Massimo Donelli, direttore di Canale 5 in esclusiva a TvBlog: “Superati gli obiettivi in daytime e prime time. Bonolis? Se tornasse con noi, brinderei”
Massimo Donelli che il 16 ottobre festeggerà tre anni alla direzione di Canale 5 (nella foto con Marco Costa, responsabile redazione cinema e palinsesto della rete), ci accoglie nel suo ufficio situato nel quartier generale di Mediaset a Cologno Monzese per un bilancio della stagione appena trascorsa e qualche anticipazione sulla programmazione autunnale. La lunga
Massimo Donelli che il 16 ottobre festeggerà tre anni alla direzione di Canale 5 (nella foto con Marco Costa, responsabile redazione cinema e palinsesto della rete), ci accoglie nel suo ufficio situato nel quartier generale di Mediaset a Cologno Monzese per un bilancio della stagione appena trascorsa e qualche anticipazione sulla programmazione autunnale.
La lunga intervista è l’occasione per esprimere delle considerazioni sui suoi competitor, sui programmi presenti e futuri tra cui la nuova ‘Domenica Cinque‘, sulla vicenda di Enrico Mentana e sulle star femminili che fanno parte della “scuderia” di Canale 5. Il periodo di garanzia iniziato a gennaio che terminerà il 30 maggio, si chiude con numeri molto positivi per l’ammiraglia del Biscione. E’ lo stesso direttore ad enunciarli:
“Con larghissimo anticipo siamo stati in grado di garantire non solo il raggiungimento ma addirittura il superamento del target, sia nel daytime che nel prime time. Noi facciamo la tv commerciale e lo scopo di questa azienda, quotata in Borsa, che non fa pagare un canone o un abbonamento è quello di alimentarsi esclusivamente attraverso la raccolta pubblicitaria: i numeri che abbiamo raggiunto in questa primavera hanno consentito a tutti di arrivare alla mission che la concessionaria Publitalia ci aveva chiesto ad inizio stagione. Non poteva andare meglio di così, soprattutto in un periodo di crisi economica internazionale come quello che stiamo vivendo. E questi risultati raggiunti sono merito di grandi successi editoriali”.
Puoi elencare brevemente i programmi che hanno contribuito in maniera positiva al risultato di Canale 5?
“Se dovessi definire questa stagione, la chiamerei quella ‘del circolo virtuoso’, perché siamo riusciti in un lavoro non sempre ben focalizzato dai media a portare a compimento due progetti molto importanti cominciati nel 2008, esattamente a gennaio: abbiamo compiuto la missione di ridisegnare il daytime di Canale 5. Siamo partiti a gennaio in chiave sperimentale con ‘Mattino Cinque’ e con ‘Forum’ in diretta subito dopo; sulla scorta dei buoni risultati, li abbiamo riconfermati e a settembre siamo partiti con ‘Pomeriggio Cinque’ andandoci a posizionare in spazi largamente presidiati da altre reti da tempo immemorabile lanciandoci in quella che appariva una mission impossible. Il bilancio raggiunto è importante al di là del dato di share. Basti pensare allo scambio virtuoso che c’è stato tra il ‘Grande Fratello’ e Mattino e ‘Pomeriggio Cinque’ riguardo al quale ho avuto proprio qualche giorno fa una telefonata entusiasta per i risultati ottenuti da Andrea Palazzo, capo progetto del reality di Endemol Italia. La collaborazione tra l’intrattenimento e le news hanno portato a benefici senz’altro ai due contenitori, ma anche allo stesso ‘Grande Fratello’, reduce da un’edizione straordinaria dal punto di vista degli ascolti e dell’interesse suscitato nel pubblico: gli autori del GF hanno fatto un grande lavoro di ‘soapizzazione’ che, avendo bisogno di una quotidianità, si è potuta avvalere del sostegno dei talk condotti da Barbara D’Urso e Claudio Brachino”.
L’idea di inserire la striscia quotidiana di ‘Grande Fratello’ all’interno di ‘Pomeriggio Cinque’ è proprio tua nonostante all’inizio ci fossero molte perplessità a riguardo.
