TvBlog intervista in esclusiva Carlo Conti: “Più che Sanremo, sogno di poter tornare a condurre un programma comico”
Un mediano della televisione, cosi si definisce Carlo Conti, al pari del suo collega-sfidante Gerry Scotti. Uno che recupera il pallone per portare alla vittoria la propria squadra. Un conduttore che è cresciuto dalla gavetta, fatta di televisioni locali e programmi per ragazzi. Un personaggio che, come ci dichiara, ha messo sempre al primo posto
Un mediano della televisione, cosi si definisce Carlo Conti, al pari del suo collega-sfidante Gerry Scotti. Uno che recupera il pallone per portare alla vittoria la propria squadra. Un conduttore che è cresciuto dalla gavetta, fatta di televisioni locali e programmi per ragazzi. Un personaggio che, come ci dichiara, ha messo sempre al primo posto il pubblico. Dopo una stagione piena di successi, ricordiamo “I migliori anni” e “L’eredità”, fa un bilancio di questa annata a noi di TvBlog in questa esclusiva intervista, toccando anche il passato ed il futuro.
Si è da poco conclusa una altra impegnativa ma fortunata stagione televisiva. Qual è il riepilogo di quest’ultima tua annata lavorativa?
“Una stagione televisiva bellissima perché ho fatto due cose veramente importanti. Il consolidamento con la seconda stagione de “I Migliori anni” è andata benissimo seppur con una contro-programmazione su Canale5 che aveva in onda uno dei suoi programmi più forti, “Paperissima”. E’ stato un bel testa a testa, con degli ottimi risultati sempre oltre il 27-28% che mi ha reso particolarmente soddisfatto. Ancora di più con l’Eredità che ha vissuto una altra stagione straordinaria, sopra per tutta la stagione al diretto concorrente con “la ghigliottina” sempre a livelli record. Abbiamo salutato una stagione veramente trionfale.”
Fatta anche di abbandoni, televisivamente parlando..
“Si. E’ stata una stagione che mi ha portato a fare anche delle rinunce, a dire dei No. Come a “I Raccomandati” che era un programma nel mio cuore, ormai da sette anni, ma che non mi sono più sentito di fare per non premere troppo sull’acceleratore e dire No alla nuova edizione di Miss Italia.”
Due programmi che han continuato e continueranno comunque il loro corso con nuovi presentatori. Non è strano vedere proprie creature nelle mani di altri?
“Specialmente in un programma evento come Miss Italia è giusto che ci sia una rotazione. Non è detto che fra qualche anno, non possa riprenderlo in mano. Su I Raccomandati è diverso perché era un programma mio, che ho fatto crescere, tarato nella maniera giusta ed ogni anno sviluppato e portato al successo. Fa un po’ effetto ma mi rendo conto che a qualcosa dovevo rinunciare, ero troppo in video. Nel 2008 ho fatto circa 30 prime serate e 290 preserali, ciò vuol dire esser stato in video almeno 10 mesi su 12. Forse è un po’ troppo.”
A Milly Carlucci toccherà la nuova edizione di Miss Italia, che già dalla riduzione delle serate e del numero di partecipanti si prospetta rivoluzionaria. Hai qualche consiglio da darle?
A Milly Carlucci toccherà la nuova edizione di Miss Italia, che già dalla riduzione delle serate e del numero di partecipanti si prospetta rivoluzionaria. Hai qualche consiglio da darle?
“Credo che Milly non abbia veramente bisogno di nessun consiglio. Lei saprà farlo e forse aggiungerci quel tocco di femminilità e delicatezza che il conduttore uomo non ha. Sarà una bella curiosità perché sarà particolare vedere il concorso di Miss Italia condotto da una donna ma avrà un suo sapore e Milly porterà a casa sicuramente un bel risultato.”
Parlando di programmi eventi non possiamo nominare il Festival di Sanremo. Stai aspettando che te lo propongano?
