Quelli che guardano Presadiretta devono uscirne avendo imparato qualcosa in più. Non la chiamerei divulgazione, né educazione, il termine più corretto è informazione più complessa. Non si accontenta di raccontare la superficie dei fatti, ma cerca di ricostruire i contesti storici, le ragioni per cui le cose succedono e, soprattutto, cerca di vedere dentro la palla di cristallo quello che succederà tra 10-15 anni per capire come poterlo risolvere. Informazione più complessa non significa che lo spettatore deve metterci più attenzione, ma che noi abbiamo fatto più lavoro, abbiamo studiato di più. È una scommessa. Nella seconda puntata, per esempio, dedicata al capitale naturale, è piena di scienza. Perché è importante un ghiacciaio o una foresta? Usiamo il linguaggio televisivo, ma senza rinunciare alla complessità dei contenuti. Anche perché, il pubblico è molto più colto di quello che immaginiamo. Il nostro pubblico non si accontenta di un racconto superficiale.
Riccardo Iacona spiega così a Blogo la svolta quasi ‘divulgativa’ di Presadiretta, il programma di inchiesta che tornerà in onda su Rai3 lunedì 11 settembre 2017 alle ore 21.15 con puntate monotematiche. Nel corso della video intervista, che potete gustarvi integralmente in apertura di post, il giornalista ha parlato anche dello stato di salute di Rai3, da molti considerata una rete in crisi (lo pensa anche il neo direttore Stefano Coletta).
In apertura di post il video integrale dell’intervista.