Missing, su Raidue la spy-story con Adriano Giannini tra i protagonisti
Su Raidue Missing, la spy-story con protagonisti Ashley Judd ed Adriano Giannini
Una nuova serie tv sta per arrivare su Raidue, e questa volta con un po’ d’Italia al suo interno. Stiamo parlando di “Missing”, in onda da questa sera alle 21:50. Una spy-story che, partendo dall’America, viaggia per l’Europa portandoci anche, appunto, nel nostro Paese.
Tutto inizia quando Michael (Nick Eversman), figlio di Rebecca (Ashley Judd), parte per l’Italia, per un programma di studio all’estero. Nonostante la madre, che qualche anno prima ha perso il marito (Sean Bean, Ned Stark in “Game of Thrones”), sia contraria, lascia partire il ragazzo, fidandosi di lui.
Michael, però, smette di farsi sentire. La protagonista, preoccupata, vola in Italia alla ricerca di indizi. Lo fa anche grazie al suo passato: Rebecca è infatti un’ex agente della Cia, che si è ritirata anni prima per dedicarsi alla famiglia. Ora, deve ricordarsi dei suoi trucchi per trovare informazioni su che fine possa aver fatto suo figlio.
Rebecca si troverà nel mezzo di una cospirazione, che coinvolge la Cia e l’Interpol, e nella quale potrebbe essere finito il figlio. Costretta a lavorare come agente, e richiamata in America da Miller (Cliff Curtis, “Trauma”), sarà aiutata in Italia da Giancarlo, interpretato dall’italiano Adriano Giannini, che porterà la protagonista per le strade di Roma nei primi episodi (in realtà le scene sono state girate in Repubblica Ceca).
In onda sulla Abc, “Missing”, composto da dieci episodi, unisce l’azione al drama, con la novità dell’ambientazione non americana. Fa piacere, inoltre, vedere un attore nostrano lavorare in una produzione straniera (come Valentina Cervi in “True Blood 5”), sebbene l’esperienza di Giannini sia stata breve.
“Missing” non è stato rinnovato per una seconda stagione, nonostante gli ascolti (sempre sopra i sei milioni di telespettatori) non siano stati disastrosi. Probabilmente ha anche influito il budget della serie che, per una serie non particolarmente di successo, potrebbe essere stato eccessivo.