“Sanremo non è una cosa che rincorro. Quando fai Sanremo tutti devono esser a favore tuo, tutti devono essere d’accordo e l’azienda remare in una unica direzione. Non è un programma qualsiasi ma un evento, l’evento dell’anno. Non c’è fretta per farlo, si può sicuramente aspettare, specialmente dopo quest’anno che ha una eredità veramente pesante.”
Una eredità così grossa da far quasi paura?
“Non è questione di paura. Credo che Sanremo vada fatto veramente nel momento giusto, e non credo sia questo. Ogni cosa a suo tempo, non le rincorro ma devono venir al momento giusto, solo così le si fa bene.”
Una sfida che quindi sembra poter aspettare. Sembra invece che nella prossima stagione televisiva si possa realizzare una altra interessante sfida a colpi d’audience tra la tua terza edizione de “I Migliori Anni” e “C’è Posta per te” di Maria De Filippi.
“Non credo. Solo se Maria De Filippi dovesse spostarsi al Venerdì vedremmo questa sfida perché, da quanto ne so, “I Migliori Anni” rimarrà al Venerdì e “C’è posta per Te” andrà in onda al Sabato. La lotteria invece credo sia di “Affari tuoi”.”
Se questa supposizione dovesse però realizzarsi si prospetta un avvincente prime time televisivo.
“Non vivo mai le cose con rivalità. Sono due proposte, due proposte alternative e fortunatamente non le viviamo come sfide. Sono confronti particolarmente interessanti, per lo più per il pubblico che ha delle proposte molto forti. Ci sono ovviamente delle serate molto facili, a discapito del telespettatore che ha una sola scelta mentre altre sere invece, più difficili, ma più positive da casa vista la maggiore scelta. Poi che io sappia, noi andremo al Venerdì e lei al Sabato.”
Una sfida che si gioca invece ormai da diverse stagioni è quella del preserale tra te e Gerry Scotti.
“Io e Gerry, come ci definì Costanzo, siamo due mediani della Tv e siamo orgogliosi di esserlo. Due centrocampisti, che come canta Ligabue, pensiamo a recuperar pallone e a fare dei risultati. Il preserale è uno spazio importantissimo ed insieme a quell’ora portiamo a casa il 50% di share. Per mia fortuna, io riesco a portare a casa un pochino di più [ride]. Non siamo 25 a 25 ma ad un pochino di più. Ovviamente la cosa importante è che il genere funzioni e che il quiz vada forte. Poi è un onore avere dall’altra parte uno dei professionisti che stimo di più in questo ambiente. Diciamo sempre che mentre gli altri si scannano, noi pensiamo a pedalare .”
Proprio nel preserale avevi già portato a casa, con altri programmi, ottimi risultati. Quanto sei stimolato da questo tuo appuntamento quotidiano con il telespettatore?
“Era dai tempi di In Bocca al lupo che volevo tornare in quella fascia. Perché hai il contatto quotidiano con il pubblico ed una fedeltà fortissima del telespettatore. E’ un impegno grosso che vuole grande concentrazione visto che ogni giorno non si può fare errori o cadute di stile ma ti permette di essere visto da tutti nel momento più importante, quando la gente dopo una giornata di lavoro torna a casa e vuole un piccolo svago prima del telegiornale.”
A Settembre quindi questa fascia non subirà alcuna modifica?
“Per ora è impensabile, pensando anche solo al traino che la Ghigliottina lascia alla rete prima del Tg1. L’eredità va così forte che sarebbe assurdo cambiare qualcosa. Non per questo, durante l’estate, si sperimentano altri prodotti come Reazione a Catena di Pupo e il mio stesso Alta Tensione che l’anno scorso ho sperimentato con successo.”
Negli anni, c’è stata anche l’opportunità di testare la conduzione di un reality non fortunato come “Ritorno al Presente”. Come ti sei buttato in questo salto nel buio?
