Pomeriggio Cinque fomenta polemiche, Barbara D’Urso non ne fa mai
Avete mai letto una polemica di Barbara D’Urso sui giornali? Mai una lamentela su un collega, mai una bordata sul paginone spettacoli, mai un annuncio eclatante poi smentito dalle circostanze. Qualcuno potrà ricavarne che non abbia l’intelligenza giusta per diventare la protagonista di un caso mediatico. Magari, invece, il suo segreto sta proprio in questo:
Avete mai letto una polemica di Barbara D’Urso sui giornali? Mai una lamentela su un collega, mai una bordata sul paginone spettacoli, mai un annuncio eclatante poi smentito dalle circostanze. Qualcuno potrà ricavarne che non abbia l’intelligenza giusta per diventare la protagonista di un caso mediatico. Magari, invece, il suo segreto sta proprio in questo: riconoscere i propri limiti e trarre il massimo potenziale da ciò che sa fare. In cosa è brava la Barbara? Di certo è una di quelle conduttrici aziendaliste fino in fondo, perfetta per la promozione di rete, che ormai ha smesso di condurre un suo reality pur di sguazzare nel trash di tutti, salvo prendere le distanze quando il cattivo gusto la tocca sul personale.
Se Paola Perego ha fatto il diavolo a quattro ai tempi di Verissimo e persino Maria De Filippi, di recente, si espone parecchio sui media, la D’Urso non prevale mai sui suoi programmi, anche quando vanno male. Riconosce “il decesso per cause naturali” (vedi Reality Circus, il flop più ingiusto nella storia dei reality andati male) e va avanti, pronta a mettere il suo entusiasmo al servizio della creatura che ne ha più bisogno.
Non a caso è diventata la regina indiscussa di Pomeriggio Cinque e, un po’ grazie al Grande Fratello un po’ grazie alla sua freschezza nel valorizzarlo, è riuscita a tener testa alla temuta Vita in Diretta. Da quest’oggi, finito Amici, gioca d’anticipo alle 16.15 e – in attesa che torni in prime time con Lo Show dei Record – anche una “semplice” stacanovista del daytime come lei è riuscita ad attirare l’attenzione del Corriere Magazine. Ecco uno stralcio delle dichiarazioni più significative tratte dall’intervista di Vittorio Zincone:
“Mando in onda scene del Grande Fratello anche perché sono un’aziendalista. Siamo un contenitore Mediaset. E Maria De Filippi (che l’aveva velatamente tacciata di ipocrisia per il suo dissociarsi da un video violento ripetutamente trasmesso ndr) mi ha chiamata per dirmi che è stata fraintesa. La miscela alto-basso non l’ho inventata io. E comunque sono molto attenta a tener distinti i momenti di approfondimento da quelli di cazzeggio. Io intrattengo, sono un animale di diretta L’idea di condurre sia il Mattino che il Pomeriggio è stata di Piersilvio Berlusconi. Nel 2004 mi ha chiesto l’esclusiva e ho dovuto interrompere le riprese di Orgoglio. Ora superiamo spesso la Vita in diretta. Mi pare una cosa incredibile. Quelli di Raiuno sono una macchina gigante. Noi un gruppetto minuscolo”.
Per il resto non si sbilancia su Raiset, non rilascia frasi clamorose perché le agenzie le diano più visibilità. Se la sua personalità catodica è indice di solarità e spesso di “stravaganza”, è più facile trovarla in un articolo di gossip (vedi la sua assistenza in sala parto alla partoriente Eva Henger, da lei rivalutata in chiave “casta” a La Fattoria) che sulle copertine di Vanity Fair. Non a caso è una delle primedonne Mediaset che interessano meno i giornalisti, ma rappresentano meglio – pur con qualche macchiettismo di troppo – la voglia di protagonismo della donna di casa, meglio se dal sangue caldo del sud.
Barbara resta attualmente la migliore sulla piazza (almeno finché non dovesse arrivare la Clerici) quando si tratta di passare dal pesoforma all’ex-tronista ospite in turno e mostra un coinvolgimento credibile anche quando è alle prese con temi più seri. In particolare le va dato atto di aver intrapreso una campagna piuttosto coraggiosa in tv. E non ci riferiamo, qui, a quella a difesa delle donne, spesso strumentalizzata da qualche ex-gieffina a caccia di visibilità. Il vero atto di coraggio della D’Urso è di parlare di anziani e agli anziani in una tv commerciale sempre più ossessionata dal target giovanile, dagli scandali alla Lucignolo, dalla gioventù consumata fino all’ultimo Bagaglino (citofonare Pamela Prati).
E invece i momenti più autentici della D’Urso – come di Pomeriggio Cinque – sono quelli che la vedono sinceramente affezionata alla “buzzicona” per antonomasia del cinema, la storica moglie sul set di Alberto Sordi Anna Longhi. Barbara si mostra sempre intenerita nei confronti dei più vecchi e sa alternare rispetto e complicità anche quando non hanno lavorato nel mondo dello spettacolo, ma hanno comunque tanto da raccontare: vedi la signora novantenne appena reduce da una laurea in campo giuridico e già alle prese con un’altra.
Nonostante i ripetuti svarioni da levataccia quotidiana e qualche protagonismo di troppo (perché la D’Urso è ossessionata dal pronome possessivo più di qualunque altro, vedi “i miei concorrenti”, “le mie edizioni”), riesce a farsi perdonare tutto, venendo in soccorso – come farebbe la sua storica Dottoressa Giò – alle urgenze di una tv commerciale. Dove la metti sta e di una come lei ti puoi fidare, perché sai che – capricci a parte – non ti avanzerà mai la pretesa di diventare qualcuno.