Monti a Unomattina. Il Prof preferisce il daytime?
Nuova apparizione del premier candidato nel contenitore mattutino di Rai1.
3 gennaio 2013 – Mario Monti è di nuovo in tv, a Unomattina.
Il bocconiano, evidentemente, almeno per ora, preferisce il daytime (mentre Berlusconi sogna la prima serata, e proprio per questo dovrebbe finire a Servizio Pubblico, nonostante Santoro, Vauro e Travaglio) e getta la maschera televisiva: lo sa anche lui, che deve andare in tv per recuperar consensi (non che, a giudicare dai sondaggi per le elezioni politiche 2013, possa aver speranza di vittoria: può sperare, al massimo, in un pareggio che possa consentirgli di governare) e per presentare il suo Con Monti per l’Italia.
E così, se in apertura di Governo aveva promesso che non sarebbe andato troppo in tv (salvo poi mostrarsi da Fazio e da Vespa, da Vinci e da Formigli, per dire, sempre senza contraddittorio), adesso le cose sono cambiate non solo nella forma ma anche nella sostanza. Siamo pronti, dunque, a una campagna elettorale forsennata, da qui a quando sarà possibile. In particolare, nei prossimi 8 giorni, prima della presentazione ufficiale delle liste e dell’ufficiale partenza delle norme più restrittive della par condicio.
Lo stile “sobrio” di Monti, lasciatemelo dire, non è meno invadente di Silvio Berlusconi.
L’intento è lo stesso: parlare a quella fetta di indecisi che potrebbe cambiar le sorti della propria avventura elettorale, rafforzare lo zoccolo duro dei sostenitori, lanciar messaggi a possibili alleati e ad avversari.
Niente di nuovo, insomma. Niente di super partes o di straordinariamente diverso dagli altri.
Anzi, l’idea che occupar le tv per racimolar voti sia un’ottima strategia è vecchia quanto la diffusione della televisione, probabilmente.
Il format, peraltro, è sempre lo stesso. Sarebbe bello, a questo punto, vedere i candidati premier (sì, incluso Monti, anche se è un candidato-non-candidato) impegnati in un dibattito con le regole e le domande vere, come quelle per le primarie del Pd.
Almeno l’apparizione televisiva dei politici avrebbe un senso.