Gigi Proietti a Blogo: Siamo felicissimi per il risultato, festeggio i miei 50 anni di carriera anche in Tv
L’intervista a Gigi Proietti subito dopo la diffusione dei dati di ascolto della prima puntata di “Cavalli di battaglia” su Rai1
5.043.000 telespettatori con uno share del 21,46%. Un risultato davvero di tutto rispetto per la premiere di Cavalli di battaglia, il varietà che ha visto il ritorno in uno show televisivo di Gigi Proietti. Abbiamo voluto commentare con il grande attore e regista romano questo ottimo risultato.
Felice, soddisfatto ma anche come lui stesso ammette appena ci risponde al telefono, frastornato, Gigi Proietti accoglie in questa domenica mattina di gennaio il positivissimo risultato Auditel della prima puntata del suo Cavalli di battaglia con giustificata soddisfazione. Una mattinata fatta di telefonate e di complimenti, a partire ovviamente dalla Rai.
Buongiorno Proietti, dunque il varietà tradizionale funziona ancora?
Si, evidentemente il varietà funziona ancora e la cosa non era per niente scontata.
Vi aspettavate questo risultato ?
Onestamente no. Non mi aspettavo di superare il 20%, ovviamente siamo felicissimi.
Il varietà quindi funziona ancora, ma come deve essere fatto lo show televisivo oggi ?
Programmi che arrivano a durare più di tre ore inevitabilmente non possono essere fatti di piccole cose. Il varietà televisivo è ereditato dal teatro, c’è poco da fare. Che sia cabaret, che sia show, da sempre è nato sulle tavole del palco di un teatro.
Chi ci sarà alla seconda puntata? Ci può anticipare il nome di qualche ospite ? Teme un calo di ascolti?
Ci sarà Max Tortora, Lillo e Greg e molti altri. Di solito le seconde puntate, lo dico anche per scaramanzia, calano un pochino. Se ci sarà calo, speriamo sia di poco.
Ha ricevuto telefonate da parte della Rai stamattina ?
Mi ha chiamato il direttore di rete che era entusiasta.
E’ da oltre vent’anni che non faceva un varietà in tv, come è stato questo ritorno ?
La televisione ogni tanto lo faccio, certo un varietà è parecchio che non lo facevo. Per fare un varietà ci vogliono delle idee molto forti altrimenti non funziona. In verità è la durata che ti chiedono che scoraggia un pochino.
Quindi più che l’Auditel la cosa che l’ha frenata a tornare a fare uno show in tv in questi anni è stata la questione della durata monstre della prima serata televisiva italiana?
Un po’ questo si, poi Cavalli di battaglia ho deciso di farlo anche perchè volevo in qualche modo festeggiarmi da solo per i 50 anni di carriera, spettacolo che faccio a teatro in questo periodo. La prima serata dura troppo, capisco le esigenze, ma tre ore sono francamente troppe.
Qual è la durata giusta per un varietà televisivo secondo lei ?
Un ora o poco più. Ricordo che feci negli anni settanta un varietà che s’intitolava “Sabato sera dalle nove alle dieci”. Quella è secondo me la durata giusta di uno spettacolo, un ora. In questa maniera si ha modo di provare bene, limare gli sketch ed i numeri dello spettacolo, adesso devi arrivare a queste durate che alla fine stancano.
Come non dare ragione a Proietti. Complimenti dunque per questo suo ritorno al varietà televisivo baciato dal successo.