Home Notizie Una Web Tv dalle macerie del terremoto. Ecco l’abruzzese Indie Vision: quando il tubo catodico si fonde con Internet

Una Web Tv dalle macerie del terremoto. Ecco l’abruzzese Indie Vision: quando il tubo catodico si fonde con Internet

Tv e Web: un connubio di cui abbiamo spesso parlato in termini positivi. Possono farsi del bene a vicenda, sebbene sia ancora dura capire a fondo quale dei due strumenti sia propedeutico all’altro. Uno degli argomenti di attualità più toccati dalla televisione, negli ultimi mesi, è stato sicuramente quello del terremoto d’Abruzzo; tema difficile che

18 Maggio 2009 14:01

Indie Vision Tv e Web: un connubio di cui abbiamo spesso parlato in termini positivi. Possono farsi del bene a vicenda, sebbene sia ancora dura capire a fondo quale dei due strumenti sia propedeutico all’altro. Uno degli argomenti di attualità più toccati dalla televisione, negli ultimi mesi, è stato sicuramente quello del terremoto d’Abruzzo; tema difficile che il tubo catodico ha trattato diffusamente e quasi sempre malissimo, con ipocrisia, perbenismo, incapacità di raccontare lo stato delle cose, corrotto com’era – questo tubo catodico – dall’esigenza forzata di cagionare prima di tutto commozione nello spettatore. Pornografia sentimentale, si chiama: c’è chi la confonde ancora con il giornalismo, al punto che, quando qualcuno tenta una rottura coraggiosa degli schemi, viene tacciato di volgarità. Storia vecchia, andiamo avanti.

Il magazine TeramoNews riporta la notizia interessante di una nuova WebTv denominata “Indie Vision” e creata dai giovani di Officine Indipendenti, un’associazione con sede a Teramo che fa riferimento al Partito Democratico ma che alla politica guarda con sempre maggiore distacco critico: uno degli argomenti di spicco di Indie Vision è proprio il recentissimo terremoto che ha colpito L’Aquila e provincia, specificatamente la questione relativa al crollo della Casa dello Studente, sul quale non diremo nulla essendoci un’inchiesta della Magistratura in corso. L’obiettivo dell’emittente è di aiutare nella maniera più concreta possibile gli studenti disagiati dal sisma. Spiega Giorgio Giannella, presidente di Officine Indipendenti, sempre dalle colonne di Teramo News:

“Vogliamo dare voce a chi di cose ne ha davvero da dire creare uno spazio sociale, di incontro non solo reale, ma anche virtuale”.

Il modello di tale televisione è partecipativo, à la Current Tv per intenderci, in modo tale che chiunque possa dare il proprio contributo video o definire le tematiche di cui si dovrebbe trattare. Naturalmente, l’emittente si concentra moltissimo, come detto, sull’inagibilità delle strutture piagate dal terremoto e sui tentativi politici e amministrativi per tentare di risollevare il risollevabile; ma non è tutto qui. Indie Vision vuole portare alla luce anche situazioni meno critiche, come testimonia la sezione “Indie Kitchen”, ad esempio, che documenta la vita domestica degli studenti fuori sede, alle prese con le tecniche di cucina e i disagi quotidiani. In ogni caso l’argomento principe è rappresentato dai giovani. “Dire che i giovani sono il futuro – spiega ancora il presidente Giorgio Giannella – è un errore. I giovani sono il presente”.

Il progetto è interessante, i protagonisti sono molto attivi, sia sul sito Web, come detto, che su MySpace e Facebook. La televisione, intesa come mezzo di diffusione di un contenuto, può essere costruita e generata anche dal livello più basso possibile, indipendentemente (è il caso di dirlo) dalle aspirazioni e obiettivi prefissati.

Tanto per tornare a bomba e chiudere il cerchio, proprio sull’home page del sito di Officine Indipendenti campeggia un sondaggio che recita: “Per le vignette sul terremoto presentate ad Anno Zero Vauro è stato sospeso dalla trasmissione di Raidue. Secondo voi il provvvedimento è giusto?”; ebbene, in una realtà locale che fa riferimento proprio all’Abruzzo il risultato è un plebiscito a favore del NO, non è giusto che Vauro sia stato sospeso dalla trasmissione. Questo tanto per non dimenticarci quanto la commozione (legittima, per carità) possa essere, sempre e comunque, un ostacolo alla verità.