Turchia, troppi dating show in onda: il Governo vuole multarli
A causa degli eccessivi dating show, che danneggerebbero i valori familiari, in Turchia il Governo chiede alle reti televisive di ridurne la presenza
In Turchia sono una vera e propria moda e, come tutte le mode, c’è chi li trova eccessivi ed addirittura inadeguati. Parliamo dei dating show, genere che ormai prolifica in ogni Paese e che fa buoni ascolti in ogni dove. Anche in Turchia, appunto, dove negli ultimi anni le reti televisive, resesi conto di avere tra le mani un genere a basso costo ed ad alta resa di ascolti, hanno riempito i palinsesti dei daytime con programmi in cui uomini e donne si incontrano per trovare la loro anima gemella.
“Kısmetse Olur”, “Zuhal Topal’la” ed “Esra Erol’da” sono solo alcuni di titoli che vanno in onda: parole dal significato per noi incomprensibile, ma che, andando a dare un’occhiata su Youtube (come potete vedere nel video in alto, estratto di “Kısmetse Olur”), hanno molto in comune con i dating show italiani: ci sono un gruppo di partecipanti, delle “esterne”, i soliti litigi e la promessa di un amore pronto ad emozionare prima il pubblico da casa e poi i protagonisti.
Ma a fronte di così tanti programmi di appuntamenti in onda, c’è una buona fetta di telespettatori che non gradisce e ne chiede la sospensione: stando ai dati comunicati dall’Rtük, il Consiglio che si occupa di supervisionare le emittenti turche ed i loro contenuti, se nel 2015 sono arrivati 7.297 reclami, nel 2016 sono saliti a ben 94.792. Un segno, insomma, che in Turchia non tutti gradiscono scoprire se tizio si metterà con tizia dopo che ha mostrato interesse per quell’altro ragazzo.
“Crediamo che le preoccupazioni delle reti per i loro ascolti siano normali, ma si dovrebbe tenere in considerazione anche la responsabilità sociale”, ha detto il Presidente dell’Rtük İlhan Yerlikaya. “Gli alti ascolti di un programma non ne dimostrano la qualità”.
La questione si è fatta così spinosa che è anche intervenuto il Primo Ministro turco Numan Kurtulmuş. “L’Rtük ha ricevuto 120mila reclami singoli su questi programmi, che arrivano fino al Governo ed al Primo Ministro”, ha sottolineato. “Alcuni di questi show sono fuori controllo. Sono contro i valori della famiglia, delle fede, della cultura e delle tradizioni. Hanno alti ascolti e buoni introiti pubblicitari, perchè sono popolari”.
Il Governo turco non sta a guardare e sta lavorando per porre dei limiti a questi programmi: per ora, sono previste delle sanzioni ed una sospensione fino a dieci giorni se il programma non rispetta le linee guida. “Bisogna imporre altre sanzioni”, ha aggiunto Kurtulmu. “Lo stiamo dicendo ai network, dovrebbero avere un proprio sistema di controllo. Ma se non possono farlo, viene coinvolto lo Stato. L’Rtük osserverà i programmi che rovinano la tradizionale struttura familiare turca. Il nostro Paese è ricco di differenze ma la famiglia è un valore che accomuna tutti”.
I programmi ed i loro autori sono avvertiti: fa strano, però, vedere quanto un Governo prenda seriamente questi argomenti. Se faccia bene oppure stia esagerando lo lasciamo decidere a voi: di certo, c’è che rispetto a noi la Turchia sembra lontanissima.
[Via HürriyetDailyNews]