Nemo (Raidue) con Lucci, Petrini e Montanini: conferenza stampa

Tra qualche minuto inizierà la conferenza. Noi siamo già in studio.

Intanto alcune info dalla cartella stampa: tema della prima puntata è il futuro. Lucci e Petrini saranno conduttori ma realizzeranno anche servizi. Per esempio Lucci racconterà il mondo delle piccole miss (e le aspirazioni delle loro mamme) mentre la Petrini dalle trincee di Donbass mostrerà una guerra di cui si parla sempre meno, quella tra Ucraina e Russia, attraverso le parole di un gruppo di ragazzi italiani che combatte sul fronte.

Nella prima puntata anche un servizio di David Chierchini e Matteo Keffer su Juventa, la nave che salva i migranti. Ed ancora Welcome to Torbella, cioè un viaggio nella Gomorra di Roma, di Daniele Piervincenzi. Ed ancora Gioia Sia di Selenia Orzella che indaga il rapporto tra i giovani e la religione.

Tra un servizio e l’altro, in uno studio caratterizzato da una lunga passerella e da una postazione musicale live, ospiti diversi si racconteranno.

Inviati e film-maker di Nemo: Selenia Orzella, Daniele Piervincenzi, Amir, Laura Bonasera, Nello Trocchia, Ane, Davide e Matteo.

Non è ancora iniziata la conferenza, siamo a 40 minuti di ritardo.

Ingresso dei tre conduttori con jingle musicale.

Dallatana: “Ci siamo presi una bella rogna, partire dal niente e mettere insieme persone molto diverse è una bella rogna. Questo programma vuole fare informazione”.

Dallatana: “Ce l’abbiamo messa tutta. Nemo è un titolo-manifesto. Non c’entra il pesciolino, Nemo ci piaceva perché significa Nessuno, cioè Nessuno è escluso. Lo studio è bellissimo, ringrazio la Rai per averlo messo in piedi in tempi record”.

Sul palco c’è anche Eugenio Bonacci di FremantleMedia.

Sortino: “Sono emozionato, Enrico e Valentina hanno già lavorato con me in passato. Nemo è un viaggio nella realtà. Vogliamo raccontare storie senza partire con una tesi di partenza. Vogliamo stupirci delle cose che vediamo, ci vogliamo immergere nella realtà con approccio a volte giornalistico a volte di una persona comune”.

Sortino: “Mi piacerebbe che i fatti che ci riguardano tutti siano raccontati con l’incontro reale con le persone. Tra un filmato ed un altro faremo entrare in studio delle persone, famose o non, per raccontare la storia direttamente al pubblico”.

Sortino: “I nostri inviati vengono da diversi mondi. Piervincenzi è un rugbista-giornalista, Laura Bonasera è esperta di sociale, Selenia Orzella è attrice e ballerina, Amir è un rapper”.

Sortino: “Montanini è il nostro editorialista, a un certo punto scompagina il filo del racconto con visioni che accendono delle luci”.

Sortino: “Lucci e Petrini sono i conduttori”. Poi aggiungere: “Per noi i filmaker e montatori sono degli autori veri e propri”.

Viene mostrato una clip-promo.

Ketty Passa deejay del programma. Capo progetto Gabriella Oberti.

Amir, romano doc, è andato in Egitto. Ne viene proposta un’anticipazione (il servizio integrale andrà in onda non nella prima puntata).

Sortino: “La cifra stilistica di Nemo è parlare dritti attraverso una telecamerina a forma di cubetto che ogni inviato”.

Viene proposta un’anticipazione anche del servizio della Petrini.

Viene proposta un’anticipazione di un servizio di Lucci (non andrà in onda nella prima puntata) incentrato sulla moda di vestire i cani come fossero umani.

Bonacci di Fremantle: “Nemo è programma nuovo e originale, pensato da Alessandro e sviluppato insieme a noi”.

Petrini: “Io non sono una reporter di guerra, è stata per me la prima volta. La guerra tra Ucraina e Russia è una guerra anche italiana, affascina alcuni dei nostri ragazzi che hanno scelto il fronte del Donbass come il loro futuro”.

Enrico Lucci: “Se qualcuno vuole fare delle domande, cosa dovrei dire altrimenti?”.

Lucci: “Mi fa male la schiena, a me non andava più di fare servizi, li faccio grazie a Umberto Alezio (il suo autore, Ndr), è lui che mi prende dal bar dove fumo e guardo passare le ragazze e mi porta a lavorare”.

Lucci: “A Nemo vorremmo raccontare, con molta modestia, anche la grande scemenza universale, che è entrata in noi; c’è materiale immenso…”.

Giorgio Montanini: “Sono lusingato di far parte di questo programma, la comicità qui è elevata ad arte; la comicità è una cosa seria. Farne parte significa che la mia comicità è considerata degna di farne parte”.

Montanini: “La mancanza di giudizio, non partire con una tesi già pronta è la cosa più bella. La comicità non dà mai un giudizio netto su una cosa, al massimo dà un punto di vista. Ho la possibilità di ribaltare il punto di vista che emerge in una puntata”.

Sortino: “Tra un servizio e un altro entreranno delle persone che raccontano storie. Un personaggio famoso, un professore universitario o una persona comune. Saranno interventi brevi. In qualche caso si aggiungerà una domanda dei nostri conduttori”.

Lucci: “Ho studiato da conduttore? Mi definisco un semi-conduttore. A 53 anni non mi mette paura niente, Sortino e Dallatana hanno avuto fiducia in me, mi dispiacerebbe deluderli”.

Lucci: “Ho fatto le prove da conduttore, con il tempo ho iniziato anche a divertirmi”.

Lucci: “Tornare alle Iene? Sempre meglio preparare il terreno per la ritirata, per adesso sto qua, sono appena arrivato, fammi vedere come vanno le cose. A quelli lì comunque voglio bene, mi sono commosso per il saluto di Ilary. Per 20 anni Le iene sono state la mia casa”.

Sortino: “Nemo lontano dal giornalismo militante e più vicino all’intrattenimento? Magari riuscissimo a trattenere le persone all’interno delle storie della vita. Il mio sogno è fare un programma che racconta storie e che mio figlio di 12 anni possa vedere senza rompersi le scatole”.

Nemo sarebbe esistito se ci fosse ancora Virus? Dallatana: “Il modello di Virus è classico, ha funzionato su un certo target, over 60, per tre anni. Rai2 può cercare di spingersi avanti per ringiovanire il pubblico. Non vogliamo intrattenere i giovanissimi con Nemo”.

Sulla collocazione del mercoledì e sulla concorrenza di Chi l’ha visto. Dallatana: “Rai1 comanda nei palinsesti essendo rete ammiraglia, Rai3 comanda per l’informazione. Nemo al mercoledì è il risultato di una scelta fatta in armonia con gli altri”.

Finisce la conferenza.