo, lo show non ha lo spessore e la poesia di un’opera del maestro (che duetta con lei su Quello che le donne non dicono), ma la Mannoia riesce a entrarci con una spontaneità e una duttilità nel gestire gli interventi parlati che, peraltro, non le sono estranei. Nei suoi live, infatti, parla, cerca il contatto col pubblico, svela anche la sua parte più giocosa: qui tutto questo esce e permette anche di rivelare doti attoriali apparse in 7 Minuti di Placido, ma che qui mettono in luce una leggerezza che non le viene musicalmente riconosciuta.
La Mannoia è piacevole da seguire, più di molte altre ‘colleghe’ cantanti prestate alla tv o delle stesse conduttrici. Per dirla con il linguaggio di un talent, ha passione e ha qualcosa da dire. Si avverte. Chi ha seguito i suoi concerti, come detto, sa che ama parlare e farlo col pubblico. E in alcuni dei suoi piccoli monologhi introduttivi si sente la sua mano, o quantomeno gli autori non la snaturano.

Tutto idilliaco? Ovviamente no.

Non mi spiego la presenza di Clementino e la sua ‘tana della Iena’ se non come ‘offerta promo’ nel pacchetto ospiti. Intona il tormentone Cos Cos Cos, strimpella O Vient’, canta la sua versione di Don Raffaè, insomma rinfresca il suo repertorio al pubblico del sabato sera di Rai 1. Dopo aver difeso la poesia delle giocate di Maradona*, nella prossima puntata mi aspetto un’ode a ‘O sole mio o alla pizza napoletana. Ah, se Troisi tornasse a nascere…

Incomprensibile anche l’ostinata presenza di sportivi negli show di prime time: non sono necessari e abbattono il ritmo. O li fate cantare come Coppi e Bartali a Il Musichiere oppure non ha molto senso l’intervista seduta dopo che cerchi in tutti i modi di mimetizzare le ospitate a mo’ di ‘passate per casa a prendere un caffè’. Ah, se Fazio non li avesse ri-sdoganati nei suoi primi Sanremo…. Per fortuna i ‘down’ sono compensati da due chicche che definirei da Teche, come la stornellata romana di apertura con la Ferilli, scritta con/da Luca Barbarossa, e la lezione di Alberto Angela sui muri: valeva da sola il prezzo del biglietto.

Ultimo capitolo, la confezione. Anche questa segue gli alti e bassi della scrittura, ma con risultati meno soddisfacenti.
Lo studio con la passerella centrale è ormai un topos abusato, che non sorprende più. Viene salvato da un disegno scenografico illuminato da centinaia di lampadine: sono le luci (non tanto la fotografia) a fare la differenza, creando scene di grande suggestione che neanche la regia di Biondani riesce a mortificare.

 

Sugli stacchi di regia possiamo invece scrivere un libro: riuscire a perdere la chiusura di tutte le esibizioni non può essere un caso, è una scelta. Scellerata, direi. Sguardi d’intesa, sommessi ringraziamenti, commozione, baciamani svaniscono in panoramiche a me incomprensibili. Per non parlare di altre ‘ingenuità’ (per non dire orrori) del montaggio. Come classificare altrimenti il taglio criminale che introduce al secondo blocco dopo un primo che ha sfiorato la perfezione? Marco Giallini appare in medias res senza un perché: esiste una grammatica e per quanto possa essere ‘superata’ ha una ragione d’essere. Non esigo neanche la coerenza, ma almeno un pizzico di coesione testuale sì.

Tirando le somme, ho trovato Un, due, tre… Fiorella superiore alla media degli show di prime time visti negli ultimi anni. Il che dà una misura di quel che propone la tv. Non siamo ai livelli di eventi come quello di Bolle, né al coinvolgimento che riesce a dare Ranieri, ma si riconosce uno stile nella scrittura, uno sforzo di costruzione e c’è poi la bravura della Mannoia, cui vanno i miei complimenti. E adesso aspettiamo la seconda.

