Rocco Schiavone, Giovanardi Quagliarello e Gasparri contro la fiction: “Il ministro blocchi la messa in onda sulla Tv di Stato”
I tre senatori contro la fiction di Raidue che parte questa sera: “Rocco Schiavone è un poliziotto che fa uso di cannabis, non può andare in onda sulla Tv di Stato”.
Rocco Schiavone non è ancora arrivato su Raidue e già fa parlare di sè. Non per gli ascolti, non per la qualità, non per il cast, o almeno non ancora. A sollevare un polverone prima della messa in onda, infatti, sono tre senatori – Giovanardi, Quagliarello e Gasparri – preoccupati, a loro dire, del messaggio che la fiction può lanciare attraverso la tv pubblica. Come riporta l’AgenPress, i tre senatori hanno presentato un’interpellanza al Governo chiedendo addirittura di bloccarne la messa in onda.
La colpa di Rocco Schiavone in tv? Iniziare le sue giornate con uno spinello, fedele al personaggio di finzione creato dalla fortunata penna di Antonio Manzini:
I senatori Giovanardi e Quagliariello (IDEA Popolo e libertà) e Gasparri (Forza Italia) in una interpellanza chiedono al Governo se corrisponde a verità che la Polizia di Stato abbia letto i copioni, non abbia patrocinato ma fornito i mezzi per la nuova serie TV che andrà in onda su Rai 2, a partire da mercoledì dove si racconta la storia di un vice questore della Polizia, Rocco Schiavone interpretato da Marco Giallini, che arriva in ufficio e come “preghiera laica del mattino invece della lettura del giornale”, si fuma uno spinello.
La battaglia dei tre senatori dovrebbe quindi essere sociale. Si possono lasciare i telespettatori di una fiction in balia di messaggi sbagliati? Non sarebbe più giusto informarli anche delle conseguenze che lo stesso comportamento potrebbe avere nella realtà? Questo chiedono i tre politici:
Nella loro interpellanza i tre senatori si domandano se nella serie i cittadini saranno avvertiti che in un incidente mortale causato da chi ha fumato uno spinello, il responsabile, per la recente legge sull’omicidio stradale viene punito con la detenzione da 8 a 18 anni e che secondo il DPR 737 del 1981 può essere sospeso fino a sei mesi con la privazione dello stipendio, e in caso di recidiva con la cancellazione dai ruoli della Pubblica sicurezza, chi fra le Forze dell’Ordine, fa uso non terapeutico di cannabis.
L’interpellanza dei senatori si chiude con la richiesta di bloccare la messa in onda sulla Tv di Stato di una ficiton definita addirittura “incredibile”:
I senatori Giovanardi, Quagliariello e Gasparri infine chiedono quali sarebbero le conseguenze se membri delle Forze dell’ordine intervenuti per sedare una rissa o effettuare un arresto, risultassero poi positivi all’uso della cannabis e chiedono un immediato intervento del ministro per bloccare la messa in onda sulla TV di Stato di questa incredibile fiction.
La “questione spinelli”, tra l’altro, è stata oggetto di alcune battute anche ieri in conferenza stampa, con Manzini che ha spiegato ai giornalisti, a modo suo, perché la fiction va su Rai2: “Sono contento che la Rai abbia fatto Schiavone. Schiavone si fa le canne, per questo siamo su Rai 2! Senza canna, andavamo su Rai 1! Pensa che mandano in onda su Rai 3!”.
Ma davvero in Italia siamo ancora a questi livelli?