La mafia uccide solo d’estate, serie Rai1: conferenza stampa
La mafia uccide solo d’estate: la presentazione della serie tv
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13.31
Inizia la conferenza.
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13.31
Tinni Andretta, direttore Rai Fiction: “La serie nasce dal grande successo e dalla bellissima idea del film di Pif. Pif e il produttore ci hanno proposto la serie. Una proposta irrinunciabile. È un film sovversivo, tocca il tema della mafia in modo unico e inedito. La serie ha lo stesso punto di vista – quello di un bambino – del film”.
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13.33
Andreatta spiega che la serie racconta un solo anno “perché la tv permette il romanzo”.
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13.35
Andreatta: “Raccontiamo eroi che hanno combattuto al mafia, anche gli eroi piccoli che magari noi non ricordiamo e che hanno combattuto quotidianamente la loro battaglia”.
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13.35
Andreatta: “La scrittura della serie corrisponde ai generi del family, del racconto di formazione, del racconto di impegno civile, della commedia”.
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13.36
Andreatta definisce “straordinari” gli attori.
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13.37
Il soggetto di serie è di Michele Astori, Stefano Bises, Pif e Michele Pellegrini.
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13.37
Secondo Andreatta questa serie è “una innovazione forte”.
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13.37
Mario Gianani (produttore) di Wildside: “L’intuizione di portare il film in tv, rallentandone i tempi, è di Pif. Ma anche del direttore Andreatta. La novità vera è che oggi è pensabile portare una esperienza cinematografia in tv addirittura con un livello qualitativo maggiore”.
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13.39
Pif: “Sono eccitato, la lotta alla mafia è la lotta alla libertà, questa serie può contribuire alla lotta alla mafia. Qui non c’è il cattivo e il buono, qui vomitiamo il male del Paese”.
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13.41
Pif: “In questo Paese non abbiamo vissuto, ma sopravvissuto negli ultimi anni”.
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13.41
Pif: “Qui Boris Giuliano lo raccontiamo al bar, lui era un uomo normale, morto in modo normale, mentre paga al bar. Anche Falcone e Chinnici sono morti da persone normali”.
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13.42
Pif: “Sono eccitato per il fatto che Rai1 mandi in onda una serie che fa nomi e cognomi. Da 20 anni parlano di web, ma Don Matteo continua a fare il 30%”.
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13.44
Pif scherza: “Per un po’ non andrò a Palermo. Comunque la sceneggiatura non l’ho scritta io, meglio precisarlo!”.
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13.45
Il regista Luca Ribuoli: “Sapevo di dover raccontare qualcosa di importante, non ne sentivo la distanza nonostante io sia di Alessandria. Mi sentivo pronto anche prima che mi offrissero la serie. Poi me l’hanno offerta. Pif ci ha lasciato carta bianca, ho sentito grande fiducia. Il film mi era sembrata una opera coraggiosa. Pif quando mi ha incontrato mi ha parlato del messaggio del film. Mi ha accompagnato nel suo quartiere, Libertà. Abbiamo camminato mezz’ora, ho visto dove sono stati ammazzati dalla mafia”.
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13.48
Il regista: “Grandissimo cast, anche i bambini hanno dato un contributo fondamentale, sono stati grandiosi”.
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13.48
La mafia negli anni è cambiata, nella serie si racconta una mafia cristalizzata? Pif: “Per capire la mafia di oggi bisogna partire dalle origini. Purtroppo quella storia là non è mai stata raccontata veramente. I film di mafia sono finiti con Peppino Impastato”.
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13.51
Ribuoli: “Questo film è attuale, anche se racconta il 1979. Perché importante è il punto di vista dei personaggi”.
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13.52
Pif: “L’atteggiamento della borghesia siciliana ci aveva protetti. Poi nel 92 ci hanno svegliato con un pugno in faccia. Noi sapevamo che la mafia ci fosse, ma pensavamo non ci riguardasse”.