 

*L’unico, legittimo, pensiero poetico su Maradona resta quello di Così Parlò Bellavista.

Ps: Off Topic, ma legato alla costruzione scenica e registica dello show. Anelo il ritorno delle telecamere davanti al pubblico e non vedo l’ora che si torni allo spettatore silenzioso, che ride quando deve, applaude come in una partita di calcio giapponese e non si scatena a comando a favore di telecamere. Non se ne può più dei piani di ascolto sul pubblico, delle scenografie che lo mettono al centro, sullo stesso piano di chi fa lo spettacolo. “Lo spettacolo lo fate voi!” diceva 30 anni fa il Bravo Presentatore Nino Frassica in Indietro Tutta: non pensava che sarebbe arrivato a far contenuto anche nel varietà, non solo nei reality, talk, nei factual, nell’emotainment. Ma questa è un’altra storia. E un’altra battaglia.

Un, due, tre… Fiorella | Prima puntata in diretta

  • 21.24

    Un Techetechetè dedicato ad Adriano Celentano e Claudia Mori traina Fiorella & Friends.

  • 21.38

    Iniziare facendo cantare il pubblico a casa (io, lo so, magari è poco) già è un punto a favore (per me).

  • 21.39

    Che accoglienza, ne avevo bisogno! Mai mi era capitato di condurre un programma tv il sabato sera in prima serata. NOn me l’aveva mai chiesto nessuno…”: parte il monologo iniziale. L’omaggio è a Mina e ai suoi sabato sera.

  • 21.40

    Studio ormai classico, con passerella al centro. Dal nero e rosso si passa al blu.

  • 21.40

    Facce amiche nel pubblico, come Luca Barbarossa, ormai voce di Radio 2.

  • 21.41

    E ha chiesto aiuto a un’amica che di tv ne ha fatta tanta: Sabrina Ferilli.

  • 21.42

    Complimenti e rassicurazioni vicendevoli. “Parli già come parlano tutti… è lagnoso, eh. Tu sei oltre…”: sketch sugli stili di conduzione. Lo stile è davvero quello dei sabato sera anni ’60: se solo zittissero il pubblico in studio.

  • 21.44

    “Barbarossa l’ha vinto un sanremo, tu no… mica so’ stronzate!”: ovvai Sabrina e l’eleganza dei sabato anni ’60.

  • 21.44

    “Io ho vinto l’Oscar e tu te sei fatta frega’ da ‘na scimmia”: carina. “Li dischi d’oro mia se te li squagli ci campi o ci fai gioielli…” risponde. Carina la gara di stornelli. Ma non andiamo per le lunghe eh.

  • 21.47

    Ecco l’altra tonalità dello studio.

  • 21.48

    “… le mele mie so’ mejo a dirla tutta…”: Uhm.

  • 21.49

    Però carino questo duetto: almeno c’è chi l’ha pensato e l’ha scritto. A parte qualche calo di stile (come quello sulle ‘tette’ che considerate la Mannoia e la Ferilli magari stona un po’) il gioco è simpatico. Almeno non si fanno quelle interviste tristi, stile serata Pavarotti.

  • 21.50

    Ah, Barbarossa ha contribuito: gli stornelli li ha scritti lui. Beh, ecco il valore aggiunto. A lui l’ardua sentenza di scegliere tra la mora e la rossa: Roma rules.

  • 21.53

    “Volevo presentarvi un amico”: ormai in tv è tutto un ‘friend show’.

  • 21.54

    Ecco Clementino, “un pazzo che ho conosciuto a Sanremo” che chiama come ‘supporto’. E’ nella sua ‘tana’, una postazione nel backstage. Inizio a tremare….

  • 21.55

    Clementino dà lezione di rap alla Mannoia su “cos’ cos’ cos'”… Lei però rinuncia: “Tanto io faccio sempre piagne, anche se faccio rap”. “Avete capito chi mi sono presa in casa per queste puntate? Così io conosco il suo mondo e lui il mio”. Stasera a casa di Fiorella…

  • 21.56

    “Noi interpreti senza canzoni non andiamo da nessuna parte. Quello che so fare è sceglierle”: ed entra Gianni Morandi.

