Torna stasera su Rai2, dopo il lancio natalizio, il Boss in incognito made Nicola Savino. Parte ufficialmente la quarta stagione del programma prodotto in collaborazione con Endemol Shine Italy con un nuovo conduttore ovvero Nicola Savino. Suo il compito questa volta di raccontare le gesta dei “boss” che hanno accettato di lavorare, sotto copertura, insieme ai dipendenti della loro società.
Abbiamo incontrato Savino a poche ore dalla messa in onda del programma, in una chiacchierata che non ha toccato solo questo argomenti, ma anche l’imminente ritorno alla guida del Dopo Festival sulla Rete 1, oltre che il varietà della domenica pomeriggio di Rai2 Quelli che il calcio.
Cosa hai messo di tuo in questa quarta stagione di Boss in incognito ?
La mia esperienza, la mia età, la mia condizione di padre. Quando un operaio si dispera perchè la figlia ha un problema, so esattamente di cosa parla. Mi emoziono e spero di essere in grado di trasmettere queste situazioni al pubblico di Rai2. Per il resto il ruolo è identico. Accompagno il telespettatore cercando di illustrare al meglio il programma.
Ci sarà qualcosa di nuovo rispetto al passato ?
Il programma è quello, certo è più difficile far credere agli operai di una ditta che lui è il boss. Abbiamo degli escamotage che cambiano di volta in volta per questo motivo.
Ti sei fatto dare qualche consiglio da Costantino ?
No no. Non l’ho sentito, ma Costantino ha fatto da apripista, il lavoro sporco l’ha fatto lui (ride,ndr).
Quante puntate saranno ?
Sette.
Hai intenzione di condurre anche Pechino Express ?
No assolutamente. Pechino lo fa Costantino.
Per Sanremo che mi dici ?
E’ una bella conferma, perchè Carlo aveva tutte le ragioni per scegliere un altra strada. Ha scelto di confermarci e sono molto felice. Avremo una orchestra rimpolpata, sempre con Vittorio Cosma ma con più elementi, con degli ospiti molto importanti e divertenti che giocheranno con i cantanti. Tantissime sorprese, quella più importante è che i cantanti usciranno un po’ dalla liturgia sanremese e si mettano a giocare fra di loro, almeno questo è quello che ci auguriamo.
Cioè ?
Vorremmo che cantassero fra di loro e che facessero delle “jam session”.
Facciamo un primo bilancio di questa stagione di Quelli che il calcio
Quelli che il calcio ha recuperato da un paio di anni, con l’avvento della Gialappa’s e di Massimo Venier, credibilità in maniera molto pesante, tanto che ormai arrivano ospiti molto importanti, che non venivano più. E’ un programma in salute, divertente. E’ un miracolo che sia ancora in onda dopo 23 anni con una formula che è completamente diversa rispetto al passato e con ascolti uguali se non di più rispetto a partite di calcio in onda in diretta.
Confermato il prossimo anno ?
Non lo so, è ancora presto.
Hai in mente di tornare a fare una seconda serata tipo Scorie ?
Questo ora lo escludo. Ora faccio il Dopo festival che è la madre di tutte le seconde serate e fa ascolti stratosferici.