Italia di Michele Santoro | Puntata 26 gennaio 2017

Inizia la puntata. Subito in onda il reportage realizzato nelle zone colpite dal terremoto e dalla neve.

Un volontario in Abruzzo: “Grazie alle raccomandazioni alcuni Comuni hanno avuto mezzi e turbine in più”.

Santoro: “Mancanza di prevenzione, assenza di regia per gli interventi, cementificazione”.

Santoro: “Molti di questi Comuni non hanno nemmeno un numero unico per chiamare durante un’emergenza”.

Nel monologo di apertura Santoro parla anche di legge elettorale: “In un Paese dove abbiamo sorteggiato le casette per darle ai terremotati dobbiamo affidarci al cul0 per avere il candidato buono nel nostro collegio”.

Santoro: “Grillo ha impedito a Di Maio di venire in trasmissione stasera. È bastata una telefonata del solito Casalino ieri intorno alle 10 e mezza di sera. Un vice presidente della Camera che agisce come un soldatino io non l’avevo mai incontrato. Mi piacerebbe confrontarmi con Grillo anche in una piazza”.

Santoro presenta così Emma Bonino: “Ci sono politici che non hanno paura di perdere. Davanti a lei ci inchiniamo”.

Bonino: “La mia impressione: andremmo a votare con una legge mostro”.

Bonino: “Proviamo a immaginare un giorno senza immigrati”.

Bonino: “I nazionalismi hanno provocato una guerra e un genocidio. Tornare indietro non è un traguardo da raggiungere”.

Giulia Innocenzi dietro le quinte.

Dopo la pubblicità, si riparte nuovamente con il reportage.

6 giorni senza energia elettrica. La signora, per risolvere, ha comprato un gruppo elettrogeno per mille euro.

In collegamento Massimiliano Giancaterino, ex sindaco di Farindola. Il fratello è una delle vittime.

Santoro: “In questi posti la neve deve essere rimossa prima che raggiunga i due metri. Bisogna prevenire le tragedie”.

Santoro tira in ballo il processo in cui Giancaterino è stato coinvolto per la costruzione dell’hotel Rigopiano.

Giancaterino precisa che l’hotel Rigopiano esisteva già prima della sua amministrazione.

Santoro: “Quei paesi non possono essere paesi per vecchi, dobbiamo investire nella montagna”. E lancia un altro reportage.

La ‘vendetta’ di Santoro per l’ospitata saltata di Di Maio sarà servita caldissima.

Tra poco sarò a #Italia da #Santoro @Serv_Pubblico @RaiDue

— Federico Pizzarotti (@FedePizzarotti) 26 gennaio 2017

Santoro annuncia (come noto) che la prossima settimana Italia tornerà in onda per l’ultima puntata stagionale. Pubblicità, poi i The Pills.

Il video dei The Pills ironizza su competenza e internet: “Il nostro sogno era curare con l’onestà”.

Pizzarotti in studio.

Santoro introduce Pizzarotti e smentisce che si tratti di una sua vendetta: “Non sono io ad aver sostituito Berlusconi con Grillo, ma è Grillo che ha sostituito Berlusconi nel darci addosso”.

Pizzarotti sul M5S: “Tutto è cambiato rispetto a quei valori che noi pensavamo di incarnare”.

Pizzarotti: “Il punto di riflessione è come viene scelta la classe dirigente del M5S”.

Pizzarotti fa intendere che il suo intervento a Italia era previsto prima ancora che l’ospitata di Di Maio saltasse.

Pizzarotti: “Da Bersani in poi lo streaming è scomparso”.

Santoro ironizza su Di Battista: “È acuto, quando lo ascolto in televisione mi accendo, sento un’acutezza…”

Pizzarotti esclude un governo Grillo-Salvini. E annuncia che si ricandiderà a Parma con una lista civica.

Santoro ribadisce: “Non è stata una vendetta, anche perché se mi devo vendicare… so come farlo”.

In onda un servizio sugli immigrati in Veneto, a Chioggia.

Ficarra&Picone, anche per promuovere L’ora legale, loro ultimo film.

Titoli di coda. Oltre a quella di Di Maio, Beppe Grillo ha fatto saltare anche l’annunciata ospitata di Mauro Corona?

Santoro chiude così: “Come è bello potervi dire ci vediamo prossimo!”.