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Roberto Giovalli, ex-dirigente tv, aggredito in villa a Formentera

Roberto Giovalli è stato brutalmente aggredito nella sua villa a Formentera. Il noto ex-direttore di Italia Uno, poi dirigente per un breve periodo di La7, è ricoverato nell’ospedale Cán Misses di Ibiza, dove gli sono state riscontrare diverse fratture e lesioni al volto e al costato. Per ora si mantiene lo stretto riserbo sulle sue

12 Giugno 2009 18:36

roberto giovalliRoberto Giovalli è stato brutalmente aggredito nella sua villa a Formentera. Il noto ex-direttore di Italia Uno, poi dirigente per un breve periodo di La7, è ricoverato nell’ospedale Cán Misses di Ibiza, dove gli sono state riscontrare diverse fratture e lesioni al volto e al costato. Per ora si mantiene lo stretto riserbo sulle sue effettive condizioni di salute.

Stando a quanto riporta l’Adnkronos, Giovalli sarebbe rimasto vittima giovedì notte di un tentativo di rapina: indiscrezioni vogliono che sarebbe stato attirato con un pretesto fuori dalla sua residenza. Ad attenderlo quattro malviventi che, dopo averlo trascinato in casa, lo avrebbero legato, incappucciato e poi selvaggiamente picchiato. La dinamica dell’accaduto resta, tuttavia, oscura in molti punti.

L’ex direttore di diverse reti Fininvest-Mediaset aveva fatto perdere a lungo le sue tracce. “Auto-esiliatosi” dalla televisione, potendosi permettere di vivere di rendita per la sua oculatezza, ha vissuto negli ultimi anni tra Formentera, dove risiede quattro mesi all’anno, e i Caraibi, in cui si rilassa per altri tre mesi; per il resto dell’anno si divide ancora tra la Svizzera e Milano (che però sembra non amare molto). Ha trascorso il tanto tempo libero a disposizione dedicandosi alle sue letture, alla passione per il cinema e per la musica, commentando le motivazioni del suo pre-pensionamento volontario nel 2006 ad Italia Oggi:

“In televisione credo che tutto quello che c’era da fare l’ho fatto. Ci fosse una proposta del tipo di La7, una rete da fondare per sfidare il duopolio, potrei anche pensarci. Noi con Pelliccioli, Fazio, Brugola avevamo messo in pieni una sfida che ha dato fastidio ai manovratori. D’altronde non si può pensare che chi ha una posizione dominante si faccia da parte spontaneamente. La7 ha fatto paura e si è deciso di stoppare il progetto. Grazie a La7 sono riuscito a far diventare Giorgio Gori un produttore di successo, Elisa Ambanelli mi ha detto che dirige All Music”.

La sua ultima apparizione pubblica risale al maggio 2008, che lo ha visto intervenire come ospite speciale – seppur seduto in platea – del Telefilm Festival. Allora Giovalli prese una posizione piuttosto netta sull’utilità meramente contrattuale delle serie italiane, ormai spartite tra i produttori:

“Il sistema italiano è lontano anni luce da quello americano, dove la creatività è alimentata da un mercato enorme. In Italia vige invece il manuale Cencelli dei produttori. Per quanto riguarda la fiction, ogni casa di produzione ha una quota percentuale sui programmi che vanno in onda. Questo limita la creatività e dunque la possibilità di esportare i prodotti all’estero. Da noi non si producono telefilm, ma teleromanzi, che piacciono solo in Italia. Per non parlare delle situation comedy. Alcune sono realizzate solo per compiacere le star della Tv, che si piccano di fare gli attori e non solo i presentatori. Dai tempi di Sandra e Raimondo, e ora con Gerry Scotti, Michelle Hunziker e via dicendo, molta parte di ciò che va in onda prima delle 19,30 è creata solo per accontentare qualcuno”.