“L’idea è mia, ma devo dire che chi ci ha creduto sin da subito è stato Pier Silvio Berlusconi. E tra le altre cose Pier Silvio aveva appoggiato anche la decisione di posizionare, su suggerimento di Claudio Amendola, ‘I Cesaroni’ al venerdì nonostante in quella giornata la fiction non avesse mai brillato. Fu sempre lui inoltre a scegliere il ‘Grande Fratello’ al lunedì, giorno che come si è visto quest’anno ha funzionato benissimo. Sembrava questo un azzardo, invece il lunedì la grande quantità delle fasce giovanili non esce perché viene da un weekend e generalmente si riposa. Se fidelizzi con un prodotto come il ‘Grande Fratello’, riesci anche a contrastare le mini-fiction generalmente in crescita nella seconda puntata”.
Donelli ci tiene a ricordare anche gli altri successi della rete, molto spesso poco pubblicizzati dai media perché ormai divenuti consuetudine di grandi ascolti:
“Non se ne parla mai, ma ‘Forum’ quest’anno ha sfondato il muro del 32% di share, un ascolto davvero record. Rita Dalla Chiesa ha lavorato per migliorare, qualora ce ne fosse bisogno, il programma e ha dimostrato, nella prima edizione curata da Marina Donato, una grandissima attenzione e sensibilità all’attualità in occasione della tragedia dell’Abruzzo quando la trasmissione si è trasformata una finestra in diretta su quanto stava accadendo. Oltre a ‘Forum’, non si devono dimenticare i risultati di ‘Uomini e Donne’, di ‘Amici’ e di ‘Centovetrine’, quest’ultima una nostra produzione, che sono sempre leader incontrastati del pomeriggio. ‘Amici’ ha vissuto un’edizione straordinaria, grazie sicuramente al successo di Marco Carta a Sanremo, ma soprattutto baciata in fronte dal riscontro discografico che hanno avuto i protagonisti, grazie all’abnegazione e al lavoro strepitoso fatto da Maria De Filippi e dal suo team. Maria è capace di intercettare sia con ‘Amici’, che con ‘Uomini e donne’ che con ‘C’è posta per te’, fenomeni sociali che per esempio spesso sfuggono ai politici”.
Non solo daytime, Donelli tiene a sottolineare anche la grande stagione di ‘Striscia la Notizia’:
“’Striscia’ ha dominato, ha consolidato le tre formazioni di conduzione (Greggio-Iacchetti, Greggio-Hunziker, Ficarra e Picone) e mi fa piacere sottolineare pubblicamente, così come ho fatto con Antonio Ricci, la grande crescita degli inviati. Tutti hanno fatto un salto di qualità, grazie ad una maggiore autorevolezza e consapevolezza del proprio ruolo; sono state create nuove figure come l’animalista o il ragazzo in bicicletta che sono risultate ancora di più la conferma di quanto lavoro autoriale ci sia dietro quel programma e la dimostrazione che, se è quasi ogni sera il più visto di tutte le reti, non è certo dovuto al caso.”
Il direttore di Canale 5 attribuisce il merito del raggiungimento e del superamento degli obiettivi prefissati, alla partenza immediata ad inizio garanzia con tutti i marchi forti in onda:
“Se siamo andati bene, è perché siamo partiti presto avendo tutto il prodotto a nostra disposizione. Abbiamo avuto il 4 gennaio il ‘Dr. House’, poi sono andati in onda nell’ordine ‘Arcizelig’, ‘La Corrida’, ‘Grande Fratello’, ‘Ris 5’, ‘Amici’, e poi la fiction ‘4 Padri Single’ e ‘Il diavolo veste Prada’, la hit della stagione, a cui ha fatto seguito ‘Scherzi a Parte’”.
