Non smettere di sognare, mercoledì 3 giugno su Canale 5 l’Alessandra Mastronardi show
Dopo una delle campagne promozionali più insistenti della storia di Canale 5 ve lo sveliamo in anteprima: Non smettere di sognare andrà in onda su Canale 5 mercoledì 3 giugno in prima serata. Lo spacciano come il film tv dell’anno, in quanto a mire avanguardistiche, ma la trama è presto detta: una ragazza che vuole
Dopo una delle campagne promozionali più insistenti della storia di Canale 5 ve lo sveliamo in anteprima: Non smettere di sognare andrà in onda su Canale 5 mercoledì 3 giugno in prima serata. Lo spacciano come il film tv dell’anno, in quanto a mire avanguardistiche, ma la trama è presto detta: una ragazza che vuole sfondare nella danza, di nome Stella, è interpretata dalla stella dei Cesaroni Alessandra Mastronardi. A questo va aggiunto che Non smettere di sognare è la prima fiction prodotta negli studi televisivi di Cologno Monzese, e già questo la dice lunga sull’ibridismo di linguaggi tra l’intrattenimento e la serialità. In più è stata girata in HD e grazie alla tecnologia ad alta definizione si preannuncia di “alta qualità spendibile su tutte le piattaforme senza costi di trasformazione”, come ha dichiarato il Direttore della Fiction Mediaset, Giancarlo Scheri.
Già il promo la dice tutta sui contenuti del prodotto: per pochi istanti la Mastronardi intona la sigla con un sorriso ebete da piccola fiammiferaia, spalleggiata dal superuomo col ghigno da seduttore stampato, Roberto Farnesi. L’ex divo dei fotoromanzi è ormai imbrigliato nel ruolo del bello d’annata che non deve chiedere mai, ma in questo caso diventa produttore tutto di un pezzo che si invaghisce di una ragazzina di belle speranze (giusto per lanciare messaggi distorti alle smaliziate tredicenni da casa).
Colpisce che Canale 5 insista nel recuperare un genere, quale quello della fiction metatelevisiva, miseramente fallita in tutti i suoi precedenti: Tutti i Sogni nel Mondo e Cinecittà su RaiDue, Le ragazze di Miss Italia su RaiUno. “A “salvare” Non smettere di sognare, nel caso di un buon successo del pilot, potrebbe essere la mobilitazione di star Mediaset e reduci da Amici, visto che verrebbero sfruttate tutte le maestranze dell’azienda.
Ma come possiamo dimenticare l’ultimo tentativo tra tutti, peraltro prodotto “in casa”? Nel 2005 andava in onda Grandi Domani, prima annunciato sull’ammiraglia e poi subito spostato su Italia1, con un rapporto costi-risultati decisamente fallimentare. La serie, che vantava tra gli ideatori Maurizio Costanzo, riscontrò nella domenica sera della rete giovane una media di 2.500.000 spettatori, ma dalla sua aveva un cast debole per quanto fucina di talenti emergenti: da lì sono partiti Primo Reggiani, attore di cinema, Massimiliano Varrese, protagonista di musical, e Giulia Bevilacqua, volto di punta di Distretto di polizia. Peccato che la protagonista Stella Rotondaro, a sua volta reduce da Non è la Rai, era un’ottima cantante ma non bucava lo schermo.
In questo caso, invece, la star dello show è Alessandra Mastronardi e pare che le abbiano cucito questo prodotto addosso solo per spremerne fino all’ultimo l’enorme potenziale televisivo. Da una parte c’è la paura di un suo imminente divorzio dai Cesaroni, di cui ormai è diventata l’equivalente di Jennifer Aniston in Friends: pare siano riusciti a strappare la sua partecipazione alla quarta serie solo per alcune puntate. Dall’altra Canale 5 non avrà dormito sonni tranquilli, fino all’idea di “imbrigliare” il personaggio del momento in un altro marchio promettente. Peccato che la protagonista, con lo snobismo di tutte le miracolate dall’Auditel, abbia dato a vedere a Vanity Fair di non augurarsi un futuro seriale del pilot:
“Non cerco la lunga serialità, bisogna avere il coraggio di dire basta. Vorrei interpretare un bel personaggio in un film. Come Anna Maria Pierangeli, un’attrice italiana degli anni ’50 che volò negli Usa ed ebbe una storia con James Dean. Questo film è una favola tra Flashdance e Cenerentola, mostra il bello e il brutto di questo mondo. I talent danno la possibilità di studiare, non come l’Isola dei Famosi dove uno va senza fare niente. Ho dovuto fare ore di allenamento, prima di girare ero un pezzo di legno”.
Considerato che i telespettatori non si domandano altro che “ma il figlio di Eva è di Marco?”, il successo di Non smettere di sognare dipende tutto dal suo nome di richiamo. Intorno ci hanno costruito un cast piuttosto raffazzonato che vanta tra le guest star Pamela Prati, in qualità di produttrice tv, e Massimo Boldi nei panni di se stesso. Né più né meno di una succursale di Piper, per intendersi.