Caro Marziano, programma Rai3 con Pif: conferenza stampa

Inizia la conferenza. Viene mostrata una clip della puntata che andrà in onda domani.

Nella prima puntata Pif si occupa di mafia, partendo da Trapani.

Nella prima puntata Pif intervista Margherita Asta: la madre Barbara e i due fratelli Salvatore e Giuseppe morirono nell’attentato che Cosa Nostra tese al magistrato Carlo Palermo a Pizzolungo.

Oltre al racconto della Asta, nella puntata ci sono anche le immagini trasmesse dai telegiornali dell’epoca.

In un’altra puntata proseguirà la storia: l’incontro di Pif con il magistrato Palermo e alcuni parenti di Asta.

Bignardi: “38 brevi reportage con la firma di Pif. Parlano di Italia. Pif ha immaginato che arrivino i marziani in Italia e che si debba lasciare loro una testimonianza. Ci saranno anche brevi incursioni dall’estero”.

Bignardi: “Pif è un autore molto importante e maturo, il suo sguardo è poetico, impegnato, è il suo sguardo”. Poi precisa che solo questa puntata avrà un seguito.

Nella seconda puntata Pif incontra una paracadutista. Bignardi: “Un racconto molto allegro e spericolato, ma Pif non si butta”.

Nella terza puntata Pif incontra una donna etiope.

Pif racconterà anche il Giappone (è tornato ieri in Italia).

Bignardi: “Alla fine di ogni puntata c’è un messaggio che il protagonista lascia al marziano”.

Pif: “Per me è un po’ un esperimento, perché è la prima volta che faccio un programma quotidiano. L’unica cosa simile è l’anteprima di Sanremo, ma era diverso”.

Pif parla di esperimento stimolante: “Quando faccio il Testimone sto lì a tagliare i frame per ore, qui no. Caro Marziano ha già alcune puntate pronte, ma spero di poterne fare alcune il giorno prima per il giorno dopo. E sono emozionato perché è la prima volta di un mio programma in Rai”.

Pif ironizza: “Io invece di andare dall’analista faccio televisione”.

Bignardi: “Siamo felici di avere portato Pif su Rai3, questa è casa sua; è un pezzo che mancava perché noi raccontiamo la realtà spesso con uno sguardo d’autore; è un po’ come se Pif ci fosse sempre stato”.

Pif: “Sono cresciuto con la Rai3 di fine anni ’80; sono stato io a proporre a Daria di fare il programma”. Poi aggiunge ironizzando: “Apprezzo anche le altre reti Rai, eh”.

Pif spiega che in ogni puntata di Caro marziano ci sono storie diverse.

Pif anticipa anche il protagonista di un’altra puntata: un food designer.

Pif: “Caro Marziano è programma didattico con linguaggio basico? Io non voglio insegnare niente a nessuno, la storia di Margherita Asta risale al 1985, quella strage la ricordavo un po’, ma non l’avevo mai affrontata. Lei mi chiese di presentare il suo libro ma la bidonai; poi ho avuto un senso di colpa perché quella è una storia che va ricordata”.

Pif aggiunge che in una puntata girerà Roma con il giornalista Lirio Abbate per vedere i posti che frequentava Carminati.

La continuazione della storia di Margherita Asta andrà in onda come ultima puntata (quando saranno riproposta anche la prima).

Bignardi ribadisce: “Pif è un personaggio da Rai3, ho pensato subito a lui come persona da portare su Rai3. Sono andato da lui e gli ho chiesto: come facciamo insieme? Caro marziano è perfetto”.

Pif ricorda l’emozione che provava in occasione di ogni ospitata alle Invasioni barbariche.

Nessi con Flaiano? Pif: “Non ce ne sono direttamente, anche se marziano è un termine vintage; mi rivedo molto nel marziano di Flaiano”.

Pif: “C’è influenza della Cartolina di Barbato e il portalettere di Chiambretti? Per me sono stati una illuminazone, tornavo a casa di corsa per vederli; alcune puntate del Portalettere le ho riviste anche di recente su Youtube… ops, su RaiPlay”.

Finisce la conferenza.