Il direttore dell’ammiraglia Mediaset inoltre elenca i risultati della prima serata della rete da lui diretta, dando merito a tutti i prodotti trasmessi da gennaio fino ad oggi:
“’Grande Fratello’ e ‘Amici’ a parte, i ‘Ris’ sono stati una conferma, e ‘Scherzi a Parte’ ha presidiato il giovedì al di là di ogni aspettativa, ‘I Cesaroni‘ poi sono stati un’armata invincibile. La Corrida, pagando un’edizione molto bella di ‘Ballando con le stelle’ e un contributo pesante alle due pay tv che raccolgono complessivamente 8 milioni di decoder, ha portato a casa sempre mediamente 5 milioni di telespettatori. Le sorprese di fine stagione sono state Squadra Antimafia, un prodotto di eccellenza in termini televisivi di cui si girerà la seconda stagione, ‘Lo Show dei Record’, e anche alla domenica, in una giornata oggettivamente difficile, ci siamo difesi con ‘La Fattoria’ che nonostante tutto ha portato a casa il risultato”.
Ti ritieni soddisfatto di quanto raggiunto dal reality condotto da Paola Perego?
“Sostanzialmente sì, perché ha avuto una partenza difficile, sia come collocazione, sia perché è stato realizzato per ragioni di budget in sole 7 puntate, troppo poche per far affermare un reality. Per le condizioni date, il giorno di programmazione, l’offerta televisiva della domenica e la partenza alle 21:35, ha ottenuto un buon risultato di ascolto”.
Effettivamente la domenica sera è un giorno difficile per Canale 5, lo è da sempre. Hai qualche idea su cosa potrebbe funzionare per cercare di aumentare gli ascolti in una serata come quella domenicale, condizionata da calcio e fiction? ‘C’e Posta per te’?
“Potrebbe essere un’idea, ma bisognerebbe anche vedere cosa ne penserebbe Maria a spostarsi dalla collocazione regina del sabato. Un programma che si potrebbe testare alla domenica è per esempio ‘La Corrida’ che come detto prima nonostante il calcio realizza 5 milioni di telespettatori e potrebbe contribuire a far crescere la media settimanale. Si potrebbe farla partire anche prima delle 21:30, credo che prima o poi si dovrà mettere mano agli orari, bisognerà studiarlo con calma, magari grazie a delle fiction che alla domenica potrebbero avere degli episodi da 50 o 70 minuti”.
Tutto positivo dunque. Ci sarà però qualche dispiacere avvenuto in questa stagione…
“Sì, è la vicenda di Enrico Mentana. Per me lui prima di tutto è un amico, un grandissimo professionista e nel periodo in cui abbiamo lavorato insieme lo abbiamo fatto con grande sintonia. Sono orgoglioso di aver collaborato con lui e mi dispiace che non faccia più parte di Canale 5. (l’intervista è stata realizzata 24 ore prima della sentenza del Tribunale che ha reintegrato l’ex conduttore di ‘Matrix’ ndr)”.
E cosa pensi di Alessio Vinci che ha preso il posto di Mentana in un momento non certo facile?
“Gli riconosco un grande coraggio, una grande professionalità e umiltà. Nella mia vita ho avuto a che fare con tanti giornalisti, trovare tanta serietà quanta ne ha dimostrata Vinci, mollando la Cnn per andare a condurre Matrix dopo Mentana, non era da tutti. Ha cercato di dare una sua impronta personale, ha fatto un ottimo lavoro, sicuramente tutte le aspettative di servilismo che giravano sulla conduzione post Mentana sono state smentite dai fatti e credo che la scelta di Mauro Crippa (direttore generale informazione Mediaset ndr) sia stata pienamente azzeccata.”
Tornando al daytime di Canale 5, per la prossima stagione continueremo a vedere nella fascia preserale ‘Chi vuol essere milionario’ o qualche nuovo format?
