Gazebo, conferenza stampa

Inizia la conferenza.

Non è presente Daria Bignardi, nonostante fosse stata annunciata.

Anzi, sì, è presente in collegamento da Milano.

Bignardi: “Mi dispiace che quando ci sia da divertirsi io sia a Milano. Ma è andata così”. Poi parla di Gazebo: “Ciò che parte domani è qualcosa di artigianale che a me piace. È una sperimentazione. Ero in Rai da un mese, era il 22 marzo, era la prima volta che ci incontravamo con Diego e Andrea. Quello fu il giorno degli attentati a Bruxelles e ci venne spontaneo decidere di cambiare il palinsesto e di chiedere a Gazebo di esserci in access prime time. Riuscimmo in poche ore a mettere in piedi una diretta che desse il racconto di quanto stava accadendo sui social durante l’emergenza”.

Bignardi rivela: “Andrea (Salerno), che buffo, ci siamo sentiti anche quando c’è stato il terremoto”. Zoro: “Sentitevi il meno possibile allora”.

Bignardi ribadisce che Gazebo social news è “una sperimentazione”: “Gazebo lo amiamo tutti, sono speciali, unici. Ho chiesto al gruppo di Gazebo di dare l’accento al racconto della giornata. Il gruppo ha la dote molto rara nella tv generalista di intercettare un pubblico che molto difficilmente guarda la tv o che ha la tv come riferimento del suo mondo”.

Bignardi: “La voce di Makkox è molto importante”. Intanto arriva in studio Marco Damilano.

Bignardi: “Fuori Roma, esperimento molto bello, ha il merito di raccontare la politica fuori dagli studi televisivi. Gazebo social news andrà avanti fino a Natale sicuramente. Poi faremo un bilancio. Bisognerà vedere anche se Diego regge fisicamente. Lui: “Anche domani è a rischio, in realtà”.

Andrea Salerno: “La cosa più divertente per noi è raccontare giorno per giorno, fare contro-informazione quotidiana”.

Vignette inedite di Makkox, che ironizza: “Gazebo in seconda serata nizia alle 23.45, in base a quanto sfora Fazio. Gazebo social news alle 20.10… e conviene a tutti, altrimenti Un posto al sole ve lo vedete a mezzanotte”.

Zoro: “Cosa cambia? L’orario. Come in ogni edizione. Abbiamo sempre sperimentato. Ora la sperimentazione si fa più ardita”.

Zoro ironizza sull’assenza di novità in Gazebo: “Ne abbiamo tante, una è la sigla!”. Che viene eseguita live dalla band: “12 secondi di esibizione provati per tre mesi”.

Zoro: “L’altra novità ci è venuta quando eravamo in strada, davanti al Ministero nel corso della manifestazione degli operai dell’Alcoa. Ci siamo trovati lì e abbiamo capito che è come una serie, ci sono sempre le stesse facce più o meno, le stesse dinamiche”. Parte una clip in cui gli operai sono seduti desolati e in silenzio ad un tavolo messo in strada. La voce fuori campo agli operai: “Risposte da Roma? Vabbè, però non piove. È già una cosa…”.

‘Un posto Alcoa’ è il titolo di questa ‘serie’. Sublime.

Zoro: “Questi non sono attori, ma gli operai veri. Li abbiamo coinvolti perché abbiamo guadagnato credibilità ai loro occhi, ci tengo a dirlo”.

Missouri 4 saluta la Bignardi: “Ciao Daria”. Zoro: “Ma è tua sorella? È il direttore”. Ma anche Missouri 4 è direttore… del TgBello.

Confermati nel cast anche Marco Damilano e Francesca Schianchi.

Cosa andrà in onda domani? Non lo sappiamo, dice Zoro. Poi la domanda di Blogo: “C’è il rischio che Gazebo social news e Blob si calpestino i piedi?. Bignardi: “Non credo proprio, sono due linguaggi molto diversi, identitari. Non credo, ma lo vedremo”. Salerno: “Blob ha il suo stile, noi lavoriamo con altro. Parleremo magari dello stesso argomento, ma con taglio diverso. Non andremo a sbattere”. Zoro taglia corto: “Ci si completa, insomma”.

Zoro: “Noi sempre contro Alfano? Gazebo lo ha smentito in merito ai tafferugli con gli operai di Termini, forse andava scritto nell’articolo del Tempo, Noi tartassiamo i poliziotti? È molto sbagliato dirlo, c’è un reciproco rispetto con loro”.

Il tema referendum sarà trattato da Gazebo? Zoro: “Inevitabilmente, seguendo l’attualità giorno per giorno. Sì, ovviamente sì. Non scalda i cuori il quesito in sé, ma lo scalda la divisione eterna del Paese in due”.

Salerno sul referendum: “Stimoleremo il senso critico, faremo vedere tutte le posizioni”.

Contro-informazione quotidiana cosa significa? Salerno: “Vuole dire rileggere le principali notizie della giornata col taglio di Gazebo, partendo dai social o da un filmato, sfruttando appunto la cassa di risonanza dei social. È come se fosse un giornale satirico. Abbiamo guadagnato autorevolezza nel trattare i migranti. Poi però facciamo anche cose da simpatici deficienti”.

Bignardi: “Gazebo non traina Politics, ma Un posto al sole. Comunque se volete chiedermi qualcosa su Politics potete…”.

3 ottobre puntata speciale di Gazebo su Lampedusa in seconda serata. Bignardi spiega che in prima serata sarà proposto Fuocoammare e che tutto il palinsesto sarà in qualche modo dedicato a Lampedusa.

Politics? Bignardi: “Il formato è nuovo, Floris credo abbia chiuso quasi all’una di notte con un bel pezzettone di Crozza registrato contro Mi manda Raitre. È bello vedere che si stimola la creatività degli altri. Il prodotto talk politico in Italia è anomalo da tanto tempo, i lenzuoli di 3-4 ore sono una anomalia. Politics tenta di raccontare la politica con un formato più breve: deve trovare la sua strada e Gianluca deve trovare l’identità del programma. C’è bisogno di tempo. Se mi aveste chiesto la previsione di ascolti della scorsa puntata vi avrei detto due decimali di più perché non sapevo che ci fosse la partita del Napoli”.

Bignardi ancora su Politics: “Gli ascolti non mi hanno stupito, la riflessione la faremo tra un po’ di tempo”.

Finisce la conferenza.