Pier Silvio Berlusconi: “Sky è un concorrente temibile, ma abbiamo i nostri spazi”
Determinato, forzatamente lontano da alcuni eccessi del padre, Pier Silvio Berlusconi, vice presidente di Mediaset è convinto che la sua azienda sia pronta alla sfida con Sky, senza paura di soccombere e consapevole di essere aldilà delle apparenze in una posizione di forza. Già, perchè la “campagna acquisti” di Murdoch non può realisticamente spaventare più
Determinato, forzatamente lontano da alcuni eccessi del padre, Pier Silvio Berlusconi, vice presidente di Mediaset è convinto che la sua azienda sia pronta alla sfida con Sky, senza paura di soccombere e consapevole di essere aldilà delle apparenze in una posizione di forza. Già, perchè la “campagna acquisti” di Murdoch non può realisticamente spaventare più di tanto il colosso generalista privato, a maggior ragione se da anni Mediaset prepara la sua offerta pay tv sul Dtt e deve solo aspettare tre anni prima che sia disponibile per tutti gli italiani grazie allo switch-off.
Mediaset è leader della pubblicità, da sempre, riesce ad esserlo ancora più facilmente quando al Governo c’è il padre di Pier Silvio, come dimostra l’inchiesta dell’Espresso. Osservando la strategia di Sky, che vira cercando di diventare più “generalista”, questa appare sempre più chiaramente una sorta di risposta a Mediaset che in questi anni è diventata sempre più “tematica”. Il network guidato da Confalonieri può permettersi di investire 500mln di dollari per strappare le esclusive di Serie Tv e film americani a Sky consapevole di poter andare all’incasso con queste due volte: prima su Mediaset Premium, poi sui canali free.
Murdoch può fare soldi “solo” con gli abbonati e allora gli acquisti di Fiorello, Cuccarini, Panariello (e magari Celentano), servono ad attrarre gli investimenti pubblicitari sui quali Mediaset detiene il primato anche in tempi di crisi, un tentativo ambizioso, ad altissimo rischio, con grosse possibilità di insuccesso perchè, come dichiara con disarmante realismo Pier Silvio nell’intervista odierna a Repubblica “sarà sempre la sola tv vista da tutti“.
Come le tv dei Berlusconi siano arrivate a stabilirsi in questi rapporti di forza è noto a tutti, anche grazie al reportage andato in onda a Report domenica scorsa, non è questa la sede per recriminare e scagliarsi contro l’illegittimità di tutto ciò, parliamo di un dato di fatto.
Allora eccole le parole di Pier Silvio che bolla come “uno scherzo” l’uscita del padre che aveva definito Sky “il nemico“:
Scherzava. Certo Sky è un concorrente temibile, ma intanto con la nuova offerta Premium in un anno abbiamo raggiunto tre milioni 225 mila tessere attive, numero superiore alle nostre aspettative. Sky che è vista come il nuovo, in realtà fa solo il suo mestiere, la pay tv. Noi, con Premium abbiamo avuto coraggio: unici al mondo, siamo entrati nella tv a pagamento col rischio di farci concorrenza da soli. Siamo consapevoli che la televisione generalista, come business, è matura, ma sarà sempre la sola tv vista da tutti.
Mediaset vende a Sky molti suoi contenuti, dai reality ai talent show, e Pier Silvio non esclude la possibilità di “chiudere i rubinetti” quando non converrà più farlo. Lo switch-off, già avvenuto in Sardegna e prossimo in Lazio e Campania, è un’opportunità per la quale Mediaset si è preparata negli anni, alla faccia del “mercato più libero e aperto ai nuovi soggetti”.
Vendiamo contenuti a Sky, vero, ma alcuni contenuti che possono dare forza a nostri nuovi canali, in futuro valuteremo caso per caso se cederli. La Sardegna è stata la prima regione in Italia, e il pubblico si è trovato a scegliere tra 59 canali gratuiti. Una rivoluzione. Un’offerta maggiore porta frammentazione d’ascolto. Le tv generaliste hanno perso circa solo il 2%, e noi abbiamo già più che compensato con Boing e Iris.
Nell’intervista Pier Silvio si sbottona anche sui punti di forza di Mediaset, dalla De Filippi, ai futuri progetti con Bonolis, ad una considerazione che chiude definitivamente il “Caso Mike Bongiorno“:
Maria è una grande. Con lei siamo partner al 50% in Fascino è chiaro che lei ha voglia di fare cose nuove. Da parte nostra la voglia è corrisposta. Non escludo che nostri gruppi creativi non possano dare vita a nuovi progetti per il digitale terrestre. Anche per Bonolis abbiamo in mente progetti. Mike? Con tutto il rispetto l’onore la gloria che si merita, è successo che in un momento in cui Mediaset, come tutti, razionalizza costi, un oneroso contratto di esclusiva non è stato rinnovato in automatico. Mike potrebbe essere in onda domani con un suo programma, ma questo non significa pagare l’esclusiva a prescindere.