“Io dico sempre che un preserale deve rispettare la cosiddetta ‘regola del sugo’. Un programma di questo tipo funziona se chi è a casa può seguirlo e nello stesso tempo cucinare. Il ‘Milionario‘, da questo punto di vista è impeccabile, non ti fa mai bruciare il sugo. E Gerry Scotti è ormai il vicino di casa del pubblico a quell’ora, affidabile, simpatico e consueto come uno di famiglia. Gerry ha la dialettica, lo sguardo, l’amabilità del direttore di una filiale di banca dal quale tu che sei un commerciante e devi allargare il tuo business vai a chiedere un prestito e lui te lo concede. E’ un uomo di fiducia, il pubblico ormai lo considera un’abitudine a quell’ora. Non sarebbe facile oggi sostituirlo e scegliere un format che consentisse la famosa regola del sugo. Qualche numero zero lo faremo cercando un programma che possa arrivare ai livelli del Milionario, con il meccanismo giusto e capiremo anche con Gerry se si possano trovare possibili conduttori alternativi, cosa tutt’altro che facile”.
Tra qualche settimana va in onda in quella fascia però ‘Sarabanda’, con Teo Mammucari. Non potrebbe alternarsi, qualora funzionasse, al ‘Milionario’?
“Lo testiamo in un periodo particolare come quello estivo. Teo ha fatto un ottimo lavoro a ‘Scherzi a Parte’, è un personaggio emergente tra le star maschili in televisione, ha già condotto un quiz come ‘Cultura Moderna’, sono curioso e fiducioso di vedere come possa andare a ‘Sarabanda’. Un altro programma ‘sugo-compatibile’.”
Restando al daytime, alcuni lamentano un’assenza di programmazione al sabato e la domenica mattina. Che ne pensi per esempio del ritorno di un programma come il ‘Pranzo è Servito’ nella fascia di mezzogiorno?
“E’ arcinota la mia stima per il Pranzo è servito, ma è inimmaginabile mandarlo una o due volte alla settimana, è un classico daily. Noi siamo una tv commerciale e dobbiamo ragionare nel massimo rispetto dei telespettatori sul rapporto costi/benefici. E poi io credo si sia modificato il modo di vivere di quella fascia, non si va a pranzo più tutti alla stessa ora; questo non significa che il format sia superato ma per ora avendo ‘Forum’ con questi numeri, nessuno pensa a toccare la fascia. Quanto alla mattina, sia il sabato sia la domenica non sono appetibili dal punto di vista degli ascolti, si potrebbe ragionare su qualcosa da mettere ma al momento non è una nostra priorità”.
E per quanto concerne la domenica pomeriggio? Si parla insistentemente dell’arrivo di Barbara D’Urso.
“Lo ha confermato il presidente Confalonieri e posso dire anch’io che Mauro Crippa ha dato la propria disponibilità a coprire il pomeriggio domenicale sulla scia dei successi di Mattino e ‘Pomeriggio Cinque’. Il criterio che attueremo sarà quello usato per i due contenitori, ovvero la sperimentazione. ‘Domenica Cinque’, se andrà bene come i suoi genitori, resterà dov’è altrimenti ripenseremo ad altre formule. Quello che posso dire è che non sarà preceduta da ‘Amici’, che tornerà alla sua collocazione storica del sabato oltre alla fascia quotidiana del pomeriggio, con le novità dell’ingresso dei tenori che stiamo seguendo anche nei casting ogni settimana”.
Se la D’Urso va alla domenica, chi condurrà ‘Mattino Cinque’?
“Nomi ancora non posso farne perché non abbiamo avuto ancora la possibilità fisica di parlare con Crippa per ragionare su chi mettere la mattina. Io dico che lui ha davanti a sé due strade: puntare su una figura consolidata dell’intrattenimento o andare alla ricerca di volti nuovi. Starà a lui la scelta. A me non dispiacerebbe nei prossimi 4-5 anni che gradualmente si arrivasse ad una intercambiabilità delle persone come avviene per esempio a ‘Uno Mattina’ o per guardare in casa nostra, a ‘Striscia’”.
Ti faccio due nomi, Paolo Bonolis e Antonella Clerici. Li vorresti a Canale 5?
