DiMartedì | Puntata 17 gennaio 2017

Ecco gli altri ospiti della puntata di stasera:

(1/3) A #dimartedì ospiti stasera @virginiaraggi, @a_catricala, Elsa #Fornero, Maurizio #Landini, @SabelliFioretti;

— diMartedì (@diMartedi) 17 gennaio 2017

(2/3) Ospiti a #dimartedì stasera @beppesevergnini, @MassimGiannini, @EAlessandrucci, Marcello #Ticca, Giacomo #Mameli, @PIERPARDO;

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(3/3) Stasera a #dimartedì ospiti @mariogiordano5, @Tommasocerno, Vittorino #Andreoli, @NPagnoncelli presidente #Ipsos.

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Floris apre la puntata con la notizia di Antonio Tajani eletto presidente del Parlamento Europeo.

Virginia Raggi, applauditissima, in studio.

Raggi: “Governare Roma non lo definirei un peso ma un onore, certo è una città difficile, ci sono responsabilità, le conoscevamo prima di candidarci e siamo pronti a farcene carico come stiamo già facendo. Non ci sono divisioni nella mia squadra. La città sta cambiando ma quando si costruisce si deve fare la buca, scavare, costruire le fondamenta. Gli operai sono a lavoro a costruire solide fondamenta”.

Raggi: “Io inadeguata? Se una persona è capace o meno lo si può dire solo se si trova su una macchina pronta a partire”.

Raggi: “La macchina amministrativa è uscita fuori da Mafia Capitale a pezzi, quindi noi tutti insieme ci stiamo facendo carico di ricostruire la macchina. Quando è ricostruita possiamo iniziare a guidare”.

Raggi sull’arresto di Marra: “Marra aveva un curriculum di tutto rispetto, era un ufficiale della Guardia di Finanza. Era plurilaureato e aveva ricevuto onorificenze. Ho commesso un grave errore di valutazione”.

Raggi: “Non siamo immuni dagli errori, se li commettiamo proviamo a riparare. L’importante è non ripetere gli stessi”.

Sulla Appendino: “Chiara è una ragazza eccezionale, è bravissima. Lei sindaca di Roma? Io credo che ognuno debba fare il sindaco della propria città”.

Raggi spiega che già quando era consigliere comunale frequentava i tetti del Campidoglio: “A quello che mi risulta le cimici non ci sono. Magari ci fossero, così saprebbero che non ci diciamo nulla di eclatante se non come risolviamo questo problema o come affrontiamo quella sfida”.

Raggi: “Gli avvisi di garanzia si leggono e si valutano e si decide cosa fare. Secondo alcuni giornalisti che c’hanno fatto terrorismo psicologico per tutte le ferie natalizie, io il 9 di gennaio sarei dovuta finire in carcere o appesa sulla pubblica piazza. Oggi siamo al 17 e per quanto mi risulta non sono indagata, sono tranquilla e serena”.

Raggi assolutamente in forma. Chiede a Floris di non interromperla, lui sorride ma tiene la barra dritta.

Raggi sfugge alla domanda su Roberta Lombardi: “Stiamo ricostruendo la città anche insieme ai parlamentari”.

Raggi: “Voi giornalisti perché non avete iniziato da prima a parlare dei debiti di Atac?”.

Raggi rivendica i 18 milioni di euro per il sociale. Poi ancora contro Floris: “Mi faccia finire, non riesco a completare neanche una frase…”.

Per la seconda volta, la Raggi definisce “mal posta” la domanda di Floris: “Ma non è cattiveria”, precisa poco dopo la sindaca.

Raggi: “Io si, mi rivoterei, soprattutto mi darei lo stesso tempo che è stato dato ad altri sindaci prima di parlare”.

Finisce l’intervista. Breve pubblicità, poi una sorpresa annunciata da Floris.

Maurizio Battista ospite comico della puntata: “Siete scorretti, avete mandato via la Raggi”.

Battista: “Di amministratori condominiali ce ne sono anche onesti… Io non li ho conosciuti, però”.

Elsa Fornero in collegamento. Si parla di pensioni.

Le telecamere scrutano Landini e Severgnini dietro le quinte.

Landini: “Ape è idea malsana, mi viene voglia di rincorrere chi l’ha pensata”.

Landini osserva: “I lavori non sono tutti uguali, per flessibilità in uscita è necessario non il tetto per l’età ma per contribuzione”.

Fornero: “Fanno finta di cambiare la mia riforma e si inventano acronimi fantasiosi come Ape e Rita”.

Severgnini osserva che “stiamo creando una generazione di ragazzi che non avranno la pensione”. Poi si parla dei vitalizi dei parlamentari.

Fornero: “Il Paese non può reggere un altro aumento dell’Iva, dal 22 al 24%; va scongiurato”. E ricorda la tassa sulla ricchezza imposta dal governo Monti.

In onda un servizio sul turismo sessuale ad Amsterdam.

Cerno e Giannini in studio, Giordano in collegamento.

Cambio di ospiti in studio: Alessandrucci e Catricalà. Torna Landini, resta Giannini.

In un servizio si elencano i rincari del 2017.

Emiliana Alessandrucci intanto nota che “con le manopole sui termosifoni si doveva risparmiare ma sono stati un costo in più”.

Secondo Landini, le diseguaglianze sociali sono frutto anche del mercato libero: “Va controllato”.

Ancora il lavoro in primo piano. Landini: “Non solo non c’è lavoro, ma chi lavora è povero”.

Collegamento con il professore Marcello Ticca. Anche questa settimana si parla di freddo. E di salute.

Viene replicato il monologo di Lastrico della scorsa settimana.

In studio Pierluigi Pardo e Claudio Sabelli Fioretti. Si parla di leader politici e sportivi.

L’inglese di Berlusconi, Renzi e Alfano. E della Raggi.

Fioretti: “La Boschi non è antipatica, ma maleducata”.

In studio Vittorio Andreoli, psichiatra. Promuove il suo libro e commenta i recenti casi di cronaca nera.

Giacomo Mameli, giornalista e scrittore. Promuove il suo nuovo libro Le ragazze sono partite. Si parte però dal trionfo del no al referendum in Sardegna.

Con la notizia della concessione della grazia da parte di Obama a Chelsea Manning, finisce la puntata. Alè.