I Diari di TvBlog: La questione romana di Sky raccontata dal suo interno
Sonia Lippi, RSU e Segretaria territoriale CGIL di Sky racconta la vicenda romana del gruppo satellitare
Abbiamo chiesto a Sonia Lippi RSU e Segretaria Territoriale CGIL di Sky Roma di raccontarci la vicenda, dal suo punto di vista, della questione esuberi e trasferimenti dei lavoratori della sede romana e non solo romana di Sky Italia. Ecco il suo “Diario” di questi giorni scritto appositamente per TvBlog.
E’ dal 17 gennaio del 2017 che sto lottando, insieme ai lavoratori e ai giornalisti della mia sede per mantenere il posto di Lavoro.
Si perché quel giorno L’Ad Andrea Zappia comunica ai segretari generali di categoria ( escludendo le RSU dalla comunicazione) che Sky ha deciso di trasferire 300 lavoratori da Roma a Milano, e di licenziarne 120, di licenziarne 80 dalla sede di Milano e di trasferirne 10 dalla sede di Cagliari a Milano.
Tutto questo mentre si sbandiera ai quattro venti che Sky in questo ultimo anno ha aumentato i suoi profitti del 141 percento.A parte un iniziale sconforto, abbiamo reagito subito e la mattina dopo siamo riusciti a fare un assemblea straordinaria nel cortile della nostra sede, facendo successivamente irruzione in una sala dove l’Amministratore delegato stava facendo una diretta con tutte le sedi, per spiegare questa assurda decisione.
Eravamo tanti, tutti preoccupati per la nostra sorte, mentre gridavamo slogan verso la persona che ci stava cambiando la vita mi guardavo attorno e vedevo facce di persone che conosco da anni, preoccupate, arrabbiate, deluse.Ho visto colleghi e colleghe con le lacrime agli occhi, altre piangere disperatamente, e questo mi ha fatto male, così male che ho deciso, insieme alle altre Rsu, di prendere il microfono e parlare con quella persona che cercava di farci passare questo provvedimento come necessario.
Alle mie domande incalzanti non ci sono state altrettante risposte valide; l’AD cercava di dare la colpa all’avanzare nel mercato di Netflix e Amazon, non sapendo bene cos’altro mettere in campo. Così, spontaneamente, il 18 gennaio abbiamo fatto la nostra prima protesta.
Come RSU poi ci siamo subito riuniti e abbiamo deciso insieme al CDR dei giornalisti, anche loro impattati da questo provvedimento, di fare un assemblea congiunta e di uscire con un comunicato da leggere durante i TG di Sky Tg24.
Purtroppo quel comunicato non è stato mandato in onda; l’Azienda ha deciso di bloccarlo contravvenendo tra l’altro a un articolo del contratto dei giornalisti, insomma una dichiarazione di “guerra” ai lavoratori e ai sindacati.
Ci siamo mossi subito compatti, e abbiamo iniziato a contattate la politica, che si occupa del nostro territorio.
Sapevamo che alcuni parlamentari ci avrebbero dato supporto, e infatti Lunedì 23 Gennaio abbiamo incontrato L’on.Marco Miccoli e l’On.Lorenza Bonaccorsi i quali hanno ascoltato le nostre motivazioni e il giorno dopo sono usciti con un comunicato contro questa azione scellerata.In contemporanea il Cdr dei giornalisti incontrava l’azienda, la quale confermava la loro intenzione di ridurre drasticamente la sede di Roma e trasferire il TG a Milano.
Il 24 Gennaio le Rsu di Sky Roma, insieme a quelle della sede di Cagliari e Milano si incontrano in un coordinamento, insieme alle Organizzazioni Sindacali Nazionali e regionali; in contemporanea nella sede di Sky Roma si svolge l’assemblea del Cdr che vota all’unanimità uno sciopero immediato di 24 ore.
