Alla fine l’effetto Nemica amatissima non si è mai spento per le ripetute interviste post-messa in onda, che hanno fatto del polverone mediatico il vero evento, nettamente più accattivante di un medley di sigle tv. Non è un mistero che Lorella Cuccarini stia vivendo una stagione d’oro, valorizzando l’uscita del suo libro a colpi di ospitate-evento (da Che tempo che fa a Verissimo passando per Music Quiz, in attesa del suo duetto con John Travolta a Music).
Ciliegina sulla torta di questa ritrovata (e un po’ pompata) popolarità è stata la sua ospitata natalizia a Domenica in. Qui Lorella ha ritrovato il suo papà artistico di sempre, Pippo Baudo, abbandonandosi a qualche confidenza in più sulle polemiche di Heather Parisi al suo ritorno in Cina:
“Il rapporto è stato un po’ faticoso. I tagli del montaggio a suo sfavore? Quello era un problema tecnico più che di contenuto. Lo squilibrio? C’era dall’inizio, è stato il frutto di una sua scelta. Heather è una donna molto fragile che va trattata con cura, io le sono stata molto vicino. Le dico di fare pace con se stessa”.
Pippo, pronto ad ammettere di aver visto il programma e di aver notato uno scompenso di visibilità tra le due, ha cercato di stemperare la loro lite invocando lo spirito del Natale:
“Vi ho visto nascere tutte due, mi auguro che Heather torni a respirare la nostra aria e a farsi illuminare dal nostro sole italiano con i suoi figli e suo marito. Io le auguro tanta felicità”.
Quale miglior biglietto da visita per lo speciale Nemica amatissima proposto su Rai1 sabato 7 gennaio 2017? Il competitor è assai agguerrito, visto che riparte C’è posta per te, ma solo la maretta in corso tra la Parisi e la Cuccarini può creare un minimo di curiosità sulla replica-meglio di cucita su misura.
Ovviamente Lorella, di questa operazione di marketing, sembra una vittima più che una complice vista la sua innegabile buona fede, soprattutto per la sua signorilità. A più riprese ha ribadito di essersi fermata all’abbraccio che lei e Heather si sono scambiate alla fine del programma, senza voler mai infangare il nome della collega.