Morgan: “Amici 16 esperienza scioccante, De Filippi gode nel costruire filmati che poi manda in onda”
“Io gettato nel discredito, snaturato, completamente depotenziato, delegittimato, sfruttato male, svuotato, deriso, insultato”
Morgan è un fiume in piena. Come prevedibile. Dopo la risposta a Maria De Filippi via social di ieri sera, dopo il video e l’intervista a La Repubblica, ecco che arriva un nuovo sfogo sui social. Si tratta di una lettera che il cantautore aveva scritto “qualche giorno fa“, quando “ho messo a fuoco quello che stava capitando, anche se non avevo del tutto chiaro come ora che finalità aveva tutto questo“) per raccontare l’esperienza a Mediaset ed a Amici 16 che definisce “molto difficile, molto rischiosa, un po’ scioccante“:
Vi dico una cosa: mi tappano la bocca, ancora prima che inizi a parlare, non mi fanno esibire, non mi danno libertà di costruire percorsi musicali pensati ad hoc per i concorrenti, non ho libertà di scelte, interferiscono continuamente con il mio lavoro senza alcuna cognizione o competenza, in sostanza non mi lasciano parlare di musica né divulgarla attraverso il video però non esitano minimamente a ingigantire le insicurezze dei giovani concorrenti che — impauriti, fomentati, completamente travolti, da un clima di panico, di segregazione cupa priva di stimoli o supporti didattici — reagiscono naturalmente in maniera scomposta (e li comprendo) diffidando di me, non studiando, nemmeno accettando le «proposte» che da me provengono sui brani assegnati (frutto di ricerca e lavoro artigianale del sottoscritto e suoi collaboratori per realizzare sonorità originali) — e notate che il regolamento dice che le assegnazioni sono incontestabili, e invece io sono sempre stato disposto a sviluppare uno spirito critico e di autosufficienza nella loro personalità, ma qui siamo al paradosso.
Morgan sostiene che i brani brani di “De Andrè, Piazzolla, Pink Floyd, Battiato, Beatles, Endrigo, Ciampi, Mogol, Lou Reed, Modugno, Johnny Cash, Trent Reznor, Brian Eno, Ultravox” da lui proposti per gli allievi sono stati “respinti a gran voce, tutto schifo, tutto merda, tutto inutile, tutto vecchio, spazzatura“:
Sono i concorrenti a dirlo, e a dire quello che vogliono fare, anche con superbia, insomma cioè quei pochissimi privilegiati che hanno avuto accesso alla gara, i talenti della mia squadra, ammutinati, allo sbando. Altro che bestie da mettere in scena, oggetti, scatole, preferibilmente da non riempire. Non conoscono quelle canzoni (opere) ma si rifiutano di eseguirle. Tutto questo vissuto con nonchalance, dagli adulti, come se niente fosse, tutto normale.
Dopo aver bollato il pubblico come “uno sciame in continuo vociare, un continuo mai cessante, incodificabile tifo ma comodissimo per qualsiasi sparata demagogica, o peggio per qualsiasi furioso, impietoso, banalissimo attacco al più debole, al meno difeso“, Morgan aggiunge:
Gara al linciaggio, e pure questo dura una frazione di secondo, verrà immediatamente sommerso da un boato, per cosa? Boh, non si capisce. Mi dicono che è così che funziona. No. Per me è strano. Mai capitato prima d’ora. Pensavo che se c’era una cosa che mi veniva bene e non si trattava di un personale delirio ma di una cosa dimostrata più volte, pubblicamente, in molte occasioni, fosse fare innamorare di ciò che amo, delle canzoni e dei racconti sulla musica. Non mi occupo di altro, sono un musicista, come altri, amo e parlo di musica. Non ci tengo a dire la mia in argomenti che non padroneggio. Sono forse un po’ «di nicchia» ma è certo che rispetto la musica e con entusiasmo e curiosità prendo e do informazioni, lo faccio con serietà, dedizione e studio, perché la competenza e il merito sono i requisiti fondamentali.
L’ex giudice di X Factor nota che “qui non si può parlare manco di rispetto, perché è ovvio che oltre a non rispettare me come persona e come professionista non si rispetta proprio la musica, cioè non frega proprio niente di niente“. E tira in ballo in maniera ancora più esplicita Maria De Filippi:
Ovvio che non si coglie il lavoro sulla musica, credo proprio che non lo si consideri utile da queste parti, forse addirittura cosa da evitare assolutamente, non sia mai! Sarà perché non ho tanto modo di interagire realmente con i concorrenti (tranne qualche registrato momento di «lezione» in cui però si parla quasi sempre non di musica ma della «gara» o qualche scenetta imbarazzante dove io devo fare la parte del professore severo e bacchettone perché Maria De Filippi gode nel costruire quei filmati che poi manda in onda e pensate che io, da pirla, non capivo e la accontentavo) così da poterli conoscere veramente e così da poter insegnare o trasferire qualcosa loro con la passione e l’impegno che metto a disposizione.
E chiosa così:
Mi intortano con la scusa che il pubblico è ignorante, e quindi tale deve rimanere. nossignori. nossignori. Secondo me LA GENTE NON È SCEMA. IL PUBBLICO NON È SCEMO e MERITA IL RISPETTO DI CHI GLI ENTRA IN CASA. Trattiamolo come noi vorremmo essere trattati, e soprattutto parliamogli come si fa con degli interlocutori che riteniamo degni, non pensando che tanto loro non capiscono. Io suono e parlo di musica. Questo so fare, questo sarei stato chiamato a fare. Ma non riesco. Sono gettato nel discredito, sono snaturato, completamente depotenziato, delegittimato, sfruttato male, svuotato, deriso, insultato, e assisto ad una incredibile presa per i fondelli mia, dei giovani e indifesi talenti, e del pubblico. A che pro? A chi giova?
Qualche giorno fa ho messo a fuoco quello che stava capitando, anche se non avevo del tutto chiaro come ora che finalità…
Pubblicato da Morgan su Mercoledì 12 aprile 2017
Foto via Facebook