Francesco, il Papa della gente | Puntata 8 dicembre 2016 | Diretta | Riassunto

Il giudice Oliviera nota la presenza dell’esercito sul suo luogo di lavoro.

L’esercito sta prelevando tutte le sue carte: la donna è stata sospesa.

La donna cerca conforto in Bergoglio, che le consiglia di andarsene.

Jorge affida ad un ribelle la sua carta d’identità: l’uomo si fingerà Bergoglio in Brasile.

I due gesuiti di cui si erano perse le tracce sono stati liberati, ma sono sotto choc e non vogliono vedere nessuno, neanche Bergoglio, che ha tolto loro la protezione dell’Ordine. Ma Jorge li vuole aiutare ad andarsene.

La Oliviera chiama Jorge da un bar: sembra preoccupata.

Jorge deve aiutare anche lei, che sembra essere sotto osservazione: la porta in Collegio di nascosto.

L’uomo le fa incontrare i figli in Collegio, lontano da occhi indiscreti.

La figlia di Esther, che è stata torturata, riesce a tornare a casa dalla madre.

La donna festeggia con le altre madri della Plaza de mayo: sono fiduciose che riusciranno a liberare tutti.

Ma mentre raccolgono soldi per la loro campagna, arriva la polizia, che arresta anche Esther.

E come tutti gli altri detenuti, viene torturata e trasferita al Sud. O almeno questo è quello che viene detto loro.

Esther si prepara alla deportazione.

Ma una volta sedati, i detenuti vengono gettati dall’aereo su cui sono, compresa Esther. Jorge non ha più notizie di lei.

Finita la dittatura, Jorge viene mandato a frequentare un Dottorato in Germania.

In chiesa, l’uomo incontra una donna che parla la sua stessa lingua, arriva dal Venezuela.

La donna prega la Madonna perchè sciolga i suoi nodi, siano essi dubbi o timori. Jorge le chiede di leggere una preghiera per lui.

Due anni dopo, Bergoglio è di nuovo in Argentina, a 700 chilometri da Buenos Aires. Qui un Cardinale vuole parlare con lui, consapevole che Jorge sia stato costretto ad un esilio. Ma per Bergoglio si tratta della possibilità di stare vicino ai più deboli.

Il Cardinale ha una lettera del Papa, che vuole che Bergoglio accetti l’incarico di Vescovo ausiliare che aiuti i preti delle periferie.

Bergoglio accetta l’incarico e si mette al lavoro: qui conosce il parroco De Marchi, che gli confessa di essere innamorato di una ragazza. Jorge gli consiglia di valutare bene la sua situazione, senza giudicarlo.

Jorge inizia a conoscere la difficile situazione delle periferie.

La Chiesa argentina vuole proporre una “legge dell’oblio”, per dimenticare la dittatura di Videla. Ma Jorge, ovviamente, contesta la proposta.

Alcuni parroci vogliono iniziare uno sciopero della fame per impedire la distruzione delle favelas dove vivono numerose persone. Bergoglio chiede loro di aspettare: vuole parlare con il Vescovo di Buenos Aires.

Ma Quarracino non sembra volerlo aiutare. Bergoglio cerca di fargli capire che, ora che è lì, deve aiutare la gente e non può far finta di niente. Riesce a strapparli un incontro con il braccio destro del sindaco.

Il Barrio 31, il quartiere che sta per essere raso al suolo, ha un grande valore economico. Ma per Jorge valgono di più coloro che lo abitano.

Bergoglio riesce ad aprire un tavolo di trattative.

Ma la trattativa si tramuta in una barricata della Polizia.

Bergoglio, però, riesce a calmare le acque con una messa, a cui partecipa anche Quarracino.

E durante la Messa, la Polizia cede: il quartiere è salvo.

Nel corso degli anni, Jorge prosegue nella sua attività di evangelizzazione, mettendosi sempre contro i poteri forti ed a favore dei deboli.

La televisione parla dei desaparecidos, ancora oggi uno dei casi irrisolti, a causa delle numerose persone non più rinvenute dalle loro famiglie.

Jorge parla con la Oliveira, diventata Segretaria per i Diritti umani degli Affari esteri, del ritrovamento di alcuni resti dei desaparecidos: almeno cinque di quei corpi sono di donne. Secondo lui uno di quei corpi potrebbe essere di Esther.

L’intuizione di Bergoglio era giusta: tra i corpi rinvenuti c’è anche quello di Esther. I familiari vorrebbero seppellirla nel cortile dietro la chiesa dove è stata sequestrata, ma per legge non sarebbe possibile. L’unico a consentirlo è proprio lui che, però, non potrà assistere al funerale: i parenti sono ancora arrabbiati per il comportamento della chiesa.

Jorge assiste al funerale in televisione.

Jorge va a trovare Padre Jalics.

E’ mentre fa colazione, però, che scopre dell’abiura di Benedetto XVI.

Tutti gli appuntamenti di Bergoglio devono saltare per il suo viaggio a Roma. La sua assistente Agnes teme che Jorge resti a Roma.

I fedeli, però, lo acclamano già come un Papa.

Bergoglio non vuole diventare Papa: piuttosto, dice, si presenterà al conclave con un bastone, per mostrare a tutti di essere stanco. Scommette un’Ave Maria che non diventerà Papa.

Jorge sembra avere altri pensieri per la testa, legati ad una favela ed a Padre Pedro, un sacerdote irruento che alimenta le tensioni.

Bergoglio, ora Cardinale, parla con Pedro, che non vuole andarsene. Ma Jorge gli spiega che mandarlo via non è una punizione, ma un modo per proteggerlo. Pedro gli ricorda che anche quando lui ha avuto l’occasione di andarsene, è rimasto.

Racconta ai presenti quando decise di farsi sacerdote, e che per quella scelta fu consigliato da Esther.

Il viaggio per Roma deve aspettare: Jorge accetta l’invito di Padre Pedro di celebrare una messa, per trovare tutti e due le risposte alle loro domande.

Jorge parte per Roma, dove partecipa al Conclave.

I voti a suo favore iniziano ad arrivare.

Sappiamo come va a finire: Bergoglio viene nominato Papa.

Le persone che lo conoscono, tra cui la Oliveira, fanno festa.

Si conclude con il vero Papa Francesco e le sue prime parole rivolte alla folla. Bergoglio ha annunciato che aprirà gli archivi segreti del Vaticano sulla dittatura argentina. La puntata finisce.