Ninja Warrior Italia: il 16 ottobre al via la prima edizione su Nove
Al via lo show di Nove con Federico Russo
Durante la presentazione dei palinsesti autunnali 2016 di giugno scorso Laura Carafoli (SVP content Discovery Italia) presentó diverse novità per l’ex Deejay TV, ora Nove. Tra nuove scommesse, come Max Giusti in access con “Boom” e clamorosi arrivi, Crozza da gennaio, si parlò anche della versione italiana di un format arrivato in TV in Giappone più di 30 anni fa.
È il caso di “Ninja Warrior Italia”, il nuovo programma di Nove che sbarcherà in prima serata dal 16 ottobre. Un format nato nel 1977, di successo in tutto il mondo, che i telespettatori italiani hanno già avuto modo di conoscere su GXT con la messa in onda delle edizioni straniere commentate negli anni da Marco Mazzocchi, Antonio Rossi e Juri Chechi. Un successo mondiale sul quale, prendendo spunto dalla versione americana della NBC, ha deciso di scommettere Magnolia che ha realizzato per Discovery questa prima edizione tutta italiana in onda per 10 puntate nel prime time della domenica di Nove.
A commentare gli atleti impegnati nel percorso ad ostacoli allestito all’ippodromo del Galoppo di Milano troveremo il deejay di 105 ex padrone di casa di The Voice e prossimo conduttore di Dieci cose su Rete 1, Federico Russo, notizia che vi abbiamo dato in anteprima lo scorso mese di maggio, affiancato dall’ex nuotatore olimpico Massimiliano Rosolino e Gabriele Corsi, il conduttore rivelazione di “Take me out”. Un trio che sulla carta sembra poter ben commentare sia il lato agonistico che ironico della competizione.
A raccogliere le emozioni dei concorrenti che tenteranno di aggiudicarsi il primo titolo di “Ninja Warrior Italia” ci sarà invece Carolina di Domenico, partner proprio di Federico Russo nell’indimenticato TRL di MTV e più recentemente portavoce del web nella prima edizione di The Voice.
La gara tutta muscoli e forza tra atleti (e atlete) di Crossfit, Parkour, Calistenichs e simili riuscirà a catturare l’attenzione del telespettatore italiano e bissare il successo ottenuto all’estero?