“Io sarei molto felice di tornare a lavorare con Bonolis perché con lui a me è stata data la possibilità solo su due programmi, ‘Ciao Darwin’ e ‘Il Senso della Vita’. E’ istruttivo e molto divertente seguire Paolo quando prova le sue trasmissioni. Se ci sarà il suo ritorno non ci sarà che da brindare. Antonella Clerici l’ho sempre stimata, a testimonianza delle copertine e servizi che le ho dedicato quando ero a ‘Sorrisi’. E’ una grande lavoratrice, in grado di fare daytime e prime time. E’ una fuoriclasse della televisione, perciò sarei contentissimo di poter contare sul suo talento professionale; sono però scelte che non dipendono da me, ma dalle risorse artistiche”.
Siamo in periodo di nomine Rai. Del Noce ha lasciato Raiuno a Mauro Mazza. Vuoi esprimere un’opinione su entrambi?
“Diciamo innanzitutto che la Rai è un’azienda complicata ma allo stesso tempo affascinante. Ho il più profondo rispetto per la tv pubblica, penso sia difficile lavorarci per le stratificazioni geologiche provocate dalla politica con nomine su nomine, spesso insensate, quando si è chiusa la grande stagione di Ettore Bernabei. Non è facile avere una gatta da pelare come quella di andare a ricoprire una carica ad alti livelli in Rai: Fabrizio Del Noce ha lavorato benissimo con il suo team in tutti questi anni, Mauro Mazza conosce molto bene la televisione ed è un giornalista come me e l’ex direttore. Credo che Mazza sia atteso da un compito non facile, avrà tutti gli occhi puntati addosso, dopo otto anni di guida a Raiuno del suo predecessore con risultati importanti. Gli ho telefonato per fargli i miei migliori auguri per il suo nuovo incarico”.
Questa settimana si chiude il periodo di garanzia primaverile. Cosa ci dobbiamo aspettare per l’estate di Canale 5?
“Abbiamo innanzitutto ‘Zig Zelig’, il meglio della comicità del programma di Gino e Michele di tutte le edizioni più recenti, anche quelle condotte da Michelle Hunziker. Credo piacerà ai telespettatori, io stesso l’ho molto gradita. Avremo la fiction in prima tv ‘La scelta di Laura’, la fiction francese ‘Mystere’ anch’essa in prima tv, la replica dei ‘Cesaroni 2’ e molti film. Nell’access prime time ci sarà ‘Paperissima Sprint’ realizzata da varie località estive con girati nuovi e varie pellicole in prima tv”.
Cosa ci puoi anticipare per l’autunno?
“Al momento non posso anticipare molto. Posso solo dire che ci sarà ‘C’è Posta per Te’, e come fiction, ‘I Liceali 2’ e ‘L’Onore e il Rispetto 2’. Tutto il resto è ancora presto per essere annunciato”.
Si è parlato di un ritorno di ‘Matricole’…
“Si fanno nomi di tanti programmi. Dipenderà anche dal budget che mi assegneranno , ci sono da definire ancora tante cose. E’ un processo quello della costruzione del palinsesto molto lungo ma allo stesso tempo entusiasmante”.
Una voce che gira è un ‘Grande Fratello’ che dura dieci mesi. Lo vedi possibile?
“Credo che il gruppo autoriale del ‘Grande Fratello’ sia un’eccellenza e Endemol governi molto bene quel format, ampiamente compatibile con Canale 5. Dipende dai mezzi, intesi come costi, e dalla struttura narrativa. Credo che il grande successo di quest’anno sia un ottimo viatico per la prossima edizione. ‘Grande Fratello‘ è il massimo del nazional-popolare, e ovviamente, come direttore di rete sarei contentissimo di averlo in onda per dieci mesi. Sarebbe un’ipotesi di lavoro estremamente affascinante.”
Sei circondato da importanti primedonne nella tua rete, Rita Dalla Chiesa, Maria De Filippi, Barbara D’Urso, Michelle Hunziker, Alessia Marcuzzi, Paola Perego, Silvia Toffanin. Te la senti di esprimere qualche parola su ognuna di loro?
