Sebastiano Lombardi: “La7 non ha sorpassato Rete 4, Costanzo show resta alla domenica, no ai game”
Le dichiarazioni del direttore di Rete 4
Il 3 novembre scorso ha festeggiato i suoi primi due anni da direttore di Rete 4. Il sito del settimanale Panorama ha intervistato Sebastiano Lombardi per fare il punto sulla sua direzione. Chiarito che il suo obiettivo sin da subito è stato rendere Rete 4 “una rete calda, di relazione, che cerca un rapporto col pubblico attraverso programmi chiaramente leggibili“, ma anche “un canale più strutturato sulle produzioni“, laddove invece era un canale “che aveva una programmazione per certi aspetti raffinata ma molto strutturata sul cinema“, Lombardi ha negato la crisi di ascolti e smentito il sorpasso che La7 avrebbe operato in termini di share in prima serata:
I numeri continuano ad essere un mistero: dovrebbero essere incontrovertibili, invece ognuno riesce con dati veri a manipolare la realtà oggettiva. Cairo ha fatto bene a comunicare come ha fatto, ma la realtà parla di una Retequattro solidissima nel 2016: tutte le generaliste sono in piccolo calo, ma i nostri obiettivi di prime time sono stati raggiunti. La7 ha dei punti di eccellenza, che ammiro e apprezzo, come Crozza e la straordinaria forza di Lilli Gruber e Mentana. Ma non c’è stato alcun sorpasso e non mi interessa la polemica con Cairo: se fossi un editore di un singolo canale forse comunicherei come ha fatto lui.
Lo ha definito “il punto di saldatura tra la vecchia e la nuova Retequattro“, quindi ha fatto intendere che il Maurizio Costanzo Show resterà nella collocazione della domenica sera nonostante la concorrenza di Che fuori tempo che fa:
In altre serate ci sono turbolenze meno prevedibili: la contrapposizione con Fazio è relativamente blanda perché il suo pubblico elettivo è molto diverso da quello del Costanzo Show.
A proposito di Barbara Palombelli, padrona di casa di Forum, il direttore ha ammesso che “il mio sogno è farle fare delle prime serate, ma essendo così importante mai la esporrò a qualcosa che non è alla sua altezza“. Quindi sulla nuova edizione di Il Terzo Indizio e sull’arrivo alla conduzione di Barbara De Rossi, esclusa da Amore criminale:
Non sarà solo un programma di testimonianza. Vogliamo portare in Azienda un modo nuovo di fare tivù: ho chiesto io che si lavorasse per fare delle instant fiction su episodi che hanno un valore esemplare. In due o tre mesi – con risorse con cui in un altro canale non si accenderebbero nemmeno le telecamere – realizzeremo un prodotto: per fare questo servono professionalità e la De Rossi porta conoscenza.
Sul Tg4, Lombardi ha ricordato che “veniamo da un’eredità complessa, un’informazione ultraschierata (il riferimento è alla direzione di Emilio Fede, Ndr)” che con il Direttore Generale Informazione Crippa “abbiamo dovuto neutralizzare il tg e da lì abbiamo cominciato a lavorare per ri-identificarla“, anche se la cura Cecchi Paone non ha funzionato (ed infatti il giornalista non lavora più al telegiornale e la settimana prossima debutterà in prime time con La settima porta).
Da parte di Lombardi chiusura netta rispetto ai game che un tempo erano cruciali su Rete 4 perché “non ce li possiamo permettere” e perché comunque “non è una tivù che amo tanto, io preferisco che Retequattro stia dentro le cose“. Infine, guardando al futuro l’idea è di riproporre La strada dei miracoli, “con una torsione più calda, che racconti di più il Paese“.