I Bastardi di Pizzofalcone | Puntata 10 gennaio 2017 | Diretta | Riassunto

Una signora sente uno sparo: un autista è stato ucciso.

Lojacono ed Aragona si recano sul luogo del delitto, ora che hanno l’autorizzazione ad indagare.

La vittima, racconta la donna che l’ha trovato, si chiamava Vincenzo. Ma nè lei nè sua sorella si ricordano il cognome: lo avevano assunto da poco come autista.

Le due stavano rientrando a casa: sono scese dalla macchina, mentre l’autista doveva chiudere il cancello. Hanno sentito lo sparo ed hanno visto una moto con a bordo due uomini vestiti di nero scappare. Ma la versione delle due non coincide.

La Di Nardo informa i genitori che sta per andare a Roma dal fidanzato Ernesto. I genitori si lamentano del fatto di non averlo ancora incontrato.

La Calabrese scopre che la vittima, Vincenzo Ramaglia, in realtà era da sei mesi uscito di prigione dove è stato per spaccio e detenzione di droga.

Le sorelle Filangieri sono scioccate, ma non ricordano chi gli abbia consigliato Vincenzo. Le due non ricordano nessun comportamento strano da parte della vittima.

Romano ha un altro scatto d’ira, che viene sedato da Palma.

Tiziana osserva Lojacono: da come mangia, capisce che è preoccupato. Ma l’ispettore non pensa al caso, ma alla figlia, che non va a scuola e non studia.

Romano è scontroso anche con i genitori di Giorgia, che notano che tra i due le cose non vanno bene.

La Di Nardo, invece, non è andata a trovare un uomo, ma una donna.

La moglie di Vincenzo non aveva più un buon rapporto con il marito, ma non si era mai immischiata nei suoi affari.

Nemmeno Rosa, figlia di Vincenzo, sa nulla del padre, con cui non voleva più avere niente a che fare. Ricorda, però, una persona particolare.

La figlia ha ricordato che qualche settimana prima aveva visto un uomo di colore litigare con il padre. Lojacono riprende Aragona per il suo razzismo.

Fra Leonardo si preoccupa delle condizioni di salute di Pisanelli: l’uomo ha il cancro, ma non si cura. Pisanelli gli confessa di parlare con Carmen, fingendo che lei sia con lui.

La Martona ha scoperto che l’arma che ha sparato è un revolver, una special 38, non un’arma comune.

L’uomo con cui parlava Vincenzo era Samuel Bukar, che ha passato due anni in prigione.

Romano torna a casa per festeggiare l’evoluzione del caso ed il fatto di aver avuto un’intuizione brillante, ma non trova Giorgia.

La Di Nardo riceve un sms dalla Martone: lei, però, ai suoi genitori dice che è il suo fidanzato.

Rosa riconosce Bukar come l’uomo che aveva parlato con Vincenzo.

Bukar dice a Lojacono ed ad Aragona di essere stato amico di Vincenzo, anche se ammette che in carcere avevano litigato perchè voleva che gli presentasse qualcuno per lavorare nel giro della droga. L’uomo crede che Vincenzo non avesse del tutto abbandonato il traffico di stupefacenti.

La Calabrese a casa si prende cura del marito e del figlio. Con il marito non sembra esserci intesa.

Paolo, ex collega di Lojacono, rivela all’amico che Lomonaco, il pentito che ha detto che aveva passato informazioni alla mafia vorrebbe ritrattare. Se lo facesse, cadrebbero le sue accuse, ma all’ispettore non interessa.

Il collega, allora cambia argomento, e gli consiglia di uscire con Letizia. Ma anche questo argomento non piace all’amico.

Bukar insiste di non aver ucciso Vincenzo, a cui però aveva chiesto di mettere una buona parola su di lui con il boss Gennaro Castrovetere.

La Martone scopre che la stessa pistola con cui è stato ucciso Vincenzo è la stessa con cui è stato ucciso Cosimo Capuano. L’uomo apparentemente non sembra avere legami con Vincenzo.

Il team ispezione la casa di Capuano, che lavorava come buttafuori.

Lojacono trova della cocaina.

La donna delle pulizia della discoteca non sa chi possa aver ucciso Capuano.

Ma sa a chi vendeva la droga: il pugile Carmine Mariano, che non sa il nome di chi incontrava Cosimo per comprare la droga, ma sa che faceva parte della famiglia Castrovetere, quella del boss che era in prigione con Vincenzo.

Romano ed Aragona vanno a parlare con Castrovetere, che non ha una buona considerazione di Vincenzo e di Capuano. Nonostante questo, non li ha uccisi.

Pisanelli mentre si reca alla metropolitana, scopre che una donna si è buttata sotto un treno.

La vittima ha lasciato un biglietto di scuse. Si chiamava Rosa Scapece. Pisanelli pensa che sia ancora opera del serial killer.

Le Filangieri non riconoscono Capuano, ma non credono che Vincenzo fosse un criminale.

Le due donne sono raggiunte dalle amiche Carmignano e Lancellotti per giocare a burraco.

La Calabrese scopre che Calabrese nel 2003 aveva lavorato al circolo nautico Albarossa dove, in quel periodo, tre giovani persero la vita a causa di eroina tagliata male.

Il proprietario del circolo sapeva che Capuano spacciava, e lo licenziò.

Castrovetere nega di aver passato la droga a Capuano, che si era messo in società con Vincenzo acquistando droga tagliata male. Chi li ha uccisi voleva vendicarsi dei tre ragazzi.

Una dei tre ragazzi era la nipote delle sorelle Filangeri, ma le due sostengono di aver assunto Vincenzo per caso.

Il team perquisisce la casa delle due donne, trovando la pistola con cui sono stati uccise le due vittime. E’ la stessa pistola con cui la madre della ragazza uccisa dalla droga tagliata male si è uccisa.

Il marito di Clelia, morto due anni dopo, le aveva lasciato la pistola facendosi promettere che si sarebbe vendicata. La donna lo ha assunto per essere sicura di non sbagliare.

Gli altri due ragazzi uccisi erano nipoti della Carmignano e della Lancillotti, le amiche di Clelia, che continua a dire di aver fatto tutto da sola.

Ma Lojacono non è ancora convinto: va a parlare con Armando, il vagabondo che si trova dietro la discoteca dove è stato ucciso Capuano. L’uomo gli dice di aver visto un drago con la testa bianca.

Grazie alla ricostruzione dell’uomo, Lojacono arriva a capire che l’Audi su cui era a bordo l’assassino di Capuano era della Lancillotti, che ogni tanto prestava alla Carmignano: sono loro le complici degli omicidi.

Pisanelli parla con il suo farmacista di fiducia, a cui chiede i nomi di tutti coloro che assumono antidepressivi.

Giorgia fa tardi a casa: quando rientra, Romano le dà uno schiaffo.

Pisanelli vuole arrivare prima del serial killer, individuando la vittima dalla lista di coloro che assumono antidepressivi.

Anche le amiche di Clelia confessano.

Lojacono si fa strappare la promessa dalla Piras di andare a bere qualcosa una sera. La donna gli offre un passaggio in macchina.

Giorgia lascia un messaggio a Romano: lo lascia.

Palma sta cercando una casa nuova.

Laura ammette a Lojacono di aver preso informazioni su di lui. Lui le dice che sembra che lei abbia messo il lavoro davanti a tutto, diventando più distaccata.

I due si baciano e vanno a casa di Lojacono.

Ma ad aspettarlo c’è sua figlia Marinella. La puntata finisce.