Sanremo 2017, Enrico Montesano: le scale, gli italiani che non cantano più e la politica “non festevola” (Video)
Enrico Montesano è stato ospite della serata finale di Sanremo 2017: per lui un monologo sul canto sugli italiani
Una discesa fuori dagli schemi, per Enrico Montesano che, d’accordo con quanto detto da Maria De Filippi in queste serate, ovvero che la scala è pericolosa da scendere, ha preferito scenderla da seduto. “Qua ci vuole una polizza assicurativa”, ha esordito. “Vabbè che oggi le regalano…”.
Montesano ricorda l’importanza della musica: “Sono contento perchè è il tempio della musica. Il primo canto che sentiamo è quello di mamma, nella sua pancia, poi quando ci canta la ninna nanna, le canzoni per andare a scuola…”. Una volta, però, si cantava di più:
“Durante il giorno era tutto un cantare. Ma quando partiva Sanremo, si cantavano sono le sue canzoni. Si cantava di più prima. Una andava a lavorare e cantava, tornava dal lavoro e cantava. Ora non si canta più perchè non c’è lavoro, si canta a voucher, a tempo indeterminato”.
La sua esperienza, da piccolo, lo ha anche portato ad avere a che fare con il canto liturgico: “Cantavamo in latino, ma non capivamo niente. Cantavamo sulla fiducia”. Oggi non si fa molta festa, neanche in politica:
“Renzi non è festevole, neanche D’Alema, ha qualche cosa che gli dà fastidio, forse le scarpe strette o si guarda allo specchio la mattina: si sta sul caxxo da solo. Gentiloni? Ha sempre una faccia smunta, sembra che si sia strizzato i Gentiloni nella cerniera dei pantaloni”.
E poi il ricordo degli artisti che ha presentato in passato, dai Giganti ai Cugini di Campagna, rivelando che il frontman di questi ultimi, dalla voce molto acuta, in realtà avrebbe una voce rauca, causata da una molletta posizionata nelle parti basse.
Prima di salutarlo, Carlo Conti si fa strappare la promessa di presenziare anche alla prossima edizione di Tale e Quale Show: “Lo sai che vengo sempre con piacere”, ha risposto.
Sanremo 2017, Enrico Montesano ospite della finale dopo la presenza del 2003 (e le critiche dell’anno scorso)
Tra i numerosi ospiti della serata finale di Sanremo 2017 ci sarà anche Enrico Montesano: per l’attore romano si tratta della sua seconda partecipazione al Festival, dopo quella del 2003, quando fu invitato da Pippo Baudo. Montesano, questa sera, si esibirà in uno dei suoi pezzi, anche se, ovviamente, resta il mistero sull’argomento trattato.
La partecipazione di Montesano giunge dopo un autunno in cui l’attore ha presenziato, in televisione, a Tale e Quale Show, nella veste inedita di giurato. La collaborazione con Carlo Conti, evidentemente, è andata a buon fine, al punto da spingere il conduttore a volerlo anche al Festival, nella serata conclusiva.
Nel 2003, Montesano si lasciò andare ad una serie di battute politiche, andando a fare dell’ironia sia sui politici italiani che su quelli internazionali. La sua comicità romanesca e senza peli sulla lingua potrebbe quindi riservare nuove sorprese questa sera.
Solo un anno fa, però, Montesano si era detto critico di fronte al Festival. Ai microfoni di Askanews, infatti, aveva detto di non seguire la rassegna:
“Me lo fanno vedere mio malgrado. A mia insaputa, come diceva Scajola, cioè io sono uno Scajola di Sanremo, perché faccio altre cose. Però di giorno, andando a vedere altre trasmissioni a pezzi me lo fanno vedere per forza”.
In particolare, l’attore aveva criticato l’eccessività di tutto ciò che fa da contorno alla gara:
“Volevo dirvi che mi sembra il solito grande baraccone, è un po’ circense. Ma dov’è la rassegna delle belle canzoni e basta? Forse sono rimasto un po’ affezionato alla gara di canzoni”.
Quest’anno, a quanto pare, ha cambiato idea.