Laura Esquivel in esclusiva a TvBlog: “Sogno di fare la cantante nei panni della bruttina Patty”
Da oggi pomeriggio alle 15:50 su Italia 1 andrà in onda Il mondo di Patty, protagonista Laura Esquivel, 15enne argentina di Buenos Aires. In occasione della sua trasferta a Milano, abbiamo incontrato la giovanissima “Patty“, ben diversa da come appare all’interno del telefilm, che durante una pausa dai suoi impegni di promozione in Italia ha
Da oggi pomeriggio alle 15:50 su Italia 1 andrà in onda Il mondo di Patty, protagonista Laura Esquivel, 15enne argentina di Buenos Aires. In occasione della sua trasferta a Milano, abbiamo incontrato la giovanissima “Patty“, ben diversa da come appare all’interno del telefilm, che durante una pausa dai suoi impegni di promozione in Italia ha risposto alle nostre domande.
Come sei arrivata a lavorare in questa serie di successo?
“A 7 anni ho iniziato a lavorare come cantante, poi ho partecipato per 2 anni ad un programma televisivo, una specie di talent show per ragazzi e la produttrice della serie mi ha notata e mi ha chiesto di partecipare a questo progetto. Ho iniziato a recitare ne Il Mondo di Patty quando avevo solo 12 anni”.
Provieni da una famiglia di artisti vista la tua bravura nel cantare e ballare?
“Mia madre suona un po’ il pianoforte mentre mio padre era scenografo”.
Come mai da un po’ di tempo secondo te le serie sudamericane, come accaduto in Ugly Betty, seguono il filone della bruttezza?
“Perchè penso che l’obiettivo sia quello di fungere da esempio per far vedere quanto sia importante più l’aspetto interiore che esteriore ed evitare che si ripetano casi come quelli che si vedono nella serie a volte molto spiacevoli”.
Hai seguito Ugly Betty? Ti sei in qualche modo ispirata ad America Ferrera?
“La conosco ma non ho mai seguito in maniera costante la serie quindi non mi sono ispirata alla protagonista per interpretare la bruttina Patty. Per quanto riguarda Ugly Betty non ci sono molti punti in comune con il nostro prodotto se non l’aspetto esteriore tra Patty e Betty”.
Tornando al Mondo di Patty, come riesci a coordinare gli impegni tra la scuola e il set?
“A scuola principalmente mi aiutano molto e poi ho le mie amiche che mi stanno sempre vicino. Non è stato difficile girare la serie e studiare contemporaneamente”.
La serie è ancora in onda in Argentina?
“In Argentina è terminata non per ragioni di audience, anzi ha avuto un grande successo, ma erano previste 2 stagioni con un inizio e una fine e per questo motivo oggi non è più in onda”.
Terminata la serie cosa ti piacerebbe fare ora?
“Per ora vorrei proseguire con la mia carriera artistica, soprattutto in qualità di cantante. Mi piace l’arte in generale”.
Questa serie ha a che fare col canto e ballo; da noi il fenomeno talent show è molto radicato nel pubblico. Anche nel vostro Paese i talent show sono così seguiti?
“Sì anche in Argentina c’è questo fenomeno e molte ragazze della mia età e della mia scuola seguono accademie di danza e di canto non perchè abbiano degli obiettivi o delle velleità artistiche, ma proprio perchè a livello popolare è una cosa molto sentita. Di riflesso quindi anche i talent show sono molto amati dal pubblico”.
Sei anche un fenomeno discografico. Da dicembre è uscito il cd che racchiude la sigla e tutte le canzoni de Il Mondo di Patty…
“Sì, ne sono davvero contenta visto che come ti ho detto la mia grande aspirazione è quella di fare la cantante. Il cd di Patito Feo (Il Mondo di Patty ndr) è stato per due anni il più venduto in Argentina e in Italia sta andando molto bene. La versione italiana è identica a quella argentina tranne che per la sigla che invece è cantata nella vostra lingua insieme ad una ragazza di Disney Channel.”
Il mondo di Patty è una serie sudamericana. Segui quelle statunitensi e se sì, quali sono le tue preferite?
“Conosco alcune serie americane anche se non ho la costanza per seguirle. Mi piacciono molto Heroes e Lost, mentre non seguo le soap tipo Beautiful o Febbre d’amore”.
Per concludere, Laura Esquivel si innamorerebbe mai di un ragazzo come Matias?
“Di un ragazzo come lui sì, di lui in persona no” (ride ndr).
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