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13.53
Anna Foglietta che interpreta Pia: “Pia è una donna molto moderna, potrebbe esistere anche nel 2015. Non a caso nel film Che vuoi che sia interpreto una insegnante precaria. È una donna che lotta per la sua autonomia. Con Lorenzo (Claudio Gioè) c’è un rapporto saldo. Pia è una donna di grande temperamento”
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13.57
Nino Frassica (“Fra’ Giacinto): “Quando mi hanno offerto questa parte, ho risposto chiedendo di fare il bambino perché questo ruolo è troppo carogna. L’ho potuto fare solo perché si vede dopo che sono carogna, non subito”.
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13.57
Frassica: “Questa fiction finirà in tutte le case. Chiederei all’Auditel di schedare i mafiosi che la vedranno, così li becchiamo”.
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13.58
Pif: “Mi riconosco molto nel personaggio di Claudio Gioè, lo conobbi sul set di I cento passi. Il suo personaggio è attuale, cerca di essere retto. Mi ricordo di quando mi dicevano che ero scemo perché volevo pagare il biglietto sull’autobus”.
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13.58
Gioè (Lorenzo): “È lo sguardo dell’uomo comune sui fatti che hanno stravolto Palermo e l’Italia. Abbiamo dato voce alla maggioranza dei palermitani che hanno dato vita alla rivoluzione culturale”.
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14.00
Francesco Scianna (Massimo): “È un personaggio molto sfaccettato, inizialmente crede di avere le carte per farcela, conosce le persone giuste nella società, è messo bene a livello di donne. Però poi quando la mafia lo tira dentro lui si scontra con una realtà diversa da quella immaginata”.
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14.02
Scianna: “Per la prima volta mi si vedrà in una commedia. La forza della serie è il linguaggio nuovo, che avevo visto solo in teatro, quello cioè del grottesco. Così si evita la fascinazione del male, non c’è pericolo di seduzione da parte del pubblico”.
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14.03
Valentina D’Agostino (Patrizia), fidanzata di Massimo (Scianna): “È un personaggio che mi fa paura, lei ignora completamente la mafia”.
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14.04
D’Agostino: “Patrizia è pericolosa, perché indifferenti alla mafia. Magari anche gli indifferenti guarderanno la serie, ne siamo ben contenti”.
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14.05
Angela Curri (Angela, sorella di Salvatore): “Vive in un mondo tutto suo, è sulla scia del personaggio di Patrizia. Angela ha 16 anni, è presa dai suoi amori”.
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14.06
Il regista Ribuoli: “Abbiamo scoperto talenti come Angela Curri e riscoperto talenti come Valentina D’Agostino”.
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14.07
Pif: “Seconda stagione? Siamo in mano agli spettatori di Rai1. L’idea è di andare avanti, c’è troppa roba da raccontare. Però, siamo in mano agli spettatori. Su questo la tv è meritocratica”. Finisce la conferenza.
Sta per iniziare a Roma la conferenza stampa di presentazione di La mafia uccide solo d’estate, la serie tv in onda su Rai1 da lunedì 21 novembre per 6 serate alle ore 21.25. Blogo seguirà l’incontro in liveblogging.
Ecco gli attori che compongono il cast della serie ispirata all’omonimo film di Pif: Claudio Gioè, Anna Foglietta, Francesco Scianna, Valentina D’Agostino e Nino Frassica.
La regia è di Luca Ribuoli. Si tratta di una coproduzione Rai Fiction – Wildside. Prodotto da Mario Gianani e Lorenzo Mieli.
La serie racconta, attraverso la voce fuori campo dello stesso Pif, la storia di una famiglia nella Palermo degli anni ’70. Mescolando tragedia e commedia, la serie scava nel nostro passato per parlarci del nostro presente.
Prima della conferenza sono intervenuti il Presidente del Senato Pietro Grasso e il Direttore Generale Rai Antonio Campo Dall’Orto. Quindi è stata proiettata la prima puntata della serie.