Modern Family, nona stagione sempre più probabile. Si parlerà anche di politica?
Steve Levitan, co-creatore di Modern Family, all’Academy of Television Arts & Sciences ha spiegato che la nona stagione è quasi certa e che la serie tv potrebbe parlare anche di politica
Modern Family è ancora tra le serie tv nella cosiddetta “bolla”, ovvero gli show che non sono ancora stati rinnovati. Alla base dell’incertezza sul futuro del telefilm della Abc, non ci sono tanto gli ascolti che, nonostante siano calati nel corso degli anni, confermano la comedy come una delle più viste della tv americana, ma i contratti che legano il cast principale alla serie tv, che richiedono nuove negoziazioni ed, evidentemente, nuovi aumenti nei compensi.
Ma Steve Levitan, co-creatore dello show, durante un incontro all’Academy of Television Arts & Sciences si è detto abbastanza certo che Modern Family sarà rinnovato:
“Tra circa un mese, gli autori si incontreranno e ci sederemo per decidere cosa fare nella nona stagione”.
Il riferimento è in particolare al finale dell’ottava stagione, in cui si sa già sarà raccontata la cerimonia di consegna dei diplomi di Luke (Nolan Gould) e Manny (Rico Rodriguez). La nona stagione, quindi, dovrà anche affrontare il fatto che i giovani protagonisti del telefilm stanno crescendo. “E’ la realtà, non possiamo sfuggirle”, ha spiegato Levitan, “non siamo I Simpson, in cui chiunque resta giovane per sempre e nessuno invecchia, quindi questa situazione ci costringe a cambiare”.
Il panel si è soffermato anche sull’importanza che ha avuto la serie tv nel portare in onda una coppia gay, Mitchell (Jesse Tyler Ferguson) e Cameron (Eric Stonestreet) con una figlia adottata. “Sono cresciuto nascondendomi”, ha rivelato Tyler Ferguson, gay dichiarato anche nella realtà, “ed ho sempre pensato che sarebbe stato bello accendere la tv e trovare qualcuno che non è solo gay, ma ha anche una relazione. Avrebbe reso il mio coming out un sacco più facile”.
L’attore ha anche commentato l’ingresso del cast di Jackson Millarker, primo attore bambino trans che compare in tv, nei panni di Tom: “E’ stato molto entusiasmante”, ha detto. “Credo che sia molto importante per tutti noi avere a che fare con un bambino che si identifica come transgender”.
Mentre Levitan ha riconosciuto a Will & Grace il merito di aver aperto la strada in televisione al racconto del mondo gay, Julie Bowen (Claire) si è soffermata su come lo show è stato accolto al suo esordio:
“La gente diceva che eravamo all’avanguardia otto anni fa. Il fatto che ora non lo siamo più è un segno di quanto lo show sia stato ben accolto da un vasto pubblico. La gente crede che sia antiquato avere in un telefilm una coppia gay, e si lamentano del fatto che siano due bianchi. Allora gli si spiega che otto anni fa quello che si notava era il fatto che fossero gay. Il fatto che questo non si noti più è grande, indica che è stato fatto un passo avanti, è fantastico”.
Superato questo limite, forse per Modern Family è il momento di affrontare la questione politica, tema che è spesso stato trattato con leggerezza dalla serie. “Ci ho pensato ultimamente”, ha ammesso Levitan, “come potrà la nostra situazione politica influenzare il gusto nella comedy? Fa parte della nostra vita e mi chiedo se entrerà nella prossima stagione, con tutto quello che sta accadendo”.
E chissà se, una volta ottenuto il rinnovo, Modern Family non diventi un’altra delle numerose serie tv che hanno detto la loro sul nuovo Presidente degli Stati Uniti.
[Via DeadlineHollywood]