“Rita Dalla Chiesa: con lei ci portiamo fortuna, abbiamo lavorato insieme a ‘Epoca’ e ci siamo ritrovati a Canale 5 con ‘Forum’. E’ una persona deliziosa con la quale vado sempre d’accordo. E’ una mia grande amica e ho una grande stima di lei.
Maria De Filippi: è grandissima ed emotiva. Quando la vedi in video è assolutamente padrona del proscenio televisivo, fuori dal video sa tutto di tutti. E’ la persona più informata che io conosca con un’ansia di prestazione e un rispetto per la concorrenza che le fa onore. E’ una persona umile che conosce il valore del lavoro con un’attenzione al dettaglio unica, vista solo in lei e Ricci.
Barbara D’Urso: è coraggiosa. Si è buttata nell’avventura di ‘Mattino Cinque’ con uno sprezzo del pericolo che rasentava la follia. E’ entrata in un ambiente che non le apparteneva, come quello del daytime, essendo più presente nella prima serata. Credo che oggi sarà impossibile togliere a Mauro Crippa la figura di Barbara. Chapeau.
Michelle Hunziker: basta vedere come si impenna il termometro di ‘Striscia’ quando entra in scena. Entra con una naturalezza nel meccanismo del programma che ti domandi come mai non ci fosse il giorno prima. L’ho vista crescere passo dopo passo, devo dire che è impeccabile e fa ridere in tv come fuori.
Alessia Marcuzzi: quando avrà 60 anni sarà sempre una ragazza. E’ la tua vicina di casa con la quale sei cresciuto. Alessia è la normalità nel senso più alto del termine: si muove con una naturalezza strepitosa nel prime time del ‘Grande Fratello’ . E’ un’eterna trentenne.
Paola Perego: è una professionista di lungo corso. Ha una gavetta alle spalle incredibile e le ho visto reggere la diretta con una prontezza che solo i grandi sono in grado di avere. Conduce con sicurezza, è capace di essere molto di polso con i suoi ospiti, ha condotto trasmissioni difficili con ospiti difficili e non so quanti se la sarebbero cavata come lei.
Silvia Toffanin: non è facile essere lei perché visto che è la compagna di Pier Silvio ha gli occhi continuamente puntati addosso. In conferenza stampa l’ho vista sicura, spigliata e pronta. In video a ‘Verissimo’ è sempre più padrona di casa. E’ sempre molto informata sugli ospiti perché si prepara tantissimo: durante l’estate usa una parte del suo tempo investendo nella formazione. Si è laureata, ha dato l’esame da giornalista, è determinata e si sta costruendo lentamente il suo percorso.
Queste signore sono le ‘Magnifiche 7’ di Canale 5”.
A proposito di Paola Perego, è previsto un programma per lei?
“Dovrebbe realizzare un prime time in autunno o più avanti. Vedremo”.
Per concludere, te la senti di promettere ai telespettatori che cercherai di evitare il più possibile cambi di palinsesto per il prossimo autunno?
“Se andiamo a vedere la primavera del 2008 credo di aver effettuato solo un cambio di programmazione. Nessuno più di me vorrebbe più stabilità di palinsesti e programmazione. A Mediaset però dobbiamo sempre armonizzare i palinsesti delle tre reti presentando un’offerta sempre competitiva. Il nostro è un network commerciale, la logica dominante nel rispetto del pubblico è ottimizzare gli ascolti per rispettare la garanzia concordata con gli inserzionisti. La garanzia di primavera è composta da 20 settimane, è impensabile che non cambi niente in un lasso di tempo così lungo. La garanzia autunnale dura solo 11 settimane ma spesso si rivela più complicata. Si cerca sempre di mettere il telespettatore nella migliore condizione, qualche volta non si riesce perché il cambiamento avviene in maniera molto repentina senza che le guide televisive possano avvisarlo. Dal nostro punto di vista a Canale 5 cerchiamo ove possibile di tenerlo costantemente informato: abbiamo realizzato nel corso del 2008, 1.525 promo con un incremento rispetto al 2006 del 100%.”
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