“Sulla carta era un progetto che tutti eravamo contenti di farlo e che ci esaltava perché doveva essere un approfondimento, con anche una divulgazione storica con la ricostruzione dei luoghi. Il reality vive pero’ di altri sapori, della litigata, di quel sapore che il nostro non aveva e non poteva avere. Penso anche che la conduzione di un reality sia giusta per una donna, come invece il quiz più adatto ad un uomo. La donna ha quel pizzico di sensibilità e curiosità che l’uomo certo non ha. ”
Proprio tra le donne eri immerso durante l’avventura in “Domenica In”. Cosa ricordi di quegli anni?
“Due anni straordinari, che sono stati una grande palestra per me. Con un primo anno fantastico, con Brosio, la Celentano, Matilde Brandi e Iva Zanicchi, ricchissimo di idee e pieno di grandi cose ed un secondo anno con Mara (Venier), Antonella (Clerici) ed Ela Weber comunque ancora con tante belle idee. Due anni belli, in primis dal lato professionale che mi hanno maturato molto e fatto crescere.”
Tutte queste esperienze ti hanno pian piano portato ad un grande successo, fatto di alte percentuali d’audience, canzoni dedicate [come “Il Conduttore” di Mario Nunziante] e grande affetto della gente. Ti senti ripagato dai tanti anni di dura gavetta?
“E’ il risultato ed il coronamento di una carriera che viene da lontano fatta dal lavoro e dal rispetto del pubblico, unico referente. Fin dalle tv locali è il pubblico che mi fa vivere, che mi fa andare bene una trasmissione. Non posso chiedere di più, quando si sente l’affetto del pubblico è la cosa più importante. Una delle soddisfazioni più belle, l’ho avuta proprio con l’ultima edizione de I migliori Anni, una busta contenente due diverse lettere. Due lettere di un padre e di un figlio che mi raccontavano e ringraziavano perché si erano ritrovati insieme davanti al programma a confrontarsi e parlarsi, raccontando ognuno il mondo dell’altro ritrovando un dialogo che non avevano da tempo. Una bellissima soddisfazione.”
Avendo alle spalle una gavetta lunga e non facile come guardi l’arrivo quasi diretto in prime time di conduttori/conduttrici quasi emergenti?
“Se si guarda una certa generazione di conduttori attuali, veniamo tutti o dalla radio o da un passaggio importante come la tv dei ragazzi. Oggi invece si può far gavetta in altri tanti spazi già importanti come i canali satellitari o in orari detti minori. Ci sono tantissime persone che stanno maturando in video, con sperimentazioni che magari non sempre vanno bene. Penso, per esempio, sia positivo che la Miss Italia di quest’anno stia facendo Uno Mattina Estate per fare la gavetta e che a Massimiliano Ossini sia data la possibilità di condurre con successo programmi sia su Sky che “LineaVerde”. E’ importante che venga dato lo spazio per poter crescere e maturare. Poi se qualcosa va male, si deve continuare ad insistere magari tornando in spazi dove ci si può formare, senza far tragedia di eventuali flop.”
Parlando invece dell’imminente tuo futuro. Come si annuncia l’estate?
“Venerdì su Rai1 c’è “Nel nome del cuore” con Renato Zero, Tiziano Ferro, Raf, Malika Ayane e tanti altri da Assisi,con uno spettacolo bellissimo ed una raccolta fondi importante. Poi arriva la vacanza e si tornerà a settembre con “l’Eredità” ed “i Migliori Anni”.”
Tra i tanti impegni già confermati c’è spazio per sognare ancora qualcosa d’altro?
“Il mio sogno più grande sarebbe quello di tornare a fare un programma comico, la mia Aria Fresca circondato dai comici. MI manca un po’ fare la spalla ai comici, anche se è un impegno grosso. E poi sono curioso di vedere l’esito di un libro che ho fatto, che è un’appendice de “I migliori Anni” dal famoso “Noi che..” che andava in coda al programma. Nato proprio su un suggerimento di una signora telespettatrice che mi aveva scritto una bellissima lettera. Visto che è un libro fatto dalla gente, con i loro sms, la parte del ricavato che mi riguarda la devolverò tutta in beneficienza all’ospedale per bambini Meyer, perché non mi sento autore di questo libro ma solo assemblatore delle belle idee che sono arrivate da casa.”