  • 21.57

    Il ritorno di Gianni Morandi su Rai 1. In attesa di Sanremo 2018.

  • 21.58

    Standing ovation per Morandi, che entra salutando tutti: il concetto è che lui è di casa…

  • 22.00

    Il cuore sul muro della scenografia potrebbe essere quello di Anna e Marco: e si ricorda Lucio Dalla. Bello!

  • 22.04

    La regia di Biondani si perde il momento topico del finale travolgente con i due che ricordano Dalla.

  • 22.05

    Rientra la Ferilli su invito: Morandi, Ferilli e Mannoia insieme. E’ davvero il salotto di Fiorella. Si ricorda anche un momento Dalla, con cui Sabrina ha condotto uno show: La bella e la besthia.

  • 22.07

    “Il conforto degli amici è fondamentale…”: Fiorella insiste. Morandi che saluta tutti per sketch, ma ci prende gusto. E cantano Onda su Onda. La traccia narrativa è quella della ‘spontaneità’ provata.

  • 22,08

    Mi spiegate questa inquadratura su Mannoia e Morandi che fanno anche una specie di coreografia (per nulla provata, eh) su Onda su Onda.

  • 22,09

    La coreografia del pubblico fa tristezza, così come il pubblico che batte le mani. Ma quand’è che torniamo al pubblico dietro le camere?

  • 22,10

    Tutti quelli che passano scrivono una frase sul muro: la Ferilli scrive “Meglio una gallina domani che un uovo oggi”.

  • 22.11

    Gianni Morandi invece appunta la data della sua prima volta in tv: 16 settembre 1962.

  • 22.12

    Alberto Angela in studio (quello vero) per raccontare la storia dei muri: standing ovation.

  • 22.13

    Vabbè, lasciatecelo fino all’una, grazie! [PS. confesso: penso a Vulvia e ai suoi ‘mbuti (è venuta prima la parodia e poi…)].

  • 22.16

    “Il muro non solo divide, ma unisce i popoli attraverso il tempo” chiude Angela e attacca subito “La Storia siamo Noi”: brividino, confesso.

  • 22.18

    La scenografia è bellissima. Ha diversi effetti luce con diversi tipi di lampade sospese. Bellissima davvero.

  • 22.20

    Pubblicità. Primo blocco perfetto. Unica pecca, Clementino. Non ho capito a che serve.

  • 22.22

    Intanto il profilo Twitter di Rai 1 va di second screen e di contenuti inediti. La Rai è sempre più social, anche al sabato sera.

  • 22.25

    Si entra secchi su Marco Giallini. Non ho capito. Come si è entrati così? Che è, un’intro?
    Oddio, ma che montaggio è?

  • 22.26

    Si chiede cosa ‘ha messo via’, come una delle liste di Fazio: entra Ligabue?

  • 22.27

    Ma che è, un blooper? Doveva andare alla fine? Io capisco tutto, ma esiste una grammatica eh, ragazzi. Il principio di coesione – non voglio neanche dire coerenza – va rispettato…

  • 22.28

    Eccolo Ligabue con Ho Messo Via. Mamma che bella!

  • 22.33

    Clementino canta le sue canzoni (‘O vient’, mette a posto i dischi di Pino Daniele ed entra Gazzè: insomma lo spazio serve solo a sponsorizzare il rapper. Come a dire, “ti do Ligabue, ma ti prendi anche lui…”.

  • 22.34

    Partono le prime note di Sally. Ed è subito concerto.

  • 22,40

    Oddio, ma Clementino perché? Scrive “Maradona” sul muro. “Maradona non è poesia?!” contesta Clementino, che racconta il gol di Diego a Messico ’76 contro l’Inghilterra.