Appena ci giunge la notizia dello sciopero, in fretta decidiamo anche noi di entrare in sciopero, così da far sentire ancora più forte la nostra voce.
Avevamo un ora per proclamarlo e informare tutti i lavoratori, il problema era che nessuno di noi stava in sede.
Scriviamo in fretta il comunicato mentre stiamo al telefono cercando di fare un tam tam di informazione.
Sono momenti concitati, dove trovare un accordo non è facile.Il comunicato viene finalmente inviato! Siamo in sciopero congiunto con i giornalisti, rimane solo il problema di informare in meno di un ora tutti i lavoratori che siamo in sciopero dalle 13.00 del 24 fino alle 12.00 del 25 gennaio.
La tecnologia ci viene incontro, messanger, whatsApp, faceboock, twitter, scriviamo ovunque che alle 13.00 inizia lo sciopero.
Veniamo sommersi di chiamate , di messaggi, di domande. I lavoratori hanno fiducia in noi e nonostante non siamo in sede ci comunicano che faranno sciopero ma chiedono di vederci almeno per capire il perchè di tutta questa fretta.
Così lascio il coordinamento e vado all’appuntamento con un folto capannello di lavoratori che si sono riuniti a un bar vicino la nostra sede.Spiego loro le motivazioni, rispondo alle domande, cerco di limitare la loro angoscia. Non è facile infondergli un pochino di speranza, ma a questo punto cosa ci resta se non compattarci con le unghie e con i denti per il nostro posto di lavoro?
Alcuni miei colleghi Rsu nel frattempo vanno in sede a farsi un giro, Sky Roma è deserta, nonostante gli impedimenti lo sciopero è riuscito!
Il 25 Gennaio fino alle 12.00 siamo in sciopero poi il pomeriggio abbiamo un altro incontro istituzionale con l’On.Vincenzo Piso il quale, ascoltate le nostre motivazioni ci accorda il suo supporto. Il 26 Gennaio la mattina alle 9.30 veniamo ricevuti dal Consigliere Regionale della Regione Lazio Riccardo Agostini il quale ci dimostra la sua solidarietà e ci promette il suo appoggio, e alle 11.00 andiamo a una Audizione con la Commissione di Vigilanza sul pluralismo dell’informazione dove dovremmo incontrare anche un portavoce dell’Azienda che invece non si presenta, disertando così l’audizione, lasciandoci di fatto soli a parlare al presidente della commissione Cangemi e i consiglieri.
Dall’audizione usciamo con un briciolo in più di speranza e tanta determinazione, la solidarietà ci giunge da ogni persona che incontriamo e ciò non può che aiutarci ad andare avanti con coraggio. Nel tardo pomeriggio poi ci giunge la notizia che sia nei Tg della Rai che in quelli di Mediaset e di La7 sarà letto un comunicato di solidarietà ai lavoratori Sky.
E’ una giornata storica, mai era successo che le Tv della Nazione fossero tutte unite per combattere la perdita dei posti di lavoro.
Oggi mentre scrivo queste righe è il 27 Gennaio, abbiamo “solo” una riunione di coordinamento e cosa più importante finalmente abbiamo un pochino di tempo per girare in azienda a parlare con i nostri colleghi, a spiegargli cosa stiamo facendo, ad ascoltare le loro preoccupazioni che poi sono anche le nostre.
Scriviamo un comunicato per indire l’assemblea per giovedì 2 Febbraio e calendarizziamo i prossimi incontri istituzionali, domani inizia il fine settimana, per tutti forse, ma non per noi che continueremo a rispondere alle molteplici telefonate e ai mille messaggi che continuano ad arrivarci, cercando di mantenere saldi i nervi per continuare a difendere il nostro posto di lavoro.
Non so come finirà questa vertenza, ma so con certezza che combatteremo per noi e per i nostri colleghi, e che cercheremo di resistere “un minuto in più del padrone!”
Al Lavoro e alla Lotta
Sonia Lippi