  • 22.42

    La fanno parlare tanto a Fiorella: del resto lo fa anche molto ai suoi concerti. Guerre, povertà, fame, io e l’altro. Ma quando si pensava al futuro hanno fatto in tempo a pensarlo in grande…

  • 22.43

    E Ligabue canta “Ho fatto in tempo ad avere un futuro”. Le parti in fondo solo legate e non snaturano la Mannoia. Sulla pesantezza di certi passaggi si può discutere.

  • 22.47

    Biondani, ti è scappato uno zoom. Intanto Fiorella sembra la miglior fan di Liga. “Benvenuto! Grazie!” gli dice. Come se questo fosse il primo contributo e non Ho messo via: cambio in montaggio o semplice errore?

  • 22.48

    Si parla del film “Made in Italy” che esce nel 2018. Mannoia si propone come attrice… “Se mai dovessi fare un quarto film…” dice LIgabue.

  • 22.48

    E’ arrivata la domandina standard: come te lo immagini questo futuro.

  • 22.50

    La Mannoia comunque è spigliata, veloce, brava a imparare i testi e a gestire l’ospite: molto più di molte altre, anche di mestiere. Penso alla Pausini, per dire. E penso a molte altre conduttrici.

  • 22.51

    Seconda pausa pubblicitaria.

  • 22.55

    Eccolo Giallini che legge con la Mannoia un monologo sugli italiani e il cibo. Un lasciateci magna’. Questo intervento non lo capisco. Però almeno è originale, nel senso ‘inedito’.

  • 22.59

    “Lo vuoi un mandarino?”
    “No…”
    “E’ di Salerno…!”
    “E sticazzi!”
    Ma perché, a Salerno abbiamo i mandarini particolari?

  • 23,02

    L’intervento è di Mattia Torre. Boris, per intenderci…

  • 23.03

    Passa la Clerici a portare una tiella di lasagne, a chiosa del monologo. Carino… Clementino dice che sta sognando.

  • 23,04

    Messaggio di Zanardi che parla di chi è combattente: bello il testo. Peccato sia un po’ autocelebrativo. E parte la canzone…

  • 23.09

    E’ tempo di un’altra combattente: Federica Pellegrini. Ma cosa può dare allo show?

  • 23,10

    “Quanto sei bella!” dice la Mannoia: siamo al momento intervista classica. “Combattente io? Sì, questa etichetta mi appartiene”.

  • 23.15

    La Mannoia è brava, comunque. Scopro che la Pellegrini non ama il mare: “Sono abituata a vedere la riga nera sul fondo… il mare profondo mi mette paura”. E Federica si prepara a Tokyo2020.

  • 23,18

    Arriva anche Max Gazzè con la Fanfara Tirana.

  • 23,22

    E dopo la Clerici entra a sorpresa anche Fabrizio Frizzi che intervista Gazzè, rubando la scena alla Mannoia. Insomma si fa teatro. Clementino fa sempre la parte di quello che la prende in giro: il Salemme della situazione. Basta che non rappi.

  • 23.24

    Clementino canta la sua versione di Don Raffaè di De Andrè.

  • 23.25

    Il led dietro con i disegni mi ricorda qualcosa…

  • 23.29

    Pubblicità. Se ci fossero i saluti dopo potremmo essere soddisfatti.

  • 23,31

    Su, che arriva Ruggeri: si canta Quello che le donne non dicono.

  • 23.35

    Bravo Biondani, stacca sul baciamano di Ruggeri alla Mannoia.

  • 23.36

    “Mi hai cambiato la vita, lo sai vero?” gli dice la Mannoia. Brava!

  • 23,38

    E si va a Che sia benedetta.

  • 23.40

    Il pubblico partecipa: cori, standing, coreografie.

  • 23.40

    “Ero tanto preoccupata, ma alla fine questa serata è volata” dice la Mannoia. Molto meglio di altre serate tv.

  • 23.41

    “E adesso smetto di parlare e canto”: è il momento di Ivano Fossati. C’è Tempo.

  • 23.45

    Fossati non c’è… Fiorella canta, Fossati compare alla fine mentre scrive sul muro “Essere irragionevoli è un diritto umano”. E’ di Aristotele.

  • 23.47

    La Mannoia quasi si commuove a vederlo al suo fianco. “Mi hai fatto un regalo grandissimo e non lo dimenticherò”,

  • 23.49

    Parlando di Shakespeare, Aristotele e graffiti con Fossati si saluta il pubblico e si dà appuntamento a sabato prossimo.

  • 23.51

    Fossati fa un’apparizione davvero molto radical chic. Un po’ alla Moretti: mi si vede più se vado e mi metto in un angolo o se resto a casa…

Un, due, tre… Fiorella | Anticipazioni Prima puntata

Due sabato sera per provare l’ebbrezza della conduzione tv in uno show tagliato su misura per lei: Un, Due, Tre… Fiorella debutta questa sera, sabato 16 settembre 2017, alle 21.25 su Rai 1. Due serate piene di ospiti che sembrano aver tolto il sonno alla ‘Combattente’, seconda classificata a Sanremo 2017 e reduce da un tour di successo.

“Ci sarà ovviamente musica, ma anche tanti altri ingredienti. Verranno ospiti diversi amici di Fiorella che rivelerà lati di sé a molti sconosciuti, con ironia e autoironia” ha il direttore di Rai 1 Andrea Fabiano presentando il programma che apre la stagione del sabato sera dell’Ammiraglia Rai.

Il filo conduttore di ogni puntata, ovviamente, sarà il repertorio della cantante: tanta musica, quindi, tanti duetti e tante storie. Come vuole la ‘tradizione’ di questo genere di show, ci sarà tanta musica e tanti ospiti di ambiti diversi venuti a trovare la padrona di casa. A far cosa lo vedremo stasera e dipenderà dal genio degli autori. E vediamo gli ospiti.

Un, due, tre… Fiorella | Ospiti prima puntata | Sabato 16 settembre 2017

Ospiti della prima puntata Ivano Fossati (un vero e proprio evento), Max Gazzè, Luciano Ligabue, Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Clementino per la musica, l’attore Marco Giallini, la nuotatrice Federica Pellegrini, Sabrina Ferilli e Alberto Angela cui spetta il momento ‘riflessione’: a lui infatti il compito di spiegare ‘il muro’ elemento caratteristico della scenografia della studio e simbolo di quel che sta accadendo nel mondo. “I muri non sempre dividono. Proprio sui muri tutta l’umanità ha lasciato dei segni”  ha detto la Mannoia.

Previsti in puntata anche un omaggio a Lucio Dalla (cui l’artista ha dedicato un CD e che ha ricordato anche nella serata in memoria di Luciano Pavarotti con Caruso) e Pino Daniele, ricordato da Rai 3 domani sera.

Un, due, tre… Fiorella | Ospiti seconda puntata | Sabato 23 settembre 2017

La seconda serata sarà al femminile con Loredana Bertè, Elisa, Emma, Ornella Vanoni (pronta a un nuovo show su Rai 1), Alessandra Amoroso, Loredana Bertè, Paola Turci e con Gianna Nannini che presenterà il suo nuovo singolo. Sul cotè maschile Mika, Edoardo Leo Niccolò Fabi (altro evento).

Un, due, tre… Fiorella | Come seguirlo in diretta tv e in live streaming

Due puntate (per ora, visto che Fabiano spera in un ‘sequel’) in onda stasera e sabato 23 settembre alle 21.25 su Rai 1 (e Rai 1 HD, DTT 501) e in live streaming su Raiplay, dove sarà poi disponibile on demand.

Il programma è scritto da Fiorella Mannoia, con Paola Cannatello, Pietro Galeotti, Ermanno Labianca, Massimo Martelli e Giovanna Salvatori. Scenografia di Marco Calzavara. Regia di Cristian Biondani.

Un, due, tre… Fiorella | Second Screen

Il programma può essere seguito, ovviamente, col live blogging di TvBlog. L’Hashtag è